Founder Starter
FAI SPAZIO
Accada quel che accada,
tu addestra la tua mente
a vedere il lato positivo in ogni cosa.
Quando la tua mente
sarà diventata sufficientemente resiliente,
inizierai a vedere la verità .
Vedere la vita,
in ogni suo aspetto,
richiede grande onestà verso se stessi.
Non esiste una realtà oggettiva,
balle!
Esiste la tua realtà , solamente.
Non la mia,
non la sua,
ma la tua.
Impegnati ad essere
il miglior amico di te stesso,
e imparerai a fidarti di te.
Non c’è nessuno lì fuori
che possa dirti come vivere la tua vita,
smetti di essere schiavo!
Non ascoltare nessuno.
Non seguire nessuno.
Nemmeno tu sei qualcuno.
Per Essere hai bisogno di spazio.
Crea lo spazio dentro di te.
Lo spazio ti insegnerà ogni cosa.
Disciplinati al silenzio.
Shhhh.
Silenzio.
Raffaella Baldin
Founder Starter
Non amo mostrare le mie stanze a chiunque.
Qui in pochi ti capiscono davvero.
Sento di essere stata maltrattata dalla vita,
ma nessuno ha mai sentito il mio lamento.
Solo la luna e il mare sanno delle mie lacrime.
La gente mi vede normale,
mentre conservo gelosamente la mia follia.
Mi piacciono le menti,
quelle importanti.
Vivo di occhi,
abbracci,
pensieri.
Abito sogni che condivido solo con chi ne è degno.
Perché sognare insieme è intimo,
più intimo di una notte di sesso.
Sono fatta di passione
e sono anche tanto fragile.
Un'anima fragile
con la corazza da guerriera.
_Angelo De Pascalis_
Founder Starter
Siamo qui per imparare a morire.
Non per fuggire, per nasconderci, per distrarci.
Ci è stata donata la vita per fare esperienza della trasformazione,
così arriviamo preparati alla metamorfosi più importante
della nostra esistenza.
Ecco a cosa servono gli ostacoli, gli imprevisti, i drammi:
ci costringono a cambiare
per divenire abili mutatori.
Abbiamo però dimenticato questa nostra missione
di vita
e facciamo di tutto per fuggire dai cambiamenti,
veri e propri sassolini che conducono, uno dopo l'altro,
al regno del rinnovamento: la morte.
Così abbiamo costruito castelli di paure,
montagne di scuse,
labirinti di parole
solo per sfuggirle.
Oh come sarebbe più semplice
chiacchierare ogni giorno con la nostra morte,
invitarla nel soggiorno dei nostri pensieri,
vestirci a festa in sua presenza, come si confà dinnanzi ad un ospite illustre.
Ed ammirarla senza tabù, timori, pregiudizi e sospetti.
Cadrebbero i nostri fragili castelli di paura,
si sgretolerebbero all'istante le nostre montagne di scuse
e tutto diventerebbe sacro.
Abbiamo perso l'obiettivo della nostra vita
e vaghiamo senza meta
confusi,
arrabbiati,
disperati.
E' la morte che siamo chiamati a vivere
tramite le nostre trasformazioni.
Alziamo allora i calici
e brindiamo ai nostri drammi:
si trova lì il meraviglioso e misterioso segreto
della vita.
Elena Bernabè