Progetto Alice Universal Education School

Scuola & Istruzione

2021-09-03 09:58:00
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Progetto Alice Universal Education School

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2021-09-03 09:55:29
Le belle storie. Seconda al traguardo, maPRIMA NELLA VITA.Durante la maratona Zheng-Kai del 2010 Jacqueline Nyetipei Kiplimo dal Kenya ha visto un atleta cinese lottare per bere acqua. Ha corso con lui dal Km 10 al Km 38 aiutandolo in tutte le stazioni idriche. Questo ha rallentato il suo tempo facendola conquistare il 2 ° posto.https://www.facebook.com/valentino.giacomin.7/posts/10159375369575928?__cft__[0]=AZU8EVmeQgj47RIMrrYF1PG6BMVTR31cA6P7M_baX6cd8Wo_u9YD4H3lXPzUR12Ph21UmlQ7Q857hXahiMquz8k8Z2znZDBjfUlMQ9GORrwp0lBEhKi9Qo8AevSl-6se054&__tn__=%2CO%2CP-R
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Progetto Alice Universal Education School

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2021-09-03 09:53:08
L'ha detto anche il Papa nell'intervista alla Radio cattolica spagnola.RISPETTIAMO LE ALTRE CULTURE Il Papa ha detto che "non si può esportare la democrazia ignorando le tradizioni di altri paesi". Una affermazione destinata a buttare benzina sul fuoco della polemica relativa all' intervento armato nei vari paesi del mondo, in particolare in Afghanistan.Biden, per cercare di salvare quel poco che è rimasto della faccia americana dopo la sconfitta in Afghanistan, ha ripetuto che gli americani si sono ritirati da quel paese perchè ci erano andati per vendicare l' attacco alle Torri gemelle, e uccidere Bin Laden. Dunque, la democrazia non c' entrava. L' obbiettivo era la vendetta? E noi italiani, abbiamo perso 53 militari, speso 8,7 miliardi di euro solo per soddisfare la sete di vendetta di un nostro alleato? Vent' anni di vendetta?A parte questi inquietanti interrogativi, a noi, come educatori, interessa analizzare la cultura occidentale a confronto con quella afghana, o della Libia, Iraq, Siria... La cultura della vendetta americana, assecondata dagli eserciti della Nato, si è scontrata con la cultura ancora più vendicativa degli estremisti afghani e ne siamo usciti con le ossa rotte, lasciando solo morte, confusione, macerie fisiche e morali. Quante Ngo nel mondo agiscono con la logica neocolonialista che ha prodotto il disastro afghano, l' ultimo di una lunga serie?Noi di Alice, fin dal giorno in cui decidemmo di esportare il nostro progetto educativo in India, ci ponemmo l' interrogativo: Come agire nel rispetto della cultura, delle tradizioni del Paese che ci ospita? Come evitare la tentazione di imporci come moderni colonizzatori, mascherati da operatori sociali, da buoni che aiutano 'i poveri bambini indiani'? In altre parole, come non riproporre la tossica cultura arrogante dei sahib inglesi, cultura che ferì profondamente (economicamente, moralmente, psicologicamente, socialmente...) l' India, la culla della civiltà. Ricordiamo che ottomila anni fa esisteva lungo la valle dell’Indo una civiltà evoluta e raffinatissima che, appunto, ha permeato di sé tutte le culture successive d’Oriente e d’Occidente. Noi di Alice, al contrario di moltissime Ngo occidentali, eravamo avvantaggiati, perchè la nostra visione educativa era stata esportata, negli anni Ottanta, in Italia, proprio dall' India, dal tesoro dei Veda, dell' Advaita Vedanta, delle scuole filosofiche delle antiche Università indiane che proponevano una visione del mondo assolutamente rivoluzionaria rispetto al pensiero occidentale, condizionato dal meccanicismo cartesiano, da " una visione scientifica che dicotomizza l' unità della vita, codificando l' esistere come un fatto meramente materiale" (L.B. Gilot)Noi di Alice, quindi, siamo entrati nei villaggi indiani in punta di piedi, chiedendo ... permesso agli spiriti locali, onorando le Divinità del panteon induista, ma anche buddhista, cristiano (religione monoteista presente in India fin dai tempi degli apostoli). Non avevamo un "progetto egemone" come, infelicemente, scrisse, in una tesi poco documentata, un laureando in antropologia, presso l' Università di Bologna, ma un "progetto di restituzione" dei valori che, ripeto, noi di Alice avevamo esportato in Italia, negli anni Ottanta, e tradotto, con successo, in un progetto sperimentale didattico- educativo, nelle scuole elementari. Questa la grande differenza tra il nostro intervento in India e quello, ad esempio, delle Ngo internazionali che hanno operato in Afghanistan e stanno operando in altri Paesi del mondo. Il Papa ha messo il dito nella piaga. Un invito non solo ai laici impegnati sul fronte del volontariato e degli aiuti umanitari, ma anche al mondo dei missionari (non necessariamente cattolici) che rischiano, con i loro interventi, di destabilizzare, con gravi conseguenze, più che esportare pace, benessere, civiltà, democrazia.Morale: prima di porci come paladini di pace, progresso, valori, civilizzazione, realizziamo questi valori dentro di noi, poi, se ci resta del tempo, condividiamo le nostre realizzazioni nell' ambiente in cui viviamo: la famiglia, il seminario, il monastero, la comunità paesana, la scuola... e riconosciamo agli altri Paesi il diritto di vivere la propria storia, rispettando le loro culture e tradizioni.Foto: il fondatore del Pogetto Alice con alcuni bambini della comunità chakma, una minoranza etnica la cui cultura è a rischio di estinzione. Noi di Alice abbiamo gettato un salvagente... culturale.https://www.facebook.
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