New Orleans (1960)
La bimba afroamericana di 6 anni Ruby Bridges va al suo primo giorno di scuola, ma non è accompagnata in classe dalla mamma o dal papà , ma da quattro poliziotti armati. Il percorso da casa alla scuola lo ha fatto tra due ali di folla, passando in mezzo a persone che le urlavano addosso e tentavano di colpirla. Quando è entrata in aula era l'unica presente, gli altri alunni erano stati ritirati dai genitori e gli insegnanti si sono rifiutati di fare lezione. Tutti tranne una, Barbara Henry, che ha continuato ad insegnare ed è stata la sua unica maestra. Per un anno, la piccola, si è dovuta portare il cibo da casa evitando tentativi di avvelenamento. La sua famiglia ha subito ritorsioni: il padre è stato licenziato, alla madre è stato proibito fare la spesa nel negozio di alimentari vicino casa e i nonni sono stati espropriati dalla terra che coltivavano come mezzadri. Ruby Bridges era la prima nera ad entrare in una scuola fino ad allora riservata ai bianchi.
QUALI FUMATORI SONO PIU' A RISCHIO DI CANCRO AL POLMONE? UN TEST LO RIVELA
Il rischio di contrarre un cancro al polmone per i forti fumatori non è omogeneo. A parità di esposizione al danno da fumo il rischio di ammalarsi è diverso.
Lo studio BioMILD dell'Istituto Nazionale dei Tumori di Milano, con TAC spirale toracica a basso dosaggio di radiazioni (LDCT) e test microRNA sul sangue sono i due esami che, in combinazione, permette di cambiare il destino di forti fumatori e soggetti ad alto rischio di sviluppo del carcinoma polmonare, e di stabilire in anticipo chi ha maggiori probabilità di sviluppare la malattia.
Lo studio è stato supportato dalla Fondazione AIRC e presentato oggi, 9 settembre 2019, alla XX Conferenza mondiale dell'International Association for the Study of Lung Center (IASLC) a Barcellona.
BioMILD è stato condotto su circa 4.000 persone, arruolate all'inizio del 2013. Il 70% dei partecipanti era costituito da forti fumatori (20 sigarette al giorno per 30 anni), con età superiore a 55 anni.
Il restante 30% erano volontari di età 50-55 anni, fumatori di 30 sigarette al giorno, sempre da almeno 30 anni. Tutti sono stati sottoposti alla combinazione LDCT-TEST microRNA, eseguito attraverso il semplice prelievo di un campione di sangue. I microRNA sono piccolissime molecole, molto specifiche, che vengono rilasciate precocemente dall'organo aggredito dalla malattia e dal sistema immunitario.
RiISULTATI:
- il 58% dei partecipanti è risultato negativo a entrambi i controlli ed è stato classificato a rischio basso di tumore del polmone;
- il 37% è risultato positivo a uno dei due esami (rischio medio):
- il restante 5% ha avuto entrambi i valori positivi con un rischio molto più alto di ammalarsi.