Progetto Alice Universal Education School
Scuola & Istruzione
2021-08-20 18:16:10
NON FACCIAMOCI LA GUERRA...C' è chi sostiene che dobbiamo lottare e fare la guerra (sic!) alle nostre emozioni distruttive. Funziona? E' saggio? Riproponiamo un intervento di Alice su questo delicato e importante argomento.La "nuda verita''.La nascita di un pensiero o di una emozione..."Vedete, - disse Master Lin - un pensiero e ' come un bimbo. Nasce nudo. Manifestazione, espressione della Divinita', della Mente Primordiale. Una persona senza vestiti non e' diversa dalle altre. Ma che succede, appena nasce un pensiero? NOn riusciamo ad accoglierlo cosi' come e', un semplice movimento della mente che identifichiamo come pensiero. Immediatamente, lo rivestiamo; gli mettiamo una divisa. La divisa, lo dice il nome, separa, distingue, divide. Ed ecco che il pensiero nudo viene rivestito da attributi e diventa bello, piacevole, inquietante, pauroso, immorale, amico, nemico, cattolico, buddhista... Viene identificato, a seconda della divisa che gli facciamo indossare,e perde la sua identita' originaria, diventando il nome. l' etichette con le quali viene agghindato.La natura originaria di quel pensiero diventa irriconoscibile, perche' nascosta dai nostri pregiudizi, concetti, idee, credenze, emozioni, aspettative...E quel pensiero subisce la nostra reazione, a seconda del vestito che noi stessi gli abbiamo messo.Cosi', con quell' indifeso e innocente baby-pensiero mascherato dalle nostre divise, costruiamo le nostre storie mentali di odio, gioie temporanee, gelosie, attaccamenti... E quando stiamo male, ce la prendiamo con i nostri poveri pensieri, nella convinzione che siano la causa del nostro disagio.Allora, iniziamo una guerra dentro di noi, attaccandoci ai pensieri con la maschera da buoni, amichevoli, gentili, e aggredendo, rifiutando quelli che, sfortunatamente, abbiamo rivestito con la divisa delle nostre emozioni negative.Ma spesso facciamo anche un altro errore grave: all'apparire nella mente di una immagine (anch'essa nuda, alla nascita), prendiamo i nostri pensieri in divisa e filtriamo quell 'immagine attraverso di essi, cosi' quell'immagine diventa quei pensieri. Non ci rendiamo conto che il pensiero di una persona, ad esempio, non e' la persona! Morale: ogni volta che la nostra mente si agita per un pensiero che causa rabbia, gelosia, attaccamento, etc., chiediamoci: "Quale divisa ho fatto indossare ai miei pensieri e alle emozioni? Quali etichette ho appiccicato alle immagini che sono sorte nella mia mente? Quale messaggio mi portano?"Oltre i pre-giudizi, opinioni, credenze, preconcetti, prevenzioni, superstizioni... scoprirete la Luce della Divinita' nella nudita' di ogni pensiero, ricordo, immagine, emozione! La bellezza oltre le divise! La nuda Verita', appunto!"Foto: Non imbavagliamo le nostre emozioni! La repressione produce... mostri (e clienti per gli psichiatri). Ne' espressione, ne' repressione! Beyond both. In altre parole: lasciamole in pace!https://www.facebook.com/valentino.giacomin.7/posts/10159348874235928?__cft__[0]=AZUfTFhUkZq3E4Iw-6bkdxid_AoLIplQbCzCeUkNXb6B9J8q5BGMFtTRuYzwINN8Ba0qmSCljmhWQ2iqQBb97Y5Bwj8C3LOwijMhg9J8dCdzEgVH3N8IFrRrnFpB89uYJlk&__tn__=%2CO%2CP-R
Progetto Alice Universal Education School
Scuola & Istruzione
2021-08-20 18:14:58
"La forza di un popolo è nella consapevolezza della propria identità."SONO TORNATI GLI ALICINI...Eccoli, i nostri studenti della scuola primaria di Bodhgaya: uniforme pulita, mascherina non usata, voglia di vivere, studiare, giocare, socializzare. Sono tornati a scuola, dopo l' emergenza Covid. Pronti a riprendere la vita di sempre. Non ci hanno segnalato effetti collaterali creati dalla pandemia. Niente traumi, depressioni, disturbi del sonno!I nostri studenti poveri apprendono presto l' arte dell' adattamento, dell' autodifesa, della sopravvivenza.Il disturbo mentale sembra un lusso che chi non ha quasi niente non può permettersi.Di qui, l' eterno sorriso sul volto di questi bambini/e abituati ai disagi, ad uno stile di vita essenziale.Molti di loro non possono permettersi le scarpe, ma nessuno fa confronti, giudica o … bullizza. Alice non promette nulla. Non li inganna spacciando promesse che non possono essere mantenute. Non passa il falso messaggio secondo il quale l' istruzione è il lasciapassare per il successo, perchè non è vero. Alice propone la riscoperta e la valorizzazione delle sane tradizioni dei villaggi, del rispetto della Natura; la conoscenza della religione degli antenati. Mette in guardia dall' accettare acriticamente modelli di vita occidentali basati su una visione materialistica della vita. In altre parole, la scuola di Alice propone la conoscenza delle radici religiose, socio-culturali che hanno permesso la sopravvivenza dei villaggi da secoli. Un albero senza radici è destinato a crollare. Una persona senza radici è destinata alla nevrosi o peggio.Per attuare tutti quei meccanismi che permetterebbero la conservazione e la divulgazione di queste radici culturali è di fondamentale importanza instaurare una catena tra le generazioni: i genitori che tramandano ai figli il loro passato. I genitori spesso sono incapaci di svolgere questo ruolo. La scuola di Alice, quindi, si inserisce nel "vuoto educativo" delle famiglie, assumendosi la responsabilità della diffusione della memoria storica. Ripetiamo. Tale processo è essenziale per la crescita delle coscienze delle nuove generazioni, per lo sviluppo di un sentimento di appartenenza e la valorizzazione delle tradizioni e del patrimonio locale.https://www.facebook.com/valentino.giacomin.7/posts/10159347961005928?__cft__[0]=AZWODo0yQJFOli0x7HYNjprYkDhxdKQvTQJ7F1d-Fq8pl15FXR9YXRIT7UrHJqVlQQHyiq5CZULeubjgD-tc-RLnB3rUr28ELwi33Yzkpm5Kj5CbQcNS3cRuO0mGQwOFX98&__tn__=%2CO%2CP-R
Progetto Alice Universal Education School
Scuola & Istruzione
2021-08-20 18:13:30
METTIAMO ORDINE IN CASA NOSTRAprima di andare a dar lezione in casa d' altri. Il ruolo ambiguo delle Onlus nei Paesi del mondo.Ripropongo un articolo pubblicato lo scorso anno in piena crisi Covid. Oggi, stiamo assistendo alla disperazione del popolo afghano che aveva visto non solo l' intervento (armato) dell' Occidente, ma anche quello pacifico di centinaia Ngo, Onlus italiane e di altri Paesi che si erano proposte - ambiziosamente - di esportare progresso, democrazia, cultura, educazione, formazione professionale… NOn ho alcuna competenza per giudicare le strategie militari dell' America e di altri Paesi, ma ho qualche idea su come dovrebbero comportarsi le Ngo quando operano in … casa d' altri. Per fare un esempio, alla TV della Rai, la fondatrice della "Nove Onlus", si vantava di aver dato vita, a Kabul, ad un progetto denominato "taxi rosa": taxi con drivers femminili, per la sicurezza delle donne della capitale. Inutile dire che l' iniziativa era molto rischiosa perchè nei paesi musulmani è vietato alle donne guidare un' auto. La domanda che ci facciamo: in base a quale diritto la Onlus italiana ha esportato dei modelli di comportamento occidentali, provocando una "destabilizzazione" di un vecchio ordine, di tradizioni e abitudini del Paese che la ospitava? Il dibattito è aperto.https://www.facebook.com/valentino.giacomin.7/posts/10159347199725928?__cft__[0]=AZWbmRSkwrfuBOjkFEIhthwvYybVcfX6TStl-c5ii4U8D6Vc71v_K5uYve_HEfZWkgGRSVqiwqEFC4gFa5ROyLGNFNE6U3UnBjKP6hAkH1a-kbfLpXtbAuaGwcKoVYLzeQ3NIsNZPvhFv4Z_rS_YgcEvfmHZmKwmezdzp9BUamPfvQ&__tn__=%2CO%2CP-R