Mary Principessa

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L’ACQUA DI ANANAS PUÒ DARE SOLLIEVO ALLE TUE GIUNTURE E AIUTARTI A PERDERE PESO Il nostro corpo è costituito per il 60% da acqua, quindi abbiamo bisogno di bere molta acqua per aumentare la circolazione sanguigna e supportare tutti i processi che si verificano nel sistema. Tuttavia, se si aggiunge sapore all’acqua, si ottiene una deliziosa bevanda naturale che manterrà il corpo idratato e migliorerà la salute in molti modi. L’acqua di ananas è una delle bevande naturali più potenti che accelera la perdita di peso, combatte l’infiammazione nel corpo e allevia il dolore alle articolazioni. Gli ananas hanno potenti effetti anti-infiammatori a causa della presenza di bromelina, un enzima che accelera il processo di guarigione e allevia il dolore. L’alto contenuto di bromelina e iodio impedirà varie malattie autoimmuni e allevia i disturbi della tiroide. Gli ananas sono ricchi di fibre, quindi il loro consumo crea una sensazione di sazietà e impedisce voglie di zuccheri e grassi, mentre la tiamina aumenta il metabolismo e converte i carboidrati in energia. Inoltre, l’ananas è ricco di potassio, che rafforza il corpo e mantiene un sano equilibrio di elettroliti. La bromelina ha potenti qualità antiparassitarie, quindi il consumo regolare di ananas distrugge anche la tenia e svuota i parassiti dal fegato e dall’intestino. Il succo di ananas combatte l’infiammazione del colon e allevia anche i sintomi dell’asma. Se aggiungi anche i semi di finocchio alla bevanda, arricchirai anche il sapore e lenirai il sistema digestivo.

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Una ricerca sostiene che superare i sei caffè al giorno farebbe aumentare del 22% il rischio cardiovascolare. Per mantenere il cuore in salute gli esperti consigliano di berne al massimo cinque. Ecco quanti caffè invece potrebbero addirittura portare dei benefici. A COLAZIONE, nello spuntino, dopo pranzo, durante le pause. Spesso il caffè ci accompagna lungo tutta la giornata. Tanto che a volte perdiamo il conto di quante tazzine abbiamo consumato e rischiamo di esagerare. Uno studio della University of South Australia ha esaminato qual è il limite oltre al quale troppo caffè potrebbe far male alla nostra salute, in particolare al cuore. E ha dimostrato che sei o più tazzine di espresso potrebbero aumentare il rischio cardiovascolare. Mentre per mantenere il cuore in salute è bene rimanere sotto le sei – al massimo cinque. I risultati dello studio sono pubblicati su The American Journal of Clinical Nutrition. Caffeina: quanta ne possiamo assumere? Gli autori hanno rivolto la loro attenzione alla caffeina, un composto abbondante nel caffè, ma presente anche nel tè e nel cacao. Il collegamento fra caffè e cuore è proprio qui: secondo alcuni studi l’eccesso di caffeina può causare un aumento della pressione sanguigna, che a sua volta può portare ad una malattia cardiaca. In generale, nel 2015 l’Autorità Europea per la Sicurezza Alimentare (Efsa) ha già fissato dei limiti per la caffeina: una dose giornaliera di 200mg e fino a 400 mg da tutte le fonti alimentari, che corrisponde al massimo a circa 5 tazzine di espresso non desta preoccupazioni per la salute. Tuttavia ricercatori da tutto il mondo continuano a dibattere sull’argomento, cercando di capire quando e quanto il caffè può far bene o male, con risultati spesso contrastanti. Meno di sei caffè In questo filone di ricerca si inserisce lo studio odierno: gli autori australiani hanno analizzato un vasto campione di dati, genetici e sulle abitudini al consumo di caffè di 350mila persone dai 37 ai 73 anni, di cui più di 8mila avevano avuto un evento cardiovascolare grave, come infarto o ictus. I dati sono stati estratti dalla Uk Biobank, un database realizzato all’interno di un enorme studio inglese a lungo termine. Dall’analisi statistica emerge che il rischio cardiovascolare è collegato anche alla quantità di caffè consumata. In particolare, assumere 6 o più caffè al giorno è risultato associato a un aumento del 22% del rischio cardiovascolare rispetto a solo una o due tazzine al giorno. Ma a sorpresa anche chi non ne assume affatto e chi ha virato verso il decaffeinato presenta un leggera crescita del rischio cardiovascolare, rispettivamente dell’11% e del 7%. La percentuale più bassa del rischio per il cuore, invece, è stata registrata fra chi beve uno o due caffè al giorno (ma anche chi ne beve tre o quattro ha un rischio basso). L’effetto protettivo del consumo moderato di caffè risiederebbe, secondo precedenti studi, nella presenza di composti antinfiammatori e antiossidanti nella bevanda. Tutto sta nella moderazione “Per mantenere un cuore in salute e una buona pressione”, spiega Elina Hyppönen dell’Australian Centre for Precision Health della University of South Australia, “le persone devono limitare il numero di caffè assunti ogni giorno a meno di sei tazzine, una quantità che rappresenta la soglia alla quale questa bevanda inizia a far male”. Come spesso accade quando si parla di alimentazione e salute, tutto sta nell’essere moderati e non eccedere con un cibo o con una bevanda. In tal senso, sapere quando e quanto una cosa ci fa male diventa essenziale per compiere scelte maggiormente consapevoli.

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Carote sabbiose

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