NON È IL LAVORO CHE PROVOCA STRESS, È BEN ALTRO 

Quello che chiami Stress è una risposta organica NORMALE ED UTILE ad uno stimolo che richiede particolare attenzione.

Originariamente è stato concepito per combattere, scappare o rimanere completamente immobili davanti ad un pericolo che metteva a repentaglio la vita.

Ad esempio potevi trovarti davanti ad un leone affamato, attraverso l'attivazione dell'asse dello stress decidi se combattere, scappare o rimanere immobile. 

Se rimanevi viva, il pericolo era scampato e l'asse dello stress tornava in equilibrio. 

Attivare l'asse dello Stress, nel breve periodo, significa essere lucidi, pronti alla fuga o al combattimento, significa avere una visione selettiva dello stimolo che, in quel momento, richiama la nostra attenzione.

Se un tempo accadeva davanti ai pericoli oggi accade tantissime volte in un giorno. 

Lo stimolo che attiva l'asse dello Stress,dovrebbe essere di breve durata per rimanere uno stimolo sano. 

Accende l'interruttore, attende di vedere le lampadine accese e poi se ne va, spegnendo l'interruttore e facendo tornare tutto alla normalità.

La bolletta della luce rimane invariata. 

Oggi, invece, si parla spesso di DISTRESS.

Gli stimoli, che non corrispondono più a pericoli veri, sono prolungati nel tempo.

Lavoro, notifiche, il capo, i colleghi, il tempo che non basta mai e via così...

Qualsiasi cosa che accade là fuori, in cui fai difficoltà ad adattarti diventa uno stimolo stressogeno.

Non è quindi il pericolo vero e proprio, ma l'atteggiamento che hai nei confronti dell'ambiente che attiva o meno l'asse dello Stress. 

Lo Stress di per sé non è un problema se impari ad interagire con l'ambiente di lavoro in maniera sana ed equilibrata. 

Non sei stressata, fai fatica ad interagire.

E questo accade perché, fino ad ora, ti hanno detto di scappare da qualsiasi cosa non facesse, apparentemente, per te. 

Difficilmente ti hanno detto che puoi ottenere grandi cose anche in un ambiente difficile.  

Immagina cosa accadrebbe se tu fossi in grado di parlare con il capo serenamente, di scambiare opinioni costruttive con i colleghi, di avere il tempo necessario per fare tutto nella maggior parte dei casi. 

Immagina cosa accadrebbe senza aver bisogno del gruppo WhatsApp.

Immagina cosa accadrebbe se ti sentissi finalmente gratificata sul posto di lavoro. 

Ecco. 

Mantieni queste immagini perché ti dico che può essere fatto, attraverso la regolazione emotiva, con un buon lavoro sul tuo atteggiamento verso gli stimoli ambientali.

Accade qualcosa, utilizzo lo Stress a mio favore.

Lucidità mentale, corpo iperattivato, vista migliorata e sistema immunitario pronto ad ogni sfida. 

Questa è la vera forza della tua natura, da cui sono stata affascinata diversi anni fa e che ho studiato approfonditamente per portare benefici a chiunque chiedesse il mio aiuto. 

Non c'è niente da fare... siamo macchine perfette, con una programmazione ineccepibile.

Affascina anche te? 

Ed ora rilassati e passa una splendente domenica. 

Ti abbraccio 

Barbara 

COME INTERAGIRE CON IL/LA COLLEGA "PRIMADONNA" 

Difficilmente manca.

Colui/Colei che, qualsiasi cosa accada, c'è. 

In prima fila, nel posto d'onore a dire la sua. 

Colui/Colei con la propensione a mettersi al centro dell'attenzione.

Colui/Colei che passa tutta la vita ad eccellere ad ogni costo, anche calpestando chi sta vicino. 

Ogni mattina, suona la sveglia e sai che dovrai correre più del collega primadonna per riuscire a far valere la tua idea. 

Infatti, da quando lavori in quell'ambiente, difficilmente riesci ad essere presa in considerazione perché c'è sempre qualcuno che arriva in tempo record e porta la soluzione giusta. 

E Tu, che incarni la tua paura di essere giudicata da sempre, che non hai lo stesso slancio e la stessa modalità, rimani in disparte e accetti passivamente ogni conseguenza delle scelte altrui. 

All'inizio era facile accettarlo, oggi un po' meno. 

Oggi vorresti venire considerata per le tue abilità, per le tue competenze, per il tuo sapere.

Ma il/la collega ti batte sul tempo ogni volta.

Lo so, è frustrante e alimenta la sensazione di valere meno del collega anche se, in cuor tuo, sai che potresti fare molto meglio. 

Devi sapere che il cervello umano, per facilitarsi la vita, ha schematizzato un tipo di risposta comportamentale a seconda del contesto proposto.

Decidi cosa e come fare attraverso questi schemi e - questa è la cosa sorprendente - se sai che parole usare con quel determinato schema, puoi ottenere risultati spettacolari, sia in termini di interazione con i colleghi, ma anche sul tuo fare personale. 

Lo schema Pro-attivo, lo dice la parola stessa, è tipico della persona dinamica, propositiva, estroversa e alla continua ricerca di soluzioni.

Ama l'azione e tutte le parole che ricordano il movimento, la progettazione, la pianificazione.

Utilizza i verbi attivi e mette se stesso/a al centro di tutto. 

Lo schema Re-attivo è tipico, invece, della persona che lascia che gli altri decidano per lei. 

Solitamente introversa, timida, paziente e perfezionista. 

Ama la tranquillità e tutte le parole che ricordano l'attesa e la calma.

Utilizza verbi passivi e cerca il continuo miglioramento, anche se spesso, fatica ad essere soddisfattə di ciò che ottiene e difficilmente riesce a portare a termini progetti di ogni tipo. 

Osserva dunque, la tua situazione e fai costante pratica. 

Parlando del collega, utilizza frasi che lə mettano al centro e proponi le tue idee vestendole da richiesta di consiglio. 

In questo modo aumenti anche la possibilità che tu riesca ad esporti ed oltrepassi la paura del giudizio che solitamente ti blocca.

Come puoi leggere, le soluzioni esistono e sono anche piuttosto semplici.

Magari non è sempre facile essere costanti nell'applicazione, ma si può fare e migliorare. 

Non ti rimane che tentare e dirmi come è andata. 

Ti aspetto 

Barbara