Barbara Bonazza

Coaching e Formazione

Barbara Bonazza

Coaching e Formazione

2022-06-03 07:09:41

🪄HO COSTRUITO LA BACCHETTA MAGICA CON LE DONNE DEL MIO CORSO! 🪄

🧙‍♂️In fondo crediamo alle creme anticellulite, perché non dovresti credere che puoi fare magie?

La magia non è altro che la convinzione che qualcosa si possa avverare.

Una CONVINZIONE POTENZIANTE che solitamente si costruisce su un simbolo a tua scelta.

C'è chi lo chiama sigillo, nel mio corso è la bacchetta magica.

Perché uso la simbologia?

Perché è l'unico modo per oltrepassare la barriera razionale.

Attraverso simboli, metafore e amuleti si toccano argomenti che, normalmente, schiveresti perché sono inaccettabili per la tua mente razionale.

Nelle favole trovi la mela avvelenata, la scarpetta di cristallo, lo specchio delle mie brame.

Tutto si trasforma usando o costruendo un oggetto perché porti ciò che hai dentro di te, materialmente, fuori di te.

Durante il mio corso, ciò che hai vissuto, diventa un pezzo della tua bacchetta magica.

Grazie ad ogni pezzetto costruisci una vita intera che prende forma davanti a te.

In questo modo, il tuo cervello vede un oggetto, il tuo inconscio legge il significato.

E se al tuo inconscio non piace qualcosa, stai pur sicura che te lo fa capire immediatamente.

Così facendo apri il tuo cervello a ciò che prima non volevi/potevi vedere e puoi decidere se e come interagire.

Un gioco che sveglia la bambina interiore e la fa partecipe della tua vita da adulta.

La puoi tenere con te, anche sulla scrivania al lavoro, per ricordarti quanto hai lavorato per arrivare fino a qui: ha un potere indescrivibile utilizzare le risorse passate per affrontare il tuo oggi!

Ricorda chi sei stata per diventare chi sei oggi 😉

🏖🏖🏖🏖🏖🏖🏖🏖🏖

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E se vuoi cambiare il tuo approccio con la tua giornata lavorativa e sentirti serena, apprezzata e valorizzata contattami pure in privato.

Ti abbraccio

Barbara 🌷

#lavoro #stresslavorocorrelato #coaching #autostima

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Barbara Bonazza

Coaching e Formazione

2022-06-02 05:26:22

ADESSO BASTA! TU AL BURNOUT NON CI DEVI PROPRIO ARRIVARE!

Le cause del burnout sono molteplici e il posto di lavoro malsano è SOLO UNO dei fattori che può portarti a star male.

Confusa, arrabbiata, svogliata, stanca, disgustata : se ti senti così da qualche tempo, intervieni!

Scegli come, ma intervieni prima che sia troppo tardi.

Questi stati d'animo sono come le spie sul cruscotto della tua auto che indicano che c'è qualcosa che, a breve, si romperà.

Scommetto che vai dal meccanico di corsa, ma chiedere aiuto per trasformare quegli stati d'animo fastidiosi non rientra tra le priorità!

Tutto ciò che riguarda te può attendere perché tu non hai bisogno di niente, sei una guerriera, hai il sole dentro, prima o poi passerà.

Non funziona proprio così e lo puoi notare anche tu.

Per non bruciarsi è necessario saper domare il fuoco che arde prepotente dentro di te.

Puoi farlo come vuoi, ma fallo!

Non puoi svegliarti la mattina ed avere il magone ogni volta che devi andare al lavoro.

Non puoi continuare a scappare da un lavoro all'altro perché nessuno ti soddisfa abbastanza.

Non puoi rimanere dove sei solo perché non sapresti dove andare altrimenti.

È necessario che tu abbia una direzione e sappia cosa desideri ottenere dal tuo posto di lavoro: ad esempio relazioni più utili e funzionali, più tempo per te, più chiarezza del tuo ruolo e chi più ne ha, più ne metta.

Lascia che le tue emozioni ti parlino di cosa sta accadendo dentro di te: riconosci da cosa ti stanno proteggendo e accoglile senza sminuirle.

In fondo, se sono arrivate, a qualcosa servono sicuramente.

Ricorda che tutto quello che secondo te è sbagliato potrebbe essere giusto per il tuo collega: scopri ciò che ti guida nelle tue scelte, nelle tue decisioni e nelle tue prese di posizione per poter affrontare ed argomentare qualsiasi discussione senza sfociare continuamente nell'aggressività.

Ed infine, ma non per importanza, valuta cosa è davvero importante per te e cosa ti preoccupa davvero: è il collega stronzo oppure è la tua paura, vergogna, timidezza che ti frega?

Come vedi è tutto incentrato su di Te, perché la vita che scegli di vivere è la tua, anche al lavoro.

Gli altri devono essere un contorno che tu riesci a gestire: sei tu che decidi chi può far parte della tua vita ed in che modo.

Quando prendi questa consapevolezza eviti il burnout: non ci arrivi proprio!

Così ti godi la vita al lavoro e, di conseguenza, anche fuori.

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Barbara 🌷

#lavoro #stresslavorocorrelato #coaching #autostima

Barbara Bonazza

Coaching e Formazione

2022-06-01 07:02:47

❌IO NON SONO IL MIO LAVORO❌

Ho questa enorme consapevolezza da qualche tempo e tutto mi sembra più chiaro e semplice.

Rivesto in maniera eccellente il mio ruolo lavorativo da quando timbro l'entrata a quando ascolto il doppio suono del badge che segna l'uscita.

Ma una volta messo piede nel mio mondo, il lavoro resta fuori.

No, non ho amici nel mio posto di lavoro. Sono tutti colleghi a cui voglio bene, ma non sono miei amici.

Un tempo si usciva insieme, ma si continuava a parlare di lavoro ed ho detto no, non è questo che mi serve.

Ho eliminato anche i gruppi WhatsApp tra colleghi dove si continuavano a fare polemiche sterili senza giungere mai ad una vera soluzione, fino a notte inoltrata.

Ho preso consapevolezza che non ho bisogno di continuare a lavorare anche dopo il mio orario: se c'è un problema, lo vedremo nelle apposite sedi e ne discuteremo per tutto il tempo necessario.

In fondo, la messaggistica è una nuova invenzione.

Fino a qualche anno fa, se avevano bisogno di te dovevano venire a suonare il campanello.

E, guarda un po', non ti cercava nessuno.

C'è un tempo per vivere, un tempo per lavorare.

Ma se ti identifichi con il tuo lavoro, i due tempi si mescoleranno e risulterà difficile separarli.

Lavorerai h24 e i tuoi discorsi saranno volti a risolvere problemi di lavoro anche quando sei in famiglia o con gli amici.

Ti porterai dietro gioie e dolori della tua giornata lavorativa, ma, sappi, che se non hai un ambiente di lavoro sano, rischi di rendere malsano anche l'ambiente familiare.

Per questo ho scelto.

Ho scelto di fare del mio meglio e di rendere onore al mio posto di lavoro finché sono in servizio.

Ho scelto di avere interessi che esulano dal lavoro per avere tante cose nuove da raccontare in famiglia.

Ho scelto di mettere la linea di confine tra me ed il lavoro per riconoscermi come persona e non solo come il ruolo che rivesto per qualche ora alla settimana.

Per arrivare a queste conclusioni mi sono chiesta più volte chi fossi, cosa mi intrigava di me in quel ruolo, cosa mi faceva schifo.

Solo dopo, nel rileggere ciò che avevo scritto, mi chiesi se fosse quello che volevo veramente.

La risposta te la puoi immaginare.

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Ti abbraccio

Barbara 🌷 

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