"Mi chiamo Francesco Benenato, ma tutti mi conoscono come Franco Franchi. Sono nato a Palermo il 18 settembre 1928, quarto di diciotto figli in una famiglia estremamente povera. A causa delle difficoltà economiche, non ho potuto terminare le scuole elementari, iniziando presto a lavorare come muratore insieme a mio padre. Quando i miei genitori emigrarono in cerca di fortuna, rimasi a Palermo e mi adattai a svolgere vari mestieri: prima artigiano, dipingendo icone sacre sui marciapiedi, poi garzone di pasticceria e infine facchino alla stazione.

Fin da giovane, però, sentivo dentro di me una grande passione per la recitazione e la comicità. Questi talenti naturali arricchivano le mie esibizioni di strada, dove mi facevo conoscere come banditore, suonando la grancassa e inserendo sempre tocchi di umorismo che facevano sorridere i passanti. Fu proprio grazie a queste performance che, nei primi anni Cinquanta, incontrai Francesco Ingrassia, meglio conosciuto come Ciccio, un attore di una compagnia teatrale.

Da quel momento nacque una collaborazione che avrebbe fatto la storia del cinema comico italiano. Insieme realizzammo ben 132 film, creando un duo indimenticabile che fece ridere generazioni di spettatori, lasciando un segno indelebile nel cuore della commedia italiana."

Franco Franchi

"Io credo che Massimo fosse una persona amata non per quello che dava, ma per quello che era. Non perché non desse - non era assolutamente una persona arida nei rapporti -, però aveva un carisma per il quale gli veniva perdonato molto di ciò che magari ad altre persone non viene perdonato. Come il fatto di essere pigro rispetto a tantissime cose della vita pratica, che spesso possono irritare il prossimo («Fammi questo, fammi quest’altro...Mo’ questo fattelo tu invece!»); per lui c'era un affettuoso accudimento che poi veniva “ripagato” proprio come diceva ai suoi amici («Io vi faccio ridere gratis...»)." (Anna Pavignano)

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