Coaching e Formazione
Elisabetta Franchi ha ragione.
Ha ragione dal suo punto di vista perché Lei si identifica nel suo lavoro e pretende che, chi lavora nella sua azienda, sia il lavoro per cui è assunta.
Allineatissima tanto da dichiarare che richiede disponibilità h24.
Elisabetta Franchi la pensa così e ne prendiamo atto.
E anche se facciamo finta di non sapere e vedere, di aziende con questo filtro ce ne sono ancora parecchie.
Troppe.
Dall'altra parte ci sono troppe Donne che scelgono tra lavoro e famiglia.
Donne che abbandonano l'idea di un'entrata economica oltre alla realizzazione professionale e personale.
Donne che smettono di essere Donne per essere Madri e Mogli.
Non ci sei mai!
Parole che sono peggio di una lama affilata al centro del torace.
Sai che sono parole che rispecchiano la realtà dei fatti, ma lo stai facendo per sentirti ancora Donna, per sentirti ancora viva e apprezzata anche al di fuori dei ruoli familiari.
Non mollare.
Una Donna deve essere e rimanere Donna per poter essere Madre e Moglie.
Lo so che è tremendamente complicato conciliare le due realtà, specie in una società che pretende impegno h24 come la Franchi insegna.
Come fare?
Continua a seguirmi: da domani ti racconto come ci sono riuscita, rimanendo sana di mente, con un lavoro h24 / 365 + reperibilità.
Come ogni giorno ti abbraccio
Barbara
Coaching e Formazione
Il lavoro visto da una Madre
C'è stato un momento della mia vita in cui ho partorito e, non so come, d'un tratto, è arrivato il giorno del diploma di mia figlia.
Nel mezzo ci sono state una marea di vicende che abbiamo vissuto insieme, ma a cui non ho fatto caso fino a che non ho messo su carta i miei valori.
Ho aperto gli occhi ed ho visto gli occhi di mia figlia davanti a me, senza chinarmi più.
Ma quando è successo che sei cresciuta?
In un millisecondo ti assalgono i sensi di colpa per non essere stata sempre presente.
Il mio lavoro mi ha tenuto lontana da lei, per troppo tempo:
Quanti abbracci sono mancati?
Quante parole sono rimaste tra i denti?
Quante tue tappe ho saltato a piè pari?
Il senso di colpa ti abbraccia se tu rimani con gli occhi chiusi, se tu rimani ad osservare un passato che è finito, che non puoi modificare.
Apri gli occhi ora ed osserva cosa c'è adesso.
Il tuo presente com'è?
Guardo mia figlia oggi e vedo una Donna, che lavora con entusiasmo, che ha relazioni che sa gestire, che si protegge e sa cosa è meglio per lei.
Il tutto contornato da un po' di insicurezza, un po' di paura e un po' di arroganza.
Lei si piace e ama vivere a pieno.
E questo per me è il più grosso successo che potevo augurarmi.
Non dimentico però il tempo che non le ho dedicato ed oggi, abbraccio, bacio, parlo, discuto, chiarisco, chiedo.
Non voglio rimediare a niente.
Voglio integrare ciò che ritengo importante e zittire, egoisticamente, il senso di colpa per, secondo me, aver lavorato troppo, anche se, lo riconosco, sono sempre stata il suo porto sicuro e la mano tesa, pur essendo poco presente fisicamente.
Il lavoro è spesso visto come un impedimento, quando, invece, contribuisce ad una sana crescita dei bambini che imparano a gestire le assenze, le mancanze, le frustrazioni.
Dal canto tuo tu puoi fare l'unica cosa che, sicuramente, non diventerà mai un errore: porta il tuo Amore come sai fare, perché non c'è un modo giusto ed uno sbagliato.
L'importante è che ci sia.
Goditi il tempo che hai, senza quantificare, perché non si ricorderà quante ore siete state insieme, ma come è stato bello passare quel momento a disegnare, a ballare, a fare una torta, a piangere insieme, a battere i pugni sul tavolo.
Buona Festa della Mamma
Ti abbraccio
Barbara
Coaching e Formazione
MeRitare con la R. #mispettadidiritto #iomerito #merito #lavorodipendente