PONTREMOLI. La “dea” si è materializzata martedì scorso. Sorridente, affabile per nulla snob. E con famiglia al seguito. Per tutta Pontremoli una sorpresa, una meraviglia, ma anche una specie di “segreto” da mantenere. Possibile che Meryl Streep, regina del cinema mondiale, forse la star più brillante del firmamento di Hollywood, scelga la Lunigiana per una vacanza? Sì, possibile. Per cinque giorni l'interprete di Mamma mia, Kramer contro Kramer, La scelta di Sophie, Iron Lady (titoli, gli ultimi tre, per cui ha vinto altrettanti premi Oscar), e tanti altri che hanno fatto la storia della settima arte, ha soggiornato nel suggestivo agriturismo 'Costa d'Orsola", per festeggiare il matrimonio del figlio Henry Gummer. Assieme a tutta la famiglia.
Come ogni anno, in questo periodo è possibile ammirare la meravigliosa fioritura di Castelluccio di Norcia, in Umbria.
Nei campi coltivati a lenticchie non si usano pesticidi e sbocciano così fiori di senape, papavero, camomilla e altri fiori selvatici che colorano la piana.
Il fenomeno attira numerosi visitatori tra giugno e luglio: i nursini invitano a godersi lo spettacolo, rispettando però la natura senza calpestare fiori e coltivazioni.
L’autrice, Monica Bormetti, è una consulente nella formazione sull’uso consapevole dei media digitali in ambito aziendale e scolastico e, pagina dopo pagina, racconta chiaramente come gli smartphone (questi telefoni che riteniamo così smart, cioè “intelligenti”, “brillanti”) in realtà si stiano sempre più frapponendo tra noi e la vita vera.
Passiamo tantissimo tempo attaccati ai telefonini non per l’uso classico, ovvero telefonare, ma per seguire mail, chat, social: a seconda degli studi si va dalle due a cinque e anche più ore al giorno.
Pure senza considerare gli effetti nocivi sulla nostra salute fisica delle emissioni elettromagnetiche dei cellulari (espresse nel valore SAR), lasciando da parte le considerazioni sulle tecnologie e gli standard che si stanno imponendo sul mercato, facendoci credere che prestazioni e velocità superiori siano assolutamente indispensabili per migliorare la qualità della nostra vita, restano pur sempre gli effetti psicologici di queste “protesi del nostro esistere”.
Che sia chiaro: in questo libro non c’è nessuna posizione “contro” i cellulari ma, semmai, viene sottolineata l’importanza di una riflessione, seria, sull’uso che ne facciamo, affinché sia davvero possibile trarne il massimo vantaggio e, al tempo stesso, “abbassandone i costi in termini cognitivi, relazionali e fisici”.