RICONCILIARCI CON NOI STESSI E CON GLI ALTRI.
Aggredire un altro essere umano è il modo “ migliore “ per distrarti dalle tue stesse emozioni di profondo disagio che semplicemente non vuoi permetterti di sentire. Spesso è proprio quando ci sentiamo più indifesi (e non riusciamo a vedere la nostra impotenza o ad ammettere a noi stessi e agli altri ciò che proviamo).
Gli atti d’amore sono atti di purezza. Non bisogna subire ed esercitare psicologicamente violenze verbali, manipolazioni, silenzi o violenze fisiche.
Invece di permetterci di sentirci feriti, feriamo gli altri. E poi li incolpiamo dicendo loro che se lo sono meritati.
Non dovremmo scoraggiarci quando comprendiamo che nel nostro cammino abbiamo sofferto e abbiamo fatto soffrire gli altri. Se sappiamo come elaborare la sofferenza, saremo in grado di trarne profitto. Tutti noi abbiamo agito in modo non amorevole, ovviamente abbiamo commesso errori, ovviamente abbiamo fatto soffrire noi stessi, ovviamente abbiamo fatto soffrire le persone intorno a noi, ma ciò non ci impedisce di ricominciare da capo, perfino nel prossimo istante.
Tutti sanno che la pace ha inizio nel proprio intimo, ma non sanno come crearla. E dopo aver dedicato un pò di tempo a noi stessi bisogna avvicinarsi alla persona con la quale abbiamo o abbiamo avuto una relazione difficile.
Possiamo dire: “ Caro/a so che hai sofferto molto. Io sono responsabile in qualche misura della tua sofferenza. Non ho dimostrato molta presenza mentale e del linguaggio del mio cuore, non ho compreso il tuo dolore e magari ho detto o fatto cose che hanno peggiorato la situazione. Mi spiace. Se ti ho dato l’impressione di volerti ferire, questo non è vero. Quindi, per favore, parlami del tuo dolore in modo che io non ripeta lo stesso genere di errori. Parlami di te.
La tua felicità è cruciale per la mia.
Questo è il genere di linguaggio che nasce dalla consapevolezza, ricordandosi che la comunicazione deve essere sempre VERA, UTILE e GENTILE.
Non fare il madornale errore di identificare la tua vita felice con la vita insieme agli altri. Tu devi avere la tua vita, le tue aspirazioni, i tuoi interessi. Gli altri non devono essere la tua vita, le tue aspirazioni i tuoi interessi. Devi essere tu, esclusivamente tu, la base della tua felicità . (O.Falworth)