Barbara Bonazza

Coaching e Formazione

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La paura del futuro. Si chiama Ansia. L'incapacità di essere qui, di vivere il momento, di osservarsi in una situazione, proietta i pensieri alle possibili conseguenze, solitamente con accezione negativa. Qui entrano in gioco le nostre convinzioni, imparate da bambini: 🔸️se corri cadi; 🔸️se non fai il bravo arriva l'uomo nero e ti porta via; 🔸️lascia stare, faccio io, che tu non sei in grado. Qui inizia la paura del Futuro. Ed è, da qui, che si genera l'Ansia. Le parole determinano il nostro stato emotivo. Quando parlate a voi stessi od agli altri, pensateci. Perché a tutto si può rimediare. #TrainToBe #allenatiadessere

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ALLENA-MENTE #5 “Non si può non comunicare”. In qualche modo il Corpo parla per Noi, anche se, consciamente, decidiamo di stare in silenzio. I segnali emessi vanno sempre interpretati in base al Contesto, in base al proprio Norming e non vanno mai presi singolarmente. Inconsciamente, dunque, lanciamo messaggi in continuazione ed esprimiamo tutto ciò che pensiamo. E l’inconscio del Nostro Interlocutore se ne accorge. Tutto questo è utile quando volete mandare a quel paese qualcuno senza dirglielo, ad esempio :) :) :) Il Norming, il nostro stato consueto, le nostre abitudini, si “studia” attraverso l’osservazione attenta. Le famose “braccia conserte” in segno di chiusura, potrebbero essere assolutamente il Nostro Norming in una giornata fredda, oppure una questione di comodità. Solitamente il segnale del corpo che arriva dopo qualche secondo è un segnale studiato o consueto. I segnali più veritieri sono quelli che arrivano nell’immediato, visto che il cervello impiega circa un secondo per processare il pensiero e tradurlo in movimento. Ci sono, però, dei movimenti che sono difficilmente controllabili e ci raccontano molto della persona che abbiamo davanti. Presentiamo gli indicatori di Verità che difficilmente sbagliano. Signore e Signori... Ecco a Voi GLI OCCHI e I PIEDI I Segnali Oculari di Accesso sono quei movimenti della pupilla che indicano in che parte del cervello stiamo scavando per raggiungere le Informazioni che ci servono. Quindi, osservando bene, potremo capire se la persona che abbiamo davanti STA RICORDANDO qualcosa attraverso un’IMMAGINE (la pupilla sale verso l’alto verso la Destra di noi che osserviamo) RICORDANDO qualcosa attraverso un SUONO (la pupilla si sposta lateralmente verso la Destra di noi che osserviamo) PARLANDO A SE STESSO (la pupilla scende verso il basso verso la Destra di noi che osserviamo) Oppure… COSTRUENDO qualcosa attraverso un’IMMAGINE (la pupilla sale verso l’alto verso la Sinistra di noi che osserviamo) COSTRUENDO qualcosa attraverso un SUONO (la pupilla si sposta lateralmente verso la Sinistra di noi che osserviamo) RICORDANDO SENSAZIONI OD EMOZIONI (la pupilla si sposta verso il basso verso la Sinistra di noi che osserviamo) Quando una Persona Costruisce un Pensiero sicuramente non lo ha Vissuto. Ed i Piedi? L’AutoControllo sui Movimenti del Nostro Corpo tende a decrescere man mano che scendiamo verso il basso. I Piedi, dunque, emettono segnali che possono indicarci molto della persona con cui stiamo interloquendo. La DIREZIONE dei piedi è come un puntatore laser… Avete presente quelli che si usano per indicare sulle schermate, l’argomento a cui si fa riferimento? Ecco… i Piedi fanno lo stesso, muovendosi VERSO ciò che provoca Interesse. SI RITRAGGONO quando ci siamo stancati della situazione, SI MUOVONO INCESSANTEMENTE quando siamo nervosi, SI APRONO E SI CHIUDONO in segno di accoglienza o di ritrosia. Un appunto è doveroso: i mancini potrebbero avere risposte contrarie ai destrorsi. Quindi va, dapprima, effettuata una attenta calibrazione del soggetto. ALLENAMENTO Scegliete un Interlocutore ed osservatelo. Cosa Vi Dicono i Suoi OCCHI ed i Suoi PIEDI?

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ALLENA-MENTE #4 I Sogni nel Cassetto fanno la Muffa. Malgrado il Sogno rappresenti il Desiderio che ci fa battere il Cuore, spesso, non troviamo il modo neanche di aprire il famoso Cassetto. A volte lo apriamo e poi rinunciamo. A volte, invece, lo realizziamo e la Nostra Vita prende una forma diversa. Accadono cose diverse,eppure la Motivazione, essendo un Sogno, è alta; il Desiderio di raggiungerlo è forte; la Voglia di vederlo realizzato è massima. Allora, perché questo accade? Durante tutta la Nostra Vita, tutto ciò che ci viene insegnato e tutto ciò che usiamo come insegnamento viene elaborato dal Nostro Cervello e viene incamerato. Alcuni Insegnamenti rimarranno lì, come Esperienze della Realtà. Altri saranno presi e considerati i mattoncini su cui costruire la Nostra Struttura di Pensiero. Nella costruzione di una casa, i mattoncini vanno presi della giusta misura e posizionati in una certa maniera. Tutti sono importanti per tenere su il muro: se uno viene tolto o spostato, il muro potrebbe presentare delle crepe o, addirittura crollare. Così avviene con il Nostro Cervello: gli insegnamenti, quelli a cui abbiamo dato un’importanza maggiore per qualsivoglia motivo, saranno messi nello scaffale dei VALORI. I Valori corrispondono a tutto ciò che risponde alla Domanda “Che Cosa è Importante per Me?” Sui Valori si basano il Nostro Comportamento, Le Nostre Scelte, La Nostra Vita. Importante da ricordare, i Valori cambiano durante tutta la Nostra Vita. Ciò che era importante qualche anno fa, potrebbe avere meno importanza oggi. Ogni tanto vanno ripresi e riconsiderati. Ora, la domanda ovvia è: Il Nostro “Sogno nel Cassetto” è allineato con i nostri Valori? Chiediamoci, dunque, cosa è importante per Noi e, successivamente, confrontiamolo con il Nostro “Sogno Nel Cassetto”. Per aiutarci nel confronto possiamo usare i Quadranti Cartesiani così da mettere “nero su bianco” ogni possibilità e guardare, dal punto di vista di un osservatore, il risultato. Basta rispondere alle domande in essi contenute ed, osservarne, senza giudizio, il risultato. Con tutta probabilità, tra le risposte scritte, ci sarà anche la motivazione che ci trattiene dal realizzare il Nostro “Sogno nel Cassetto”. ALLENAMENTO DELLA SETTIMANA Prendi i Tuoi Obiettivi e ponili i sui Quadranti Cartesiani. Osserva le risposte. Cosa hai scoperto?

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