Umberto Galimberti
«Molte persone concepiscono l’amore in maniera possessiva. Mia moglie, mio marito... togliete questi possessivi. Non c’è niente di vostro, l’altro è un altro. Anche i matrimoni possono essere possibili solo se partono dal concetto che Lei o Lui è un altro.
La condizione elementare e fondamentale per continuare a vivere si chiama amore. L’aveva detto bene Freud: la vita funziona se qualcuno ci ama. Amore è tutto ciò che aumenta, allarga, arricchisce la nostra vita, verso tutte le altezze e tutte le profondità. Noi viviamo finchè c’è qualcuno che ci ama: sono convinto che molte persone anziane ‘se ne vanno’ perché nessuno le ama più.
L’amore è la categoria della vita ma comporta una condizione di gratuità: oggi mancano le condizioni dell’amore perché la gratuità viene derisa e vista con sufficienza, come qualcosa di patetico e l’Altro viene, considerato come un oggetto, qualcosa da rivendicare come nostro, come possesso. Ma voler possederemanzi, l’altro, significa non amare. Come diceva Fromm: L’amore immaturo dice: ti amo perché ho bisogno di te. L’amore maturo dice: ho bisogno di te perché ti amo».
Umberto Galimberti
Roberto Benigni
Possono dire quello che vogliono, possono criticarlo, dargli del “sinistro”, accusarlo di fare propaganda (non potendolo attaccare sul cachet), ma la verità è che Roberto Benigni è una delle personalità artistiche e intellettuali di cui più dovremmo essere orgogliosi in questo Paese. E in un Paese normale sarebbe semplicemente applaudito e apprezzato senza colori né appartenenze, come patrimonio culturale.
L’omaggio, sentitissimo, al Presidente Mattarella, è stato di una delicatezza rara, soprattutto in questo momento particolare.
E se qualcuno a destra non tollera neanche quel pizzico di satira che ha portato stasera sul palco, allora la situazione è molto più seria di quanto temessimo.
Grazie Roberto.