gabriella marzia rapisarda
gabriella marzia rapisarda
“Ciao Miryam, da quando ho ricevuto la tua lettera non combino più niente, non ne sono capace. Non lavoro, non vivo, non faccio che pensare a te. Lascio ruggire nel mio cuore il tuo nome e se tu fossi qui, adesso, ti abbraccerei con tutte le mie forze fino a spezzarci entrambi nell’impeto di quel che provo per te (non temere, non sono particolarmente forte). E prometto di rispondere a tutte le domande, ti meriti le risposte più oneste possibili. [...] Devo raccontarti di come le pupille mi si dilatano quando vedo una tua parola da qualche parte, persino quando mi imbatto nel giornale o nella pubblicità… Ci sono parole che ti appartengono a tal punto! Impronte della tua anima che in bocca ad altri appaiono solo come strumenti discorsivi o articolazioni linguistiche, nient’altro”. David Grossman, “Che tu sia per me il coltello” https://amzn.to/32aZMxL
gabriella marzia rapisarda