gabriella marzia rapisarda
Ricordate che le vostre azioni individuali, influenzeranno ogni persona intorno a voi. Daisaku Ikeda
gabriella marzia rapisarda
Lo sapevate che... Aspasia (l’amante di Pericle) fu una delle poche donne libere dell’antica Grecia. Cresciuta in un mondo che giudicava il valore di una donna sulla base del silenzio di cui sapeva circondarsi (“Delle donne bisogna parlar poco o nulla”, diceva Pericle), Aspasia non corrisponde al modello tradizionale di femminilità classica: devota, silente, capace di accudire il marito e la famiglia. Ricca, se non aristocratica, raffinata se non nobile, quando giunge ad Atene, intorno al 450, incontra il suo destino proprio in Pericle. Plutarco che, nella sua Vita di Pericle, ci racconta come lo stratega l’amasse profondamente e per lei avesse lasciato la moglie, madre di due eredi. Il rapporto fra i due rimane, per i contemporanei e per i posteri, piuttosto difficile da decifrare: è ancora Plutarco a chiedersi, polemicamente, cosa Pericle trovasse in Aspasia e, cosa, in generale, vi trovasse chiunque l’avesse conosciuta. Non viene descritta come particolarmente bella, ma è in grado di esercitare un fascino non comune sui suoi contemporanei. Socrate la considera uno dei suoi maestri di vita e ne loda la saggezza e l’intuito politico; lo scrittore Senofonte ricorre a lei come consigliere matrimoniale e la figura di questa “straniera” affiora nei trattati di filosofi e oratori come il modello carismatico di una donna pensatrice e libera.
gabriella marzia rapisarda