Imola anno 2020.
«Lei non mi ha detto al telefono che non siete italiani, mi ha detto che venite da Napoli»
È cosí che hanno risposto a Fatiha, un infermiera di origini marocchine, quando è arrivata a Imola dopo 8 h di auto, insieme ai genitori e al fratellino.
Aver acquisito la cittadinanza non basta.
Rifiutati. Forse per il velo, forse per il colore della pelle.
Questo succede ancora oggi in Italia, in un clima avvelenato in cui il razzismo e le discriminazioni trovano terreno fertile e legittimazione.
Ma non prevarranno...lotteremo fino a quando dovranno tornare a nascondersi nella loro ignoranza. E avverrà, potete giurarci.
Alberto Manzi nel 1981 si rifiutò di redigere le “schede di valutazione”, appena introdotte dalla riforma della scuola in sostituzione della pagella. La spiegazione del suo rifiuto fu semplice: “Non posso bollare un ragazzo con un giudizio, perché il ragazzo cambia, è in movimento; se il prossimo anno uno legge il giudizio che ho dato quest’anno, l’abbiamo bollato per i prossimi anni”. Il Ministero della Pubblica Istruzione però non apprezzò il suo ragionamento e Manzi venne sospeso dall’insegnamento e dallo stipendio. Proprio lui che aveva reso possibile l’alfabetizzazione dell’Italia grazie alla trasmissione Rai “ Non è mai troppo tardi”. Per reintegrarlo l’anno dopo il Ministero cercò di convincerlo a compilare le valutazioni. Il maestro pur non avendo cambiato idea, si mostrò favorevole a scrivere una valutazione riepilogativa. Il giudizio, uguale per tutti e posto con un timbro, sarebbe stato: “Fa quel che può, quel che non può non fa“. Dopo che il Ministero espresse il suo disaccordo nei confronti della sua scelta rispose: “Non c’è problema, posso scriverlo anche a penna“. A distanza di tanti anni la tenacia del maestro elementare deve rimanere un insegnamento per tutti i docenti di oggi. Così come l’amore per la sua professione e per i suoi alunni, evidente nella lettera da lui scritta per i ragazzi della quinta, in cui li esorta:
“ Siete capaci di camminare da soli a testa alta, perché nessuno di voi è incapace di farlo. Ricordatevi che mai nessuno potrà bloccarvi se voi non lo volete, nessuno potrà mai distruggervi, se voi non lo volete. Perciò avanti serenamente, allegramente, con quel macinino del vostro cervello sempre in funzione; con l’affetto verso tutte le cose e gli animali e le genti che è già in voi e che deve sempre rimanere in voi; con onestà, onestà, onestà, e ancora onestà, perché questa è la cosa che manca oggi nel mondo e voi dovete ridarla; e intelligenza, e ancora intelligenza e sempre intelligenza, il che significa prepararsi, il che significa riuscire sempre a comprendere, il che significa riuscire ad amare, e… amore, amore “.