“Pensa di mettere insieme Soldo, Satispay e i buoni pasto: ecco quello che facciamo”. L’efficace sintesi è di Micaela Illy, 25 anni, che insieme all’amica e coetanea Olivia Burgio è co-fondatrice di EatsReady, una piattaforma per ordinare pranzi, colazioni e cene tramite smartphone, tablet o pc. Una descrizione che forse non rende giustizia all’impegno che ogni giorno le due ragazze dedicano alla crescita della startup. Un business che, per quanto giovane, sta contribuendo ad innovare il mondo del food, in particolare il redditizio mercato dei buoni pasto: basti pensare che vale circa 3 miliardi di euro nel nostro Paese, con quasi 2,5 milioni di lavoratori che usufruiscono dei ticket e circa 150mila esercizi convenzionati che li accettano.
Il servizio, fondato nel 2017, permette agli utenti di scoprire i migliori ristoranti della città, consultare i loro menu, pre-ordinare e pagare, ricevere offerte premium e ritirare usando le esclusive corsie preferenziali in-store. “Il nostro obiettivo”, spiega Micaela, “è quello di far risparmiare tempo ai lavoratori durante la pausa pranzo e allo stesso tempo aiutare i ristoratori che si affidano al nostro servizio a semplificare la gestione dell’attività”. Le fa eco Olivia: “Il nostro canale principale restano le aziende. Proprio per questo negli ultimi mesi abbiamo dato un indirizzo più b2b alla startup”.
La scelta di lanciarsi nel mercato corporate – e adottare quindi una strategia b2b2c, business to business to consumer, arriva dopo il fallimento a settembre di Qui! Group. Un segnale che ha aperto le porte a un ripensamento del modello di servizio dell’intero mercato del ticket restaurant. EatsReady ha fatto il primo passo, a luglio del 2018, interpellando l’Agenzia delle Entrate, che si è pronunciata a favore della possibilità di utilizzare l’app come strumento per fornire servizi di mensa aziendale. Godendo dello stesso trattamento fiscale dei buoni pasto – essenziale per garantire la deduzione dei costi ai datori di lavoro e l’assenza di tassazione per i lavoratori – EatsReady ha potuto così offrire alle aziende il suo sistema di pagamento digitale per i pasti, con le stesse modalità applicate fin qui agli utenti privati.