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Valentino Giacomin 23 maggio 2021 h. 21.00
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Per capire il post precedente.MADRE TERESA E IL LEBBROSO.... Madre Teresa di Calcutta e il lebbrosoUna volta un giornalista americano vedendo Madre Teresa che accudiva un lebbroso disse: "Non farei quel lavoro neppure per un milione di dollari!". E lei rispose: "Neppure io".La grandezza della nostra vocazione sta nel fatto che siamo chiamate a servire Cristo stesso nelle dolorose sembianze del povero e del sofferente. Siamo chiamate tutti i giorni, come il prete durante la Messa, a toccare con mano il corpo di Cristo sotto forma dell'umanità sofferente, e dare Gesù a tutti coloro con i quali veniamo in contatto, diffondendo la fraganza del suo amore ovunque noi andiamo.Possa ognuno di noi vedere Gesù Cristo nella persona del povero. Più il lavoro o le persone sono ripugnanti, tanto più grandi devono essere la nostra fede, il nostro amore il nostro gioioso e devoto servizio al Signore nelle dolorose sembianze del povero.
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FACEBOOK 23 maggio 2021
Un altro passo...SIAMO TUTTI FRATELLI.Se cio' che percepisco non e' altro che una creazione del mio cervello, allora i contenuti della mia mente (le persone, i fenomeni percepiti) non differiscono fra loro nella loro natura, ma solo nelle forme e nei nomi che io do' a quelle forme. Sono come onde del mare psichico. Che differenza c'e' fra un' onda e un' altra onda? A parte la forma e il nome (onda, tzunami, cavalloni...) non c'e' differenza, perche', ultimamente, sono acqua, oceano. Fuor di metafora. Che differenza passa tra la percezione di un amico o un nemico? A parte la forma e l'etichetta posta a quella forma, non esiste alcuna differenza: sono entrambi (fatti di ) mente ( come due onde sono acqua). E la natura ultima della mente e' divina, direbbero i mistici come Giordano Bruno.Quindi, arriviamo a comprendere il senso dell'affermazione cristiana: "Siamo tutti fratelli", ma ancor piu' l'affermazione dell'Advaita Vedanta: "Tu sei quello!". Si capisce anche la dichiarazione di Madre Teresa al giornalista che le chiedeva dove trovasse la forza di curare le piaghe dei lebbrosi e perfino di abbracciarli: "Io vedo Gesu' in ogni creatura!"Gli studenti, dopo queste riflessioni, potrebbero anche comprendere il significato profondo della poesia di William Blake: "Vedere un mondo in un granello di sabbia e un paradiso in un fiore selvatico, tenere l'infinito nel palmo della mano e l'eternità in un'ora."Foto. "Namaste'!". Vuol dire proprio questo: "Il Mio Divino saluta il tuo Divino!". Quindi, tra me e te non esiste alcuna sostanziale differenza. Siamo Uno nella Divinita'.1313
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DITELO AI VOSTRI STUDENTI:“Noi non abbiamo accesso alla realtà, percepiamo la versione della realtà che ci è più familiare e spesso per fare bella figura”. In altri termini “ciascuno di noi è l’unico che vede ciò che vede, quindi la percezione è in ultima istanza qualcosa di personale”. - Beau Lotto, neurobiologo. “Percezioni. Come il cervello costruisce il mondo” Se a scuola insegnassimo questo, forse ci sarebbero studenti piu' saggi e felici, capaci di ... cambiare davvero, in meglio, il mondo!
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