Founder Starter
Vi proponiamo adesso una ricetta facile ma d’effetto, la torta alla melagrana.
- 1 bicchiere di succo di melagrana (ricavato da 3 melagrane)
- 125 gr di burro
- 2 uova
- 125 gr di farina 00
- 125 gr di zucchero
- 1 cucchiaino di lievito per dolci
- la scorza di 1 limone
- 100 gr di zucchero a velo
Preparazione. Ricavate il succo con l’apposito strumento oppure con lo schiacciapatate e dividete in due ciotole. Filtrate. Sbattete le uova con lo zucchero finché non è chiaro e spumoso. Aggiungete il burro fuso lasciato intiepidire e versate metà del succo, poi mescolate. Aggiungete la farina setacciata, il lievito e la scorza del limone tritata. Versate in una tortiera già unta e infarinata, da 22 cm, e infornate a 180° per 30 minuti.
Intanto mescolate l’altra parte di succo con lo zucchero a velo setacciato. Bagnate la torta appena sfornata versando questo composto in fori praticati con uno stecchino. Fate raffreddare. Spolverizzate con dello zucchero a velo e decorate con i chicchi al momento di servire.
Founder Starter
Questo frutto è un toccasana per rimanere in forma grazie alle sue tante proprietà.
- antiossidanti per la presenza di numerosissimi polifenoli e vitamina C
- antinfiammatorie
- gastro-protettive
- diuretiche
- antitrombotiche
- vaso protettive grazie ai flavonoidi
- antiallergiche
- energizzanti
- rinforzanti delle difese immunitarie per la presenza di vitamina C
- antitumorali
Un recente studio ha individuato nel succo un aiuto rilevante nella prevenzione e nel trattamento del tumore al seno. Questo effetto è dovuto all’acido punico e si aggiunge ad un altro già precedentemente noto, quello relativo al trattamento e alla prevenzione dei tumori della pelle.
Rientra inoltre nella categoria dei frutti ad azione anticancro per la presenza dei fenoli e dell’acido ellagico che, in particolare, contribuisce a contrastare le cellule tumorali. In teoria aiuterebbe ad ostacolare il processo di distruzione della P53, la proteina tumorale 53.
Founder Starter
L’albero che produce la melagrana, come è anche chiamato questo frutto, è la Punica granatum, originario del Nord Africa e delle regioni caucasiche, che cresce nei climi più miti.
I suoi bei fiori rosso-vermiglio lasciano il posto ai frutti, che giungono a maturazione in autunno, pronti per essere mangiati dal momento, in cui la buccia ha assunto un tono scuro, quasi marrone.
Per questo si usano per decorare la casa per Natale, come frutti beneauguranti.
I suoi semi, detti arilli, sono avvolti da una gelatina succosa di un bel rubino brillante, e racchiusi in una scorza dura, Per questo è anche simbolo di produttività, ricchezza e fertilità.