gabriella marzia rapisarda
Un maestro zen vide uno scorpione annegare e decise di tirarlo fuori dell'acqua. Quando lo fece, lo scorpione lo punse. Per l'effetto del dolore, il padrone lasciò l'animale che di nuovo cadde nell'acqua in procinto di annegare. Il maestro tentò di tirarlo fuori nuovamente e l'animale lo punse ancora. Un giovane discepolo che era lì gli si avvicina e gli disse: " mi scusi maestro, ma perché continuate??? Non capite che ogni volta che provate a tirarlo fuori dall'acqua vi punge? " Il maestro rispose: " la natura dello scorpione è di pungere e questo non cambierà la mia che è di aiutare." Allora, il maestro riflette e con l'aiuto di una foglia, tirò fuori lo scorpione dell'acqua e gli salvò la vita, poi rivolgendosi al suo giovane discepolo, continuò: " non cambiare la tua natura se qualcuno ti fa male, prendi solo delle precauzioni. Perché, gli uomini sono quasi sempre ingrati del beneficio che gli stai facendo. Ma questo non è un motivo per smettere di fare del bene, di abbandonare l'amore che vive in te. Gli uni perseguono la felicità, gli altri lo creano. Preoccupati più della tua coscienza che della tua reputazione. Perché la tua coscienza è quello che sei, e la tua reputazione è ciò che gli altri pensano di te... Quando la vita ti presenta mille ragioni per piangere, mostrale che hai mille ragioni per sorridere." https://amzn.to/2SRNbtN
gabriella marzia rapisarda
Una volta, Mulla Nadruddin si trovò a camminare su un sentiero solitario, dopo il tramonto: il buio si stava infittendo… all’improvviso vide un gruppo di persone che si stava avvicinando e si spaventò. Pensò: “Forse sono dei ladri, e qui non c’è nessuno, sono solo”. Allora scavalcò un muro e si ritrovò in un cimitero. Vide una fossa appena scavata e ci entrò: si calmò, chiuse gli occhi e aspettò che quelle persone se ne andassero, per tornare a casa. Ma anche quelle persone avevano notato che c’era qualcuno. Quel salto del Mulla era stato così improvviso che si erano spaventate: cosa stava succedendo? C’era qualcuno che si stava nascondendo o che stava facendo qualcosa di illecito? Anch’esse scavalcarono il muro. A quel punto, il Mulla perse ogni dubbio: “Avevo ragione, sono persone pericolose. Ora non posso fare altro che fingermi morto”. E iniziò a fingere. Arrestò il respiro, perché non puoi uccidere o derubare un cadavere. Ma quella gente lo aveva visto scavalcare il muro, quindi era ancora più incuriosita: cosa stava facendo? Si avvicinarono alla tomba, ci guardarono dentro e chiesero: “Cosa stai facendo? Cosa ti salta in testa? Perché ti sei infilato qui dentro?”. Il Mulla aprì gli occhi, li guardò e, resosi conto che non c’erano pericoli, disse ridendo: “Ebbene, ecco un vero dilemma filosofico. Voi mi chiedete perché io sto qui, ma la stessa cosa vorrei chiederla io a voi. Io sono qui a causa vostra, e voi siete qui a causa mia!”. È un circolo vizioso: tu hai paura degli altri, gli altri hanno paura di te e la vostra vita diventa un caos. Abbandona queste sciocchezze, esci da questo circolo vizioso e non preoccuparti degli altri. La tua vita è sufficiente, lascia stare gli altri. E io ti dico che, se riesci a non preoccuparti, la tua vita fiorirà e a quel punto gli altri potranno trarne giovamento. 🌹Osho🌹 https://amzn.to/2znFFQz
gabriella marzia rapisarda