Coaching e Formazione
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IL LAVORO PROVOCA CONTRATTURE DA STRESS?
FAI COME ERCOLE 🐶 E SANSONE 🐱
Che sono il mio Cane ed il mio Gatto non le figure antiche scritte sui libri 😅
No, non sto scherzando.
Se ti avvicini all'etologia puoi imparare dagli animali a reagire ai fattori ambientali.
Hanno modalità semplici ed istintuali per regolare l'emotività e per scaricare il carico da stress accumulato, magari, in presenza di un ipotetico conflitto per difendere il territorio.
L'essere umano fa la stessa cosa, complicandosi la vita con le pippe mentali, ma, di base, funzioniamo allo stesso modo.
Quindi... perché non sfruttare queste modalità a tuo favore?
Ercole e Sansone, durante e dopo un evento stressogeno si shackerano!
Muovono i muscoli tutti insieme, in totale casualità, fino a provocare un tremore generalizzato che interessa tutto il corpo, muso (e bavetta) compreso.
In questo modo scollegano la parte razionale da quella corporea per qualche attimo e riportano in fisiologia l'asse dello stress.
Vale lo stesso per Te (per Noi)
Questo significa meno cortisolo e meno adrenalina in giro per tutto il giorno e quindi meno ritenzione idrica, meno richiesta di cibo e minor stanchezza.
In parole povere ti sgonfi, ti senti sazia e sei più vitale.
Inoltre rilassi e sciogli i diaframmi (sì, ce n'è più di uno, ma ne parliamo più avanti!) e, quindi, i polmoni si riempiono meglio, hai più ossigeno a disposizione, l'addome si rilassa e aiuta l'intestino a muoversi per farti fare la 💩, e le spalle per un attimo trovano sollievo.
Puoi farlo quante volte vuoi, per tempi limitati (max 30 secondi) sennò entra in gioco la parte corticale che chiede spiegazioni 😅
Se poi hai anche una bella musica di sottofondo l'energia e la carica sono assicurate!
Che ne dici... proviamo insieme?
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ECCO COSA SCATENA LA TUA RABBIA AL LAVORO!
➡️ E non è il collega stronzo!
Da qualche tempo parti da casa già carica, pronta a sputare veleno sul primo che ti rivolge parola, anche senza apparente motivo.
A casa sei tesa, nervosa, per non dire nevrotica, con un unico pensiero fisso che ti gira per la testa: le ingiustizie sul posto di lavoro.
Cazzo! Stai dando il meglio di Te, la tua massima disponibilità, ti preoccupi di non gravare troppo sull'organizzazione e sui colleghi e poi ti ritrovi a dover svolgere il lavoro dello sfaticato, di quello che fa la voce grossa e di quello prossimo alla pensione.
Ti prodighi a risolvere tutti i problemi che si presentano senza batter ciglio e invece di ringraziarti, te ne aggiungono altri.
La paura fottuta di essere giudicata scansafatiche, irresponsabile, incapace ti mette all'angolo.
E continui, accumulando rabbia.
Hai capito, ora, dove sta l'inghippo?
Quando il problema trova te, trova anche una soluzione per cui continua a tornare da te.
Che ne dici di iniziare a lasciare i problemi a chi li ha creati?
Il mio più grande desiderio per Te è saperti serena sul lavoro attraverso un uso consapevole delle parole, dell'ascolto e del linguaggio del corpo.
Quando arriva un nuovo problema, semplicemente puoi porre una mano tra te e chi te lo porta, così poni un limite invalicabile già con il gesto.
Fai presente la tua mole di lavoro da terminare, fai notare che hai già risolto diverse problematiche simili e che non puoi occupartene né ora, né mai.
Con la mano indica un collega che ritieni capace e indirizza il tuo interlocutore verso quella persona.
Se non te la senti di procedere, ti chiedo di farti una domanda, a cui devi rispondere sinceramente: cosa vuoi ottenere con questo tuo comportamento?
Adesso dimmi la tua, perché sono curiosa di sapere cosa ne pensi.
Intanto buon lavoro e un abbraccio coraggioso!
La tua Coach
Barbara