IL MOMENTO DELLA POESIA
Avevo una scatola di colori
brillanti, decisi, vivi.
Avevo una scatola di colori,
alcuni caldi, altri molto freddi.
Non avevo il rosso
per il sangue dei feriti.
Non avevo il nero
per il pianto degli orfani.
Non avevo il bianco
per le mani e il volto dei morti.
Non avevo il giallo
per la sabbia ardente,
ma avevo l’arancio
per la gioia della vita,
e il verde per i germogli e i nidi,
e il celeste dei chiari cieli splendenti,
e il rosa per i sogni e il riposo.
Mi sono seduta e ho dipinto la pace.
Talil Sorek
Foto :Turbanista
#antoniofedericoart
"In questo clima di incertezza e paura verso il “prossimo untore” ci sono migliaia di orecchiette aperte che ascoltano ed assorbono tutto ciò che diciamo. Parlo dei bambini che forse dal punto di vista psicologico stanno avendo i danni maggiori e credo che questo momento storico non lo dimenticheranno mai. Penso alla scuola, i compagni di banco, i diari da passarci e firmare, le palline di carta fatte con la saliva e tutta la spensieratezza che tra una lezione e l’altra animava i nostri anni scolastici. Credo che il maestro dopo la famiglia quest’anno avrà un compito molto difficile... Mi auguro che il buon senso prima di ogni norma o allarmismo prevalga su tutto e sopratutto cerchiamo di educare i bambini al rispetto verso il prossimo e non alla paura!"