gabriella marzia rapisarda
gabriella marzia rapisarda
(...)Li ascoltavo in silenzio, senza intervenire, convinta che da loro avrei potuto imparare molto. Il loro poteva sembrare un semplice incontro tra amici che si riunivano a raccontare le ultime novità. Ma non appena soffermai la mia attenzione ad ascoltare i loro discorsi, notai che stavano parlando di esperienze da loro effettivamente vissute. Il loro interesse per le opere di Castaneda non era solamente teorico, come poteva sembrare a prima vista: loro stavano davvero percorrendo ciò che viene chiamato “la via del guerriero”, praticando la disciplina e le tecniche che don Juan insegnò a Castaneda. In base ai loro discorsi, mi sembrò di capire che la maggior parte di loro erano “sognatori”, ovvero esperti nell’arte del sognare, e che la minoranza di loro erano “cacciatori”, ossia esperti nell’arte dell’agguato. I sognatori sono coloro che vengono addestrati ad avere consapevolezza dei propri sogni allo scopo di superare la barriera dei sogni ordinari per accedere a diversi mondi di percezione. Sviluppare la coscienza di sogno, controllando il naturale movimento del “punto di unione”, è una porta di ingresso per la "seconda attenzione". I “cacciatori” sono invece i guerrieri che si occupano del mondo della vita quotidiana secondo l’"arte dell’agguato", che consiste nel controllo sistematico del comportamento con la gente, allo scopo di “spostare il punto di unione” in modo lento e costante. Ma per me era ancora troppo presto per comprendere cosa veniva inteso con l'espressione “punto di unione”. Hermelinda, Memorie di una viaggiatrice dello spirito
gabriella marzia rapisarda