Founder Starter
C'è una gabbia che ci sta rendendo prigionieri.
Di noi stessi.
E' la gabbia delle definizioni.
Dentro ci si sente al sicuro, protetti, tranquilli.
Il prezzo da pagare per stare in questa gabbia è altissimo.
Bisogna cedere la propria individualità.
Che è unica, irripetibile, non imitabile.
Le sbarre di questa prigione interiore sono le colonne della nostra paura.
Infilarsi nella definizione e scaraventarci gli altri ci fa sentire al riparo.
Da qualsiasi turbolenza.
E così non impareremo mai a navigare nei temporali della vita.
Non diventeremo mai abili comandanti della nostra nave interiore.
Le definizioni, le categorie e le etichette sono illusorie scialuppe di salvataggio.
Solo il comando fermo, attento e consapevole della nave può renderci liberi.
Che non vuol dire fuggire protestando contro la tempesta.
Ma immergendoci completamente in essa.
Facendoci bagnare da ogni sua goccia. Di vera vita.
Ascoltandola.
Dialogando con essa.
Facendoci trasportare nel luogo esatto dove possiamo finalmente vedere il nostro tesoro interiore.
Gettiamo allora i pesi delle definizioni a mare.
Spogliamoci di questi fardelli inutili.
Celebriamo la nostra individualità e quella degli altri.
E danziamo uniti nella tempesta della vita.
Ognuno alla ricerca della sua perla preziosa.
Impariamo dai marinari.
Che conoscono il mare come se stessi.
E non si permettono alcuna distrazione.
Altrimenti muoiono.
Elena Bernabè
Founder Starter
«L’anima gemella ti accoglie totalmente.
Ti scuote, ti mostra le tue barriere.
Riconosce la tua forza,
la tua luce e ti aiuta a diffonderla.
Ti sta a fianco nei momenti difficili
e rimane il tempo necessario
per la tua comprensione e la tua evoluzione.
Potrebbe essere un giorno,
un mese, un anno o tutta una vita.»
Corrado Debiasi
Founder Starter
Quel giorno, quando le chiesero come stai, lei rispose: “va tutto bene”.
E dannazione, era vero.
Non c’era niente che andasse male.
Semplicemente, non poteva rispondere: “sto bene”.
Le cose andavano bene, certo.
Ma, evidentemente, lei non era ‘le cose’.
C’è una sottile differenza tra un “va tutto bene” ed uno “sto bene”.
Nel primo caso si tratta di quello che ti accade attorno; nel secondo caso, di quello che hai dentro.
E’ una differenza sottile, sottilissima.
Quasi abissale.
Come uno spillo su un palloncino.
Così sottile.
Che può farti scoppiare..