Barbara Bonazza

Coaching e Formazione

Barbara Bonazza

Coaching e Formazione

2022-07-28 07:56:48

ANCHE TU HAI QUELLA STRANA ABITUDINE DI VOLER GIUSTIFICARE OGNI TUA SCELTA O DECISIONE?

👉 I colleghi ti chiedono un cambio turno

👉 Il supervisore fa una richiesta di orario extra

👉 Il titolare chiede di rientrare

❌ Tu non puoi o non vuoi.

Avevi altri programmi, modificabili per carità, ma non ti va di cambiarli e dover riorganizzare le giornate anche alla tua famiglia o al tuo gruppo di amici.

Come al solito, parte la tua vocina interna che, a gran voce, grida che, in fondo, ciò che devi fare non è importante, lo puoi fare un'altra volta, ti prenderanno come una fannullona, cosa diranno i tuoi colleghi e altre dieci milioni di paranoie.

Ti senti in colpa perché ti sembra di venir meno al tuo senso di responsabilità e per zittire la vocina passi al vaglio una serie di scuse che possano giustificare il tuo rifiuto: se fai passare come importante il tuo impegno, il tuo senso di colpa svanirà e colleghi, titolare e supervisore, non potranno insistere.

Eh, se insistono, poi, diventa difficile rifiutare: non riesci a gestire le obiezioni!

🆘 Ho pagato

🆘 Sono l'organizzatrice

🆘 Ho già preparato tutto e non posso disdire

🆘🆘🆘 Help me!

Le giustificazioni ti mettono al riparo, ma non risolvono.

Non vi è alcuna necessità di giustificare un tuo rifiuto ad un lavoro extra che ti viene richiesto.

Se ti va, fallo.

Se non ti va, non farlo.

Punto.

È davvero più semplice un "non posso" invece di tutte quelle scuse.

E continua con un bel momento di silenzio: ti assicuro che NESSUNO ti chiederà mai spiegazioni.

Se Tu permetti agli altri di entrare nella tua sfera personale, gli altri non puliranno neanche le scarpe e mangeranno le scorte del tuo cibo dal frigo.

Hai aperto loro la porta di casa tua ed hai detto loro che, con te, possono fare ciò che desiderano perché accetti ogni condizione.

I confini (te lo scrivevo nel post di ieri), sono importanti ed, il rifiuto senza ulteriori spiegazioni, mette dei paletti definiti e chiari.

"Questo è il mio spazio e questo, invece, è il tuo spazio, Io non entro nel tuo e tu non entri nel mio! " diceva Frances (Baby) a Johnny in Dirty Dancing 😁 ... ed è così che deve essere.

L'autostima si struttura anche partendo dal presupposto che sei tu a decidere cosa è importante per Te senza dare spiegazioni a nessuno.

Prenditi cura di te Donna del mio ❤️

Anche oggi Buon Lavoro!

Un abbraccio grande.

DISCLAIMER PER EVITARE EQUIVOCI: sto affermando di rispettare i tuoi spazi personali nel momento in cui le richieste diventano frequenti ed ingestibili per una vita privata sana ed equilibrata. NON sto affermando che l'azienda va messa in difficoltà per presa di posizione.

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Barbara Bonazza

Coaching e Formazione

2022-07-27 10:41:56

NON RIESCONO A SCREDITARE IL MIO LAVORO, ALLORA SCREDITANO ME!

L'altra sera ho ricevuto un messaggio che raccontava come i titolari di un'azienda a conduzione familiare, per farsi valere nei confronti dei propri dipendenti, non potendo dire nulla sul lavoro svolto perché impeccabile, iniziano a screditare una dipendente a livello personale.

Questa ragazza, non ha risposto alla provocazione, ma ha comunque cercato un modo per stoppare queste situazioni incresciose.

Si è informata ed ha deciso di comunicare il suo disagio al titolare con cui riesce ad avere una migliore comunicazione perché, si è accorta, che questo episodio potrebbe creare un precedente e offrire il permesso di continuare a farsi trattare così.

Ha capito che è fondamentale impostare i propri confini per farsi rispettare.

"Grazie Barbara, in altri tempi avrei lasciato correre, ma grazie ai tuoi consigli sto imparando a mettere qualche confine…

Meglio tardi che mai 😄, buona giornata 🤗"

Questi sono i successi che festeggio ogni giorno e che ti porto per fare in modo che la sua storia possa essere di incentivo anche a chi sta cercando il coraggio di far qualcosa per migliorare la propria situazione.

Come dico sempre: metti in pratica e vedrai che le cose cambieranno.

Buon lavoro e buona giornata Donna del mio ❤

Ti abbraccio

Barbara

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Barbara Bonazza

Coaching e Formazione

2022-07-26 06:25:49

SE IN AZIENDA MANCA IL LEADER, DEVI PENSARCI TU AL TUO BENESSERE PSICO-FISICO SE NON VUOI AMMALARTI!

In azienda non c'è la guida, il punto di riferimento, il mentore.

Tutti fanno ciò che vogliono e l'ambiente diventa caotico, senza regole condivise e senza rispetto dell'ecosistema.

Non esiste uno scopo condiviso con i dipendenti: unico obiettivo è guadagnare abbastanza per poter rimanere in piedi.

L'investimento sul benessere del dipendente è un miraggio di poche, pochissime, realtà italiane.

Poi dicono che i giovani non hanno voglia di lavorare.

Perché, in Italia, c'è ancora l'idea che, prima di poter dimostrare cosa sai fare, devi alienarti in lavori sottopagati.

Un laureato esce dall'università dopo essersi fatto un mazzo così sopra i libri e si trova davanti un contratto da stagista a 500€ mensili per centordici ore settimanali: caro mio... non hai esperienza e, per farla, non meriti di essere pagato quanto ti spetterebbe.

Intanto, fammi vedere cosa sai fare e risolvi in mezzo secondo tutti i problemi aziendali che, noi, in 50 anni di onorata carriera, non abbiamo saputo risolvere.

Ed una volta risolti vuoi anche il riconoscimento? Devi imparare che nessuno ti dirà mai bravo! È così che si diventa forti!

Ecco le forti Convinzioni su cui basiamo le nostre attività.

Ambienti lavorativi malsani, contratti fittizi, stipendi che ci paghi giusto il carburante per andare in ufficio, zero riconoscimenti, continue richieste di sacrifici per il bene dell'azienda, impossibilità di apportare modifiche, cambiamenti, migliorie.

Dall'altra parte imprenditori che lottano con burocrazie complesse e tassazioni assurde che permettono a poche realtà di poter sostenere un cambiamento.

Siamo di fronte ad un cambio di rotta colossale: le persone richiedono tempo disponibile per vivere fuori dal lavoro.

Richiedono dignità, rispetto e considerazione.

Richiedono umanità e la possibilità di portare le loro idee in libertà: le persone vogliono condividere lo scopo aziendale per poter essere parte integrante della crescita.

E come si porta avanti un cambiamento se manca il Leader in azienda?

Diventando Tu la Leader anche se non aspiri alla posizione di Manager (tanto oggi sono tutti Manager e CEO di qualcosa!)

Vediamo cosa fa il Leader.

Guida.

È di esempio.

Risolve.

Rende semplice.

Conosce i suoi colleghi nei particolari e sa come ottenere risultati in armonia e rispetto delle sensibilità di ognuno.

Sa chi tenere a bada e a distanza.

Parla solo se e quando è necessario perché sa cosa e quando dirlo.

Riconosce i potenziali e li utilizza in modo funzionale.

Regola lo Stress.

Ora dimmi: quante di queste cose sei in grado di mettere in pratica?

E, soprattutto, quali creano in te la sensazione di non esserne capace?

Ed inoltre, quali ti sarebbero utili per stare meglio?

Se manca il Leader, bisogna diventarlo e tirarsi fuori dalla melma.

Lamentarsi della situazione aspettando che le cose cambino, lo avrai capito, è la soluzione peggiore che tu possa mettere in pratica perché rischia di farti ammalare.

Il lavoro occupa gran parte delle tue giornate: perché vivere la giornata lavorativa sotto tensione continua quando puoi migliorarla tu stessa?

Hai ragione, sembra una frase fatta.

Ne hai sentite talmente tante che ormai non ti fidi più neanche della tua ombra.

Come darti torto?

Sai che ti dicono? Non importa come e con chi, ma quando.

Inizia a prenderti cura di te, subito!

Manifesta il tuo potenziale di essere umano anche nel tuo ufficio.

Ma non farlo se lo senti come un sacrificio.

Non farlo se hai delle aspettative chiare sui colleghi e titolare: fermati prima di rimanere delusa e affaticata.

Lavora su di Te, per Te e per nessun'altro.

Quando acquisirai la fiducia in te stessa, riuscirai a percepire il tuo vero potenziale e toccherai con mano il tuo immenso valore, diventerai l'esempio che gli altri, più o meno consciamente, seguiranno.

Il più bel periodo della tua vita.

Amati Tu, che gli altri hanno da fare.

Ti abbraccio

Barbara

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