Mi chiamo Domenica Berte, ma per tutti sono Mia Martini. Sono nata il 20 settembre 1947 a Bagnara Calabra, e sin da giovanissima ho capito di avere un dono: una voce che sapeva parlare al cuore.

Cominciai a cantare presto, partecipando a festival e collezionando i primi successi. Mi feci strada nel mondo della musica, ma a un certo punto qualcosa mi bloccò, come una catena invisibile.

Dovetti affrontare una parola terribile: "sfiga".

Cominciò a circolare la voce che portassi sfortuna, che fossi una jellatrice, una menagramo.

Un'ombra infondata e crudele calò sulla mia carriera. Ma nonostante tutto, non mi arresi. Ero

Mimi' , una grande artista. E la mia musica, alla

fine, mi ha riscattata.

Nel 1974 fui proclamata "cantante dell'anno" dai critici europei.

Ci vollero forza e coraggio per attraversare oltre vent'anni di pregiudizi e silenzi, come in un medioevo dell'anima. Ma io resistevo, granitica, grazie alla mia voce.

Accanto a me ci furono grandi artisti: Ivano Fossati, Claudio Baglioni, Bruno Lauzi, Franco Califano.

Loro seppero cogliere la mia essenza, scrivendomi canzoni che trasformai in perle rare, in emozioni capaci di far vibrare l'anima.

Arrivai in punta di piedi, e in punta di piedi, senza far rumore, me ne andai il 12 maggio 1995.

Avevo solo 48 anni.

Da allora, è rimasto un vuoto nella musica leggera italiana: un angolo di autenticità e profondità che, ancora oggi, nessuno ha saputo colmare.

29 aprile 1975, Sergio Ramelli, uno studente di 18 anni viene ucciso vigliaccamente a Milano a colpi di chiave inglese da un gruppo di estrema sinistra.

Sergio Ramelli

PRESENTE 🌹