Federico Gatti
Founder Junior
Bergamo pulita , grazie ai ragazzi Gli studenti ripuliscono le stazioni Continua la lotta di «Fridays for future» I ragazzi raccolgono mozziconi e cartacce in piazzale Marconi e alle autolinee «Vogliamo impegnarci nella vita pratica, a partire dal rispetto per la città in cui viviamo».
Federico Gatti
Founder Junior
Il cammino dei Briganti ...........100 km di cammino tra paesi medievali e la natura selvaggia di Abruzzo e Lazio. È il Cammino dei Briganti che ripercorre appunto, le orme della Banda di Cartore tra la Val de Varri, la Valle del Salto e le pendici del Monte Velino. Un percorso a quote medie, tra gli 800 e i 1300 metri, che in sette giorni traccia terre, boschi, montagne attraversate ormai oltre 150 anni fa dai briganti. Ieri tra Stato Pontificio e Regno borbonico, oggi tra Abruzzo e Lazio, il cammino parte e arriva a Sante Marie, vicino Tagliacozzo, in provincia dell’Aquila. Sentieri percorsi dai briganti e oggi trasformati in tappe attrezzate e segnate, percorribili a piedi. Primo giorno Sante Marie (850 m) a Santo Stefano (1.050 m) (5,6 km). Dislivelli: in salita 381 m – discesa 156 m Tappa breve che consente di arrivare a Sante Marie in auto o treno e camminare un po’ per entrare nello spirito del viaggio. 2° giorno Santo Stefano (1.050 m) a Valdevarri (1.020 m) e a Nesce (850 m) (13,9 km). Dislivelli: salita 394 m, discesa: 625 m Si arriva nel bel borgo medievale di Nesce. Si entra in Val de Varri, la valle meno turistica del viaggio, pensate che la strada che la attraversa è stata asfaltata pochi anni fa. Dalla Val de Varri si scavalca e si entra nella Valle del Salto, passando sopra una piccola montagna, e scendendo al paese di Poggiovalle. E’ il paese dei briganti, da qui venivano alcuni briganti famosi. Sotto il paese scorre il fiume Salto, da una parte c’è Nesce. 3° giorno Nesce (850 m) – Villerose – Spedino – Cartore (944 m) (16,6 km). Dislivelli: salita 440 m, discesa 333 m Si scende il fiume Salto camminandovi a fianco per un tratto. Poi si passa sotto il monte Rose fino a Spedino, poi si percorre la strada sterrata fino al bellissimo villaggio di Cartore, sede di una famosa banda di briganti. 4° giorno Anello di Cartore – Lago della Duchessa (tappa facoltativa) Ci sono due possibilità, una più semplice di 12,3 km e una di 15 km, ma molto più lunga come dislivelli e solo per escursionisti esperti. Entrambe le possibilità sono descritte dettagliatamente nell'apposito libro. * Terza ipotesi (non descritta nella guida) – Da Cartore è possibile effettuare una variante fuori dal Cammino, salendo sul monte Velino (2489 m), dormendo al Rifugio Sebastiani e tornando da un altro sentiero a Santa Maria in Valle, in due giorni di cammino. Variante estiva per camminatori molto allenati e ben preparati a muoversi su sentieri difficili, e poco segnati. Il terreno è di alta montagna, severo e aereo. Per questa variante dovete avere la mappa topografica del Monte Velino, e seguire i sentieri, cercando di non perderli. 5° giorno Cartore (944 m) – Santa Maria in Valle Porclaneta – Rosciolo (909 m) (8 km). Dislivelli: salita 270 m, discesa 330 m Si arriva a Rosciolo, bel borgo medioevale. Da Cartore si risale al Passo Le Forche, sotto il Monte Velino, e si scende a Santa Maria in Valle Porclaneta, altro luogo carico di suggestioni, tra le quali una magnifica chiesa romanica, capolavoro d’arte del X secolo. 6° giorno Rosciolo – Magliano de’ Marsi – Casale Le Crete (Tagliacozzo) (770 m) (14,5 km) Dislivelli: salita 260 m, discesa 350 m Ultima tappa, prima si passa il paese di Magliano, poi si sale il versante del monte San Nicola e si scende al Casale Le Crete. Si può passare da Sorbo o da Scurcola Marsicana. 7° giorno Casale Le Crete (Tagliacozzo) – Sante Marie (850 m) (21 km) Dislivelli: salita 560 m, discesa 450 m Dal Casale si cammina su panoramici stradelli sterrati fino a San Donato, si sale ai ruderi di un antico castello, si scende a Scanzano e poi a Tubione e Sante Marie, per stradelli e sentieri. Potete ritirare il vostro attestato!
Federico Gatti
Founder Junior