Portulaca: la pianta che abbassa il colesterolo, allevia il dolore, cura le infezioni
La portulaca, conosciuta anche come Porcellana comune e una miriade di termini dialettali, viene impiegata nella medicina naturale sin dall’antichità, grazie alle sue incredibili proprietà.
La pianta sta riguadagnando fama grazie ad alcune recenti ricerche scientifiche che ne hanno riconfermato le sue proprietà analgesiche, antiemorragiche, antiparassitarie, depurative e diuretiche, ottime per trattare artrite, mal di testa ed infezioni alle gengive.
Questa pianta medicinale è un’ottima fonte di acidi grassi Omega-3, necessari per il nostro organismo.
E’ possibile consumare la portulaca in vari modi, sia cruda che cotta. E’ ricca d’acqua ed ha un sapore leggermente acido e salato, molto simile a quello degli spinaci freschi.
Questo vegetale è una grande fonte di beta-carotene e vitamina C, e contiene minerali come magnesio, manganese, potassio, ferro e calcio. Altre sostanze nutritive di questo vegetale sono: vitamina B1, B2 e B3, rame, acido folico e fosforo.
Puoi usare la portulaca per sostituire gli spinaci: aggiungila alle tue ricette per godere di tutte le sue proprietà.
Mala tempora ....... !
Episodio di razzismo a Pisa nei confronti di una ragazza italiana di colore. Come racconta oggi “Il Tirreno”, una giovane che ha papà livornese e mamma di origini ugandese, dopo aver ottenuto l’abilitazione in Medicina stava cercando un appartamento in affitto e per tal motivo ha risposto ad un annuncio pubblicato su Facebook. L’inserzione era rivolta solo a cittadini italiani e la ragazza ha risposto con un po’ d’ironia sottolineando di essere “italiana e figlia di genitori italiani, ma un po’ scuretta”. La risposta non è piaciuta alla donna che aveva pubblicato l’annuncio che prima ha sottolineato che l’appartamento non sarebbe stato affittato a studenti, poi ha perso la testa alla controreplica della ragazza (“Ma io sono un medico, non una studentessa”): “Non rompere i coglioni alla gente perché qua siamo italiani razzisti e fascisti se lo vuoi sapere!”. E infine la chiosa: “Viva l’Italia!”.