Federico Gatti
Founder Junior
La Svezia , vuole liberarsi dal petrolio !
2019-03-28 11:46:30
La Svezia sarà il primo paese senza combustibile fossile. Il piano del governo per avere il 100% di energie rinnovabili.SAREMO COMPLETAMENTE LIBERI DAL PETROLIO E DA CHI VUOL RENDERCI SCHIAVI…Dovremmo prendere esempio da loro invece che continuare ad essere dipendenti del petrolio. Per di più inquinante…Forse non lo facciamo perchè intorno al Petrolio gira un business fin troppo radicato, ricco accordi politici e affari milionari. Fatto sta che noi siamo schiavi di paese che ce lo vendono a peso d’ora, ricattandoci su vari aspetti pur di tenerci sotto scacco. E il bello è che ce lo lasciamo fare senza trovare una soluzione.MA LA SVEZIA NO CI STA…Non è codarda come noi e ha trovato il modo per liberarsi da questo circolo vizioso utilizzando le proprie forze.Il Governo svedese si sta impegnando per migliorare la qualità della vita nel proprio Paese. E dopo aver annunciato di voler diminuire le ore di lavoro giornaliere da 8 a 6, il primo ministro svedese, Stefan Löfven, ha annunciato che il suo paese si adopererà per diventare “il primo stato dove non si utilizzano i combustibili fossili per produrre energia”. L’ha annunciato durante un discorso tenuto all’Assemblea Generale delle Nazioni Unite, come riporta l’Independent.Tra i Paesi del Nord Europa la Svezia è già leader nelle energie rinnovabili, genera circa due terzi della sua energia elettrica attraverso fonti rinnovabili.Si investirà di più in solare ed eolico, ricerca di base e infrastutture, in aumento dei servizi di trasporto pubblico, miglioramento dello stoccaggio di energia, di sistemi di isolamento termico nelle costruzioni ed una rete elettrica più efficiente. A partire da adesso. Nel 2016 gli stanziamenti per il solare aumentano del 800%.Ma la Svezia non è l’unico paese che opta per una vita migliore…C’è anche la Danimarca che ha coperto il 140 per cento del proprio fabbisogno di energia elettrica attraverso l’energia eolica. Il restante l’ha esportando alla Germania, alla Svezia e alla Norvegia (uno dei maggiori produttori di petrolio al mondo). E quasi il 100 per cento di energia elettrica islandese proviene da fonti rinnovabili, grazie agli investimenti in energia idroelettrica e geotermica.
Federico Gatti
Founder Junior
Dal 2021 basta oggetti in plastica monouso .
2019-03-27 18:01:13
BRUXELLES – Impegnata a preservare l’ambiente e a lottare contro l’inquinamento, l’Unione europea ha fatto oggi un nuovo importante passo avanti. Riunito a Strasburgo, il Parlamento europeo ha approvato un pacchetto di misure che vieterà entro il 2021 oggetti di plastica monouso. La riforma, che l'associazione dei produttori di plastica vuole sia applicata in modo uniforme in tutti i Paesi membri, dovrebbe ridurre i costi dell'inquinamento marino di 22 miliardi di euro da qui al 2030. quotidianità ecologica 11 febbraio 2019 Cercando alternative a una vita di plasticaDal 2021 verranno banditi una lunga serie di oggetti monouso oggi utilizzati comunemente: posate e piatti di plastica, cannucce, bastoncini cotonati, sacchetti di plastica osso-degradabili e contenitori per alimenti in polistirolo espanso. La direttiva, che ora dovrà essere trasposta nei diritti nazionali, prevede il principio di chi inquina paga. Tra le altre cose sarà responsabilità dei produttori di rete da pesca recuperare le reti abbandonate in mare perché sfilacciate o rotte.Il testo legislativo, approvato con 560 sì, 35 no e 28 astensioni, stabilisce inoltre alcuni obiettivi. Entro il 2029, il 90% delle bottiglie di plastica dovrà essere raccolto separatamente. Entro il 2025, il 25% delle bottiglie di plastica dovrà contenere materiale riciclato; ed entro il 2030 la quota dovrà salire al 30%. Il pacchetto di misure è stato voluto dal vice presidente della Commissione Frans Timmermans, attuale candidato alla presidenza dell'esecutivo comunitario nelle prossime elezioni europee.Più in generale, il testo legislativo prevede che i governi nazionali impongano una riduzione nell’uso degli oggetti di plastica, per esempio i contenitori alimentari o le tazze per bevande. In un comunicato, l'associazione dei produttori di plastica PlasticsEurope ha salutato il nuovo impegno contro l'inquinamento, ma ha sottolineato come ora sia importante «una applicazione coerente» della direttiva in tutti i paesi europei.Secondo Bruxelles, l'80% dell’inquinamento marino è provocato da plastica. La direttiva approvata oggi, e che ancora deve essere fatta propria dal Consiglio, colpisce il 70% di questo inquinamento. La plastica resiste al tempo, tanto che spesso rimasugli di questo materiale vengono ritrovati nei pesci e nei molluschi, finendo nella catena alimentare. L'obiettivo della direttiva è di imporre l'uso di materiali diversi o più semplicemente il riutilizzo eventualmente di oggetti in plastica.
Federico Gatti
Founder Junior
Cosa accade se bruci foglie di alloro ....
2019-03-27 14:57:50