Scuola & Istruzione
NON FARTI DEL MALE per colpe che non hai!Sei bullizzato ? Non reagire alle ferite facendoti altro male! Contrattacca con la meditazione! Scopri che il bullo proietta la sua ombra su di te!Riproponiamo una filastrocca per le vittime di bullismo e per i loro carnefici.IL POVERO BULLO."Io sono il bullo prepotente,violento, sadico e strafottente.Sono il bullo che fa paura;di tutti gli altri non si cura. Quando entro, esigo rispetto.Reagisco subito. Non aspetto.Picchio, insulto, faccio dispetti.Chi me la fa, se la aspetti!Ho un’alta opinione di me.Sono il migliore tra me e te.Sono un bullo, non c’è che dire.Mi piace davvero far soffrire!”“Bullo, dell’orgoglio sei prigioniero.Non c’è nulla di cui esser fiero.Sei debole e anche un pò vile;povera vittima della tua bile!Sei il bullo che proietta se stesso;i tuoi disturbi e il tuo complesso.Vedi nell’altro il tuo riflesso,ma non riesci a coglierne il nesso.Sappi che, uin giorno, tutto finirà.Uno molto più malato di te arriverà.Vivrai, così, il ruolo dell’oppresso,pagando per quello che hai commesso.Ragazzo, questo, oggi, voglio dirti:non continuare a colpire e ferirti!Riconosci la tua ombra nell’azione. Dice il saggio: “Sei la tua proiezione!Chiedi alle tue vittime di perdonare.Conosciti. Accettati. Smettila di proiettare.Abbi il coraggio di amarti e di amare.Fallo adesso. Ora, senza aspettare!”3737
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DA LEGGERE TUTTO D'UN FIATO
Pensiero del mio amico Roberto Tinti Vi siete inventati il fluid gender e, di conseguenza, l'omofobia.Io vengo dalla generazione che ascoltava e amava David Bowie, Lou Read e non si è mai posta il problema di che preferenze sessuali avessero, fregava niente, anzi, contenti loro e, in qualche caso, beati loro , Elton John e Freddy Mercury, George Michael .Siamo anche la generazione che amava i Led Zeppelin o i Deep Purple o Neil Young o gli Eagles, senza porsi il problema dei testi che oggi sarebbero giudicati sessisti.Quando arrivò Boy George non ci chiedemmo se gli piacesse il maschio, la femmina o tutti e due, ci godemmo semplicemente la sua musica e quando Jimmy Sommerville ci raccontò la sua storia di ragazzo di una piccola città, ci commuovemmo e cantammo insieme a lui. E non c'erano leggi a costringerci a essere solidali o quantomeno partecipi.Non c'erano minacciose commissioni o attenti guardiani a censurarci se ci usciva una battuta.C'era Alyson Moyet, allora decisamente oversize ma bellissima e bravissima, e nessuno pensava valesse meno di una Claudia Schiffer. Anzi.Vorrei capire che è successo nel frattempo, perché secondo me tutti questi censori hanno l'unico effetto di creare quello che censurano, di generarlo per reazione.Secondo me eravamo tanto più avanti senza imposizioni, perché le imposizioni, si sa, spesso generano l'effetto contrario.https://www.facebook.com/querzolipaolo/posts/4323374444368934?__cft__[0]=AZXatC0-pgZ7cNzEdozRHeWoMPbqTtIrOu2yY60ZKBeyewLIHLlciXhHYOjc_7NT5mx3q2XleBihrzdw9wqebzr1_jiAD6SjfOgBSWd_7-v0d9fXKHa9XSolBhJ18eyPP9L0fA7tUmzgUBE-ZefANVFgswBM-90XRp6pih6RfYPRJw&__tn__=%2CO%2CP-y-R
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LA MALASCIENZA...Non furono gli analfabeti a inventare le armi di distruzione di massa! Ricordiamocelo quando diciamo che la "scuola salvera' il mondo". Nulla di piu' falso! Alexander Grothendieck (1), genio matematico, "fanatico di Bach e degli ultimi quartetti di Beethoven..." morto il 13 novembre 2014....ebbe a dire che : " non saranno i politici a mettere fine al pianeta, ma gli scienziati...che camminano come sonnambuli verso l'Apocalisse "...." Gli atomi che rasero al suolo Hiroshima e Nagasaki non furono separati dalle dita sudicie di un generale, ma da un gruppo di fisici armati di un pugno di equazioni"....( da Benjamín Labatut, Quando abbiamo smesso di capire il mondo, Adelphi, p.73)Nota (1). Nella foto al centro: il matematico genio, pacifista, antimilitarista, ecologista. Alexander Grothendieck, e' considerato più grande matematico del Ventesimo secolo, le cui idee, come ha detto Pierre Deligne, uno dei suoi allievi, «sono penetrate nell'inconscio» degli studiosi di questa disciplina. I suoi pari spesso lo paragonano a Einstein, con il quale Grothendieck condivide il mediocre profitto scolastico. E anche l'indipendenza di pensiero, la potenza immaginativa e una stupefacente capacità di lavoro.