āNon voglio essere servito da una neraā. Ha detto proprio cosƬ, puntando lāindice contro Fatu Fall, senegalese, da 18 anni in Italia, da 2 anni al reparto gastronomia della Coop di Pistoia.
Voleva il prosciutto da una faccia bianca. Da mani bianche. Si ĆØ messa a piangere Fatu. Non era mai accaduto che qualcuno si rivolgesse cosƬ a lei. Mai. La sua collega da dietro il bancone non ce lāha fatta. La vedo giĆ . Come una furia si ĆØ presentata davanti a quellāuomo. āRipeti, ripeti quello che hai detto, cosa hai detto? Ripetiloā. Lui gli occhi bassi, in silenzio, immobile. Sua figlia lāha portato via.
Fatu Fall non porta rancore allāuomo che lāha offesa. Ā«Se dovesse tornare, lo accoglierĆ² normalmente, non verrĆ² meno ai miei doveriā. Fatu ĆØ stata abbracciata dai colleghi, dalla direzione della Coop. Unāondata di solidarietĆ lāha raggiunta.
La Diocesi di Pistoia in una nota ha espresso profondo dispiacere per lāaccaduto. āUn episodio - ha scritto - certamente isolato e al tempo stesso da non sottovalutare, avvenuto in un contesto di accoglienza diffusa da parte di una cittĆ e un territorio che invece hanno grande cuore. Teniamo dunque alta la guardia, in gioco c'ĆØ la nostra umanitĆ ".
In gioco cāĆØ la nostra umanitĆ , quel valore messo a repentaglio da chi, ogni santo giorno, sui social e nelle piazze, semina odio e incita al razzismo.
Sto al tuo fianco Fatu!
(D. Faraone)