Progetto Alice Universal Education School

Scuola & Istruzione

2021-09-17 19:26:44
La nostra canzone all'inizio della giornata..All'inizio della giornata a scuola o altroveUN ABBRACCIO ALL ' UNIVERSO...Buongiorno. Namastè. Ti abbraccio.Buongiorno. Namastè. Abbraccio anche ME.Abbraccio il mio ego e tutte le sue funzioni:Abbraccio le mie idee, pensieri ed emozioni.Abbraccio la mia fede, le mie pene e gioie,Abbraccio il mio corpo dentro e fuori, o ragazze o ragazzi.Abbraccio e mi prendo cura delle persone che sono careAbbraccia amici e nemici senza paura.Abbraccio i mari, le piante e gli animaliAbbraccio i borghi, le città e i loro capitelli.Abbraccio le montagne, gli alberi e l'oceanoAbbraccio tutto con rispetto e devozione.Abbraccio la pioggia, la sabbia della duna,Abbraccio il cielo, le stelle e la luna.Abbraccio il futuro passato e presente.Abbraccio chi è qui e chi è assente.Ora sono tornato felice di essere con tutti voiGioiosa, tranquilla, la mia mente vola nel cielo blu.Sono pronto per imparare, pronto per lavorare, pronto per iniziare.Abbraccio te, il mio e il tuo Dio con tutto il cuore.Namastè, namaste a tutto l'UniversoNamastè, namaste con queste semplici parole in versi.https://www.facebook.com/valentino.giacomin.7/posts/10159385823805928?__cft__[0]=AZVtMj9xHLDKfe6ifoyGA0YV9-ZEXILIAT9Qd389GWf_nXwa7O862O7hXhcE28qM2yUY--TJiH1LCwsrhUogEsIPYKKf6NlTNL05sW6y8NbA_aGDTLM6LybXyD59uRq-XWM&__tn__=%2CO%2CP-R
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2021-09-17 19:20:38
Ripropongo un articolo dello scorso anno, a proposito di chi insulta definendomi "guru" con sarcasmo.Non datemi un nome una etichetta… Non mi trasformate in un albero di Natale. Lasciatemi … nudo come un pino. Quella e' la mia natura! GRAZIE, MA TENETEVI IL VOSTRO... DONO.Posso chiedere ai miei amici di non attaccarmi etichette come buddista, cristiano, Zen, buono, perverso, ignorante, saggio, amico, nemico, democratico, fascista…? Non sono nessuno dei vostri pensieri (nemmeno dei miei, per la verita'!). Chi sono veramente? Non lo so nemmeno io. So solo che sono una realta' al di la' dell'immaginabile, del pensabile, delle filosofie, dei dibattiti … Per questo sto cercando da una vita: dall'abisso della coscienza istintiva - (l 'Eros, l'inferno dantesco, regno della mia Ombra, dei miei istinti con I quali mi sono, dolorosamente, incontrato, confrontandomi, onestamente, per fare pace, cercando di integrarli in un piano piu' elevato di coscienza, quello del pensiero, il Logos), - a quello razionale (Logos sintetizzato con l'Eros) e poi il livello transpersonale (Nous) la Saggezza e la compassione universale. Pellegrino in cerca di me stesso, della Verita' dell'Essere e non Essere.Come possono, dunque, gli altri attribuirmi delle identita' che io stesso non riconosco? Io non sono gli addobbi dell'albero di Natale della mia personalita'. Non sono i miei pensieri, le mie emozioni, le mie credenze, le miei opinioni....Ripeto: non sono buddista, Zen, induista...Se mai, se proprio qualcuno volesse riconoscermi, per sua pace mentale, mi riconosca pure come cristiano, visto che quella e' la mia matrice … karmica, che non ho mai rifiutato, perche' sarebbe come rifiutare di essere stati bambini o di essere italiani! (Possiamo cambiare nazionalita', ma il DNA rimane… italiano!).Allora, chi sono io?Permettetemi, infine, un'ultima considerazione. Confesso che non ho letto un importante capitolo sull' anatta, l'Io e il non - Io del trattato di un famoso filosofo orientale (per questo nel mio pino di Natale pendono diverse lucine dell'ignoranza) . E' un limite, lo riconosco, ma posso assicurare che, ogni giorno, leggo attentamente I capitoli di una storia personale scritti nella mente dalle mie impronte karmiche, assicurandomi che la trama non finisca per danneggiare qualcuno e me stesso. Nel caso, sono pronto con … l'editing, cercando di modificare la storia rendendola piu'... compassionevole! Lo so, non basta, ma si fa quel che si puo'...Foto. Ho scelto l'immagine del Namaste' per illustrare questo post. Rappresenta perfettamente il percorso autorealizzativo: dalla coscienza istintiva a quella del cuore e oltre. Unione di istinti, cuore, mente e coscienza translogica di natura intuitiva, creativa, etica e mistica. Unione ottenuta non attraverso la repressione ma l'integrazione e trasformazione delle coscienze.Foto. Ho scelto l'immagine del Namaste' per illustrare questo post. Rappresenta perfettamente il percorso autorealizzativo: dalla coscienza istintiva a quella del cuore e oltre. Unione di istinti, cuore, mente e coscienza translogica di natura intuitiva, creativa, etica e mistica. Unione ottenuta non attraverso la repressione ma l'integrazione e trasformazione delle coscienze.https://www.facebook.com/valentino.giacomin.7/posts/10159381669920928?__cft__[0]=AZVM47wiBSvqt0Ey6OOh16ZwTHwsv1iIuTk2MMAMpG1GsTlXrbGG5tM9zPcRY8cw2ZEud0uDxxGnc-GPLKQCt_hphpnxl1lRyQuAXjPfqY-boUFnsgbbR4e-P0hRad4CyiQ&__tn__=%2CO%2CP-R
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2021-09-17 19:17:49

ALICE E L' OMBRA Tutta la ricerca di Alice è fondamentalmente sorta e sostenuta da un lavoro introspettivo e autoconoscitivo che ha, come premessa, il riconoscimento dell’ Ombra. Un lavoro difficile, penoso, duro , come disse B. Franklin: “Ci sono tre cose veramente dure: l’acciaio, il diamante e conoscere se stessi.” Jung: “Il viaggio più difficile di un essere umano è quello che lo conduce dentro sé stesso alla scoperta di chi veramente egli è.”Una volta confrontatisi con la propria Ombra, c’è ben poco spazio per l’orgoglio, l’arroganza. C’è solo spazio per l’umiltà, il perdono (verso noi stessi), la discrezione, l’accoglienza sofferta della propria “trave” (di evangelica memoria) per aprirsi agli altri con empatia, complicità, comprensione. Senza giudizi, ovviamente. “Chi conosce gli altri è sapiente; chi conosce se stesso è illuminato”, diceva Lao Tzu. Ecco, il segreto di Alice sta proprio in questo: non vogliamo essere “sapienti” come i baroni ricchi delle università alle quali accenna Fabrizio, ma “illuminati”. Automaticamente, saremo di grande beneficio anche agli altri come dice Jung ( uno degli scienziati della psiche che ammiro profondamente): “Ogni incontro che fai è un incontro con te stesso; pochi sembrano accorgersi che gli altri sono loro.”

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