gabriella marzia rapisarda
... È come quando cammini di notte, a mezzanotte, per una strada buia, e hai paura, perché in giro non c’è nessuno, la notte è scura e non conosci la strada – allora ti metti a fischiare. A cosa può servirti fischiare? Sai benissimo che non serve a nulla. Oppure canticchi una canzone. Sai bene che cantare una canzone non serve a nulla – il buio non sarà scacciato, rimarrai comunque da solo – serve però a distrarre la mente. Se inizi a fischiare, questo solo fatto ti dà sicurezza e ti dimentichi del buio. La mente si sposta sul fischiare e tu ti senti meglio. Non è accaduto nulla. La strada è la stessa, l’oscurità è la stessa, il pericolo – se c’è – è lo stesso, ma ora ti senti più protetto. Tutto è rimasto uguale, ma ora stai facendo qualcosa. Puoi iniziare a recitare un nome, un mantra: è una cosa simile al fischiare. Ti darà forza, ma è una forza pericolosa, che può diventare un problema, perché quella forza sarà il tuo vecchio ego a cui stai ridando vita. Resta un testimone e, qualunque cosa stia accadendo, permetti che accada. La paura dev’essere affrontata per poter andare oltre. L’angoscia dev’essere affrontata per trascenderla. Più questo confronto è autentico, più guardi le cose in faccia, per come sono, e più presto potrai trascendere. 🌹Osho🌹 - Il libro dei segreti
gabriella marzia rapisarda
gabriella marzia rapisarda