Ma che fine ha fatto la Apple Car? di Luca Berera. C’è stato un periodo nel 2014, quando iniziò la corsa dei colossi tecnologici alla guida autonoma, nel quale sembrò che anche la big delle big, Apple, volesse entrare a far parte del «gioco». Si parlò di assunzioni di importanti ex manager di case automobilistiche e venne persino diffuso il nome in codice del progetto: Titan. Da allora, tra una voce di difficoltà e un’altra, Google ha abbandonato la partita, creando Waymo per studiare software e hardware di guida autonoma e avviando una collaborazione con FCA, che gli fornisce le Chrysler Pacifica. GM, invece, ha fondato Cruise, con lo stesso intento.I testE la Apple Car che fine ha fatto? Le statistiche diffuse dal dipartimento dei trasporti della California ci forniscono nuovi importanti dettagli. Riguardano i test autorizzati che si sono svolti sulle strade dello Stato nel 2018, nel quale, ricordiamo, si possono testare veicoli a guida autonoma, ma sempre con un conducente a bordo. Dai dati diffusi, le cose per la Apple Car non sembrano mettersi molto bene. Lo scorso anno, tutti i vari player della guida autonoma, da Nissan, a Bosch, da Mercedes a Toyota, hanno percorso complessivamente 2 milioni di miglia di test in California. Di questi due milioni però, ben 1,2 milioni di miglia sono state percorse da Waymo, di Google, mentre Cruise l’anno scorso ne ha percorse 447.621. Apple si è fermata a sole 80.000 miglia: un quindicesimo di Waymo e un ottavo di Cruise.La tecnologiaC’è anche un altro dato molto importante da prendere in considerazione e piuttosto impietoso per Apple. Il «disengagement»: ogni quante miglia è stato necessario un intervento del driver umano per evitare un pericolo, e quindi la guida autonoma viene sospesa. Waymo può vantare una media, non altissima, di un «disengagement» ogni 11.000 miglia percorse; Cruise ne ha effettuati in media uno ogni 5.200 miglia; mentre la tecnologia che sta studiando Apple ha richiesto un intervento umano ogni 1,15 miglia – ogni un chilometro e ottocento metri. Ford,Tesla, Lyft e Bosch hanno indicato alle autorità californiane di non aver svolto alcun test di veicoli autonomi nel 2018, mentre Uber, con Volvo, non ha ancora le autorizzazioni necessarie. Nonostante le voci di un ridimensionamento di duecento addetti allo sviluppo della Apple Car a inizio anno, quello che lascia comunque pensare che la casa di Cupertino, ci stia comunque, lavorando, è il fatto che, sempre secondo i dati diffusi e dichiarati, le auto con tecnologia Apple a bordo sono state 62; 162 quelle di Waymo, mentre Cruise non ha fornito il numero esatto. Come direbbe Galileo, la Apple Car «eppur si muove», lentamente, ma si muove.