Scuola & Istruzione
RICORDIAMOLO COSI'...con l'uniforme della scuola e il nodo ... bislacco della cravatta. E' l'ultimo nome che ho scritto nella lista delle dediche di questo lungo ritiro. Nel modulo ci sono tre sezioni: i morti, i malati e quelli che hanno bisogno di un sostegno psicologico. Purtroppo, il nome di questo ex studente di Alice e' finito nella prima sezione. Con infinita tristezza. Quando mi informarono della sua tragica morte, associai subito il nome ad una immagine, anche se sono passati molti anni. "Era il ragazzino dagli occhi grandi?" chiesi. "Si', proprio lui!" Rimase con noi per pochi anni. Poi scelse di andare in altre scuole. Irrequieto, iperattivo, senza pace. Cosi' non ebbe la fortuna di ricevere un completo training educativo di Alice. Ma quegli occhi spalancati avrebbero dovuto mettermi in guardia circa la presenza di uno stato di sofferenza fisica e psicologica del ragazzo. (Sospetto un problema di tiroide). E oggi mi sento un po' in colpa. Avremmo potuto fare di pìu'? Che cosa? Forse avremmo dovuto cogliere i segni di una depressione piu' o meno latente.Di solito, riusciamo a prevenire patologie di vario tipo dei nostri studenti. Abbiamo uno psicologo clinico come consulente della scuola. A lui segnaliamo tutti i casi sospetti di disagio psicologico. Non mi ricordo se fu segnalato anche questo ragazzo. Controllero' le cartelle nell'archivio. Questa ricerca, comunque, servira' ad evitare che nuovi nomi di ex studenti finiscano nella prima sezione delle dediche. Quando un alicino se ne va, l'intera scuola soffre, come se si trattasse di un fratello, una sorella. Per me, e' il dolore grande di perdere un figlio! Se poi la dipartita e' traumatica, violenta, il dolore diventa penosa angoscia.Mi spiace, Pradeep!
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Valentino Giacomin Facebook 19 giu 21
IL MITO DELLA CREAZIONEe della caduta ( nel dualismo) per una educazione interculturale. Verita' universali dietro le narrazioni mitiche. La mela e l' ignoranza. Mi piace immaginare il Dio creatorenella pace dell'Eden e nel suo splendore.E' li' e non ha mai cambiato la sua creazione.Lo dice la Bibbia: Fece solo cose buone.Il Dio continua a passeggiare nel suo paradiso.Guarda le creature con amore, con il sorriso.Ma queste vivono in un altro livello di coscienza;soffrono in un mondo allucinato di demenza.Il mito parla di una simbolica mela avvelenata.Una droga che rese la coscienza alterata.Come l'effetto di un potente fungo stupefacentegli ospiti cambiarono in un istante la mente.Un incubo, un viaggio psichedelico finito malenell' abisso di una drammatica realta' virtuale. Viviamo trasognati nel fantastico paradisotrasformato in valle di lacrime all' improvviso. Ma nulla cambio' della mitica creazione. Non certo il Dio della gioia, della compassione.E' li' di fronte alle sue creature allucinate.Ma loro non lo vedono, perche' sono drogate. La mela e l'ignoranza.Allora, il buon Dio penso' ad una soluzione:doveva entrare nel sogno dell' allucinazione.Mando' il Figlio nel brutto incuboumano. E indico' la Via, prendendoci per mano.."Il mio Regno non e' di questo mondo di dolore.Io sono la Via, la Verita', la Vita...Sono l' amore!"E porto' l' umanita' alterata in Paradiso.L' uomo allora capi' che non era mai stato diviso.