gabriella marzia rapisarda
Turiya. Un potente elemento creativo che congiunge le due apparenti realtà distinte, veglia e sogno, è l’espressione del verbo. Nei sogni, nella maggior parte dei casi, comunichiamo con i nostri interlocutori utilizzando la parola, altre volte, invece, le trasmissioni di contenuto avvengono telepaticamente, oppure attraverso l’uso di segni o immagini allegoriche o di simboli. Nelle esperienze oniriche, l’apparire di chi o di cosa, lo stabilire il come, il quando e il perché degli incontri e della natura delle nostre relazioni con gli attori del sogno, non è frutto di accadimenti accidentali, ma è l'espressione di un'esplicita richiesta intrinseca al percorso individuale; il karma "sgrana" le proprie istanze tanto nell’esperienza di veglia quanto in quella di sogno. Il suono che si propaga nell’aria raggiunge non solo il nostro interlocutore, ma si spande in tutte le direzioni a suffragio universale, a beneficio di ogni intelligenza. È il Verbo, alta espressione di equanimità, che si manifesta e poi investe con la sua vibrazione il mondo e lo rigenera. Dalla grande distesa di un prato verde al più piccolo sasso sotto la foglia, ogni cosa s'intona all'armonia che sgorga limpida e alta. L'origine di ogni suono è Om, il suono primordiale e, secondo la Mandukya Upanishad, rappresentazione dei quattro stati dell'Essere: A, U e M, tre parti generanti che, unite nella pronuncia del monosillabo, producono la vibrazione Om, il Quarto Quarto, detto Turīya. I versi vedici sono ridondanti di esortazioni che incitano alla ricerca e alla scoperta del Sé interiore, ne esplicitano i percorsi attraverso immagini che svelano le cose segrete ed intime dell'Universo, scendendo sin nel dettaglio che trova nell'intonazione “U” il Secondo Quarto o Swapna, lo stato di sogno nel quale, vigili e consapevoli, è possibile sperimentare l'esaltazione trascendentale del monosillabo sacro. - Roberto Shambu
gabriella marzia rapisarda
Il più grande peccato dell’uomo è dormire di notte, quando l’universo è disposto a lasciarsi guardare. - Lilaschon, Twitter - arte: Il velo della notte di Serena milioni
gabriella marzia rapisarda