L'essenziale è invisibile agli occhi
14 differenze per capire se quella che state vivendo è una relazione basata sull’amore vero o malato
#1�Amore vero: lo sviluppo e la crescita della propria individualità come priorità. �Amore malato: ossessione del rapporto.
#2�Amore vero: lo spazio necessario per la crescita e l’espansione; desiderio per la crescita altrui. �Amore malato: sicurezza e comfort nella monotonia; credere che la dipendenza totale verso il partner sia una prova d’amore.
#3�Amore vero: interessi diversi, amici non in comune, è importante il mantenimento delle altre relazioni. �Amore malato: la coppia occupa il totale coinvolgimento; vita sociale limitata; le vecchie amicizie vengo sempre più trascurate (idem per i vecchi interessi).
#4�Amore vero: incoraggiamento alla reciproca espansione; �Amore malato: preoccupazione per il comportamento dell’altro; paura per il cambiamento dell’altro.
#5�Amore vero: fiducia nel partner a comportarsi secondo la sua naturale indole; �Amore malato: gelosia, possessività, paura della concorrenza, continua richiesta (supplica) di protezione.
6�Amore vero: risoluzione dei problemi insieme; equilibrio nella decisione di scelte importanti. �Amore malato: giochi di potere per il controllo; darsi la colpa a vicenda; manipolazione passiva o aggressiva.
#7�Amore vero: vedere la diversità del partner come uno strumento di arricchimento. �Amore malato: cercare di cambiare l’altro per farlo assomigliare sempre di più a se stessi.
#8�Amore vero: la relazione si fonda sugli aspetti concreti della vita. �Amore malato: la relazione si basa sull’illusione di evitare i dispiaceri della vita.
#9�Amore vero: cura e aiuto reciproco; lo stato emotivo non dipende dall’umore dell’altro. �Amore tossico: credere che l’aiuto arriverà sempre dall’altro.
#10�Amore vero: si rispetta l’individualità (sana preoccupazione sul partner, pur lasciandolo andare). �Amore malato: fusione totale (essere ossessionati dai problemi e sentimenti del partner).
#11�Amore vero: il sesso è vissuto in totale libertà e senza nessun pregiudizio. �Amore malato: forti pressioni e aspettative attorno al sesso dovuto alla paura e insicurezza; necessità di gratificazione immediata.
#12�Amore vero: sapersi godere la solitudine quando non si sta col partner. �Amore malato: incapacità di reggere la separazione, sentirsi sempre aggrappato all’altro.
#13�Amore vero: continuo ciclo di conforto e appagamento. �Amore malato: continuo ciclo di dolore e disperazione.
#14�Amore vero: le conversazioni hanno l’intento di capirsi, aiutarsi e trasmettersi affetto. �Amore malato: le conversazioni hanno l’intento di darsi la colpa, difendersi o manipolare l’altro.
https://mypsycho.it/le-10-caratteristiche-di-una-relazione-sana/
L'essenziale è invisibile agli occhi
Cercare amore nelle persone emotivamente indisponibili è un atto di autolesionismo e sfiducia di sé.
È un atto di autolesionismo perché, nel profondo del tuo cuore, dove spesso preferisci non guardare, sai bene che non riceverai mai quell'amore lì dove lo cerchi. Almeno non in modo sano, non nel modo che meriti davvero.
È un atto di sfiducia perché non credi in te, perché non ritiene che ricevere amore incondizionato sia un tuo diritto. Allora ti affanni e ti sforzi di essere migliore, perché pensi che se solo tu fossi «abbastanza» saresti degna di ricevere finalmente l’amore che fino a oggi ti è stato negato.
Quando cerchi l’amore in chi non può dartelo, sposti il focus all’esterno da te: l’amore che cerchi dovrebbe arrivare da dentro. L’amor proprio è alla base della felicità e dell’appagamento personale. Finché non inizierai a lavorarci, affiderai la tua felicità alle mani di chi, probabilmente, non sa neanche cosa sia l’amore.
L’amore che hai dentro, non cercarlo fuori.
Impara a guardarti nel profondo, impara a guardarti per ciò che sei.
Ricorda: tu vali molto di più di ciò che credi.
L'essenziale è invisibile agli occhi
PRIMA DI RIEMPIRE LA CASA CON UN UOMO, RIEMPILA DI TE STESSA
I puzzle mi sono sempre piaciuti. Richiedono impegno, ma a mano a mano riesci ad intravedere il risultato finale.
Va così anche nella nostra vita. Come una catena di step che via via ci conducono al nostro progetto ideale. Ideale, che parolone. Se fosse così, allora perché tanti, tantissimi non sono soddisfatti della propria vita e spesso rimangono soli?
Facilissimo. Gli manca un pezzo in quel puzzle. Forse il più importante. Si chiama imparare a vivere da soli.
Molto spesso succede di saltare, in modo azzardato, dalla convivenza familiare a quella coniugale, con la convinzione di conoscere già tutto.
Quel tutto, però, esula dal protagonista del puzzle: noi stesse. Non è un dramma, ma sapete cosa succede? Finiamo con il confondere chi crediamo di essere con la persona che scegliamo di avere accanto. A volte, anche immedesimandoci nelle sue abitudini o peggio nei suoi desideri.
Prima di confinarvi nella vita di qualcuno, esplorate il vostro di mondo. Compilate la vostra intima carta d’identità perché senza di essa sarete un viandante sperduto che imita le orme di chi fino a poco tempo prima era un semplice sconosciuto.
Non sprecate l’occasione di mettervi alla prova, quella prova che vi farà apprezzare veramente la compagnia di un uomo. Conoscersi in solitudine, per finire quel puzzle che sarebbe stato bello ma con un difetto: essere incompleto.