Simona Santoro
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1950 circa - Alba (Cuneo) Una immagine di metà secolo con la > (uno dei due commercianti di tartufi si chiamava Leandro Muratore, riconosciuto dalla nuora Elena Articolo). Una tradizione raccolta attorno al ricco mercato del prezioso "Tuber" una specie di funghi ipogei appartenenti alla specie delle tuberacee. Questi funghi crescono spesso spontaneamente nel terreno accanto alle radici di alcuni alberi e arbusti. I tartufi emanano un particolare odore penetrante e persistente che si sviluppa solo a maturazione avvenuta e che ha lo scopo di attirare gli animali selvatici (maiale, cinghiale, tasso, ghiro, volpe), nonostante la copertura di terra, per spargere le spore contenute e perpetuare la specie. Per la loro ricerca vengono pertanto utilizzati dei cani il cui fiuto è in grado di individuare la presenza dei tartufi maturi. I tartufi erano conosciuti anche al tempo degli antichi romani che chiamavano questo fungo con il nome di >. Il tartufo bianco di Alba appartiene alla specie >, è considerato abbastanza raro e può raggiungere un peso superiore al chilogrammo. Molto più comune in Italia il > presente sia con varietà a maturazione estiva che con varietà a maturazione invernale.
Simona Santoro
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Buon pomeriggio🙂dalle Langhe - dal Castello di Serralunga d'Alba (Cuneo)💚
Simona Santoro
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