Stefano Rossi

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MUSICA - "PROF. MA PERCHÉ MIO FIGLIO NON PUÒ SUONARE UN VERO STRUMENTO INVECE DEL "PIFFERO",CHE SAREBBE POI UN FLAUTO DOLCE😤😤

2018-09-14 19:50:50

Dite che non è un vero strumento?🤔🤔🤔 Non è figo? 😏😏😏Ops, scusate, cool? 😁😁😁E se provassimo a studiarlo bene?😓😓😓 E se prendessimo un bel flauto di legno facendo un piccolo investimento invece di un bel plasticone? 😨😨😨Fosse uno smartphone!!!🤑🤑🤑 Sentiamo come si può suonare questo "Concerto per flautino" di Antonio Vivaldi!!!🎶🎶🎶

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MUSICA - 13/9/1583, NASCE A FERRARA GIROLAMO FRESCOBALDI. "SE L' AURA SPIRA".

2018-09-13 19:43:56

Girolamo Frescobaldi, (Ferrara, 13 settembre 1583 – Roma, 1º marzo 1643), è stato un compositore, organista e clavicembalista italiano. È ritenuto uno dei maggiori compositori per clavicembalo del XVII secolo. Frescobaldi compose ed eseguì musica con un intento ascrivibile alla cosiddetta seconda pratica monteverdiana (contrapposta alla prima pratica, quella secondo cui la musica è un'arte filosofico-matematica che vede la sua realizzazione più alta nell'utilizzo del contrappunto da parte dei compositori fiamminghi). Egli difatti volle, attraverso la musica strumentale (sarà il primo grande indipendentista della musica strumentale, fino ad allora sempre subordinata alla vocalità, alle parole di un testo che la eleva ad arte) evocare gli affetti degli ascoltatori, suggerire delle emozioni; e lo fece ispirandosi ai canti italiani fioriti, melismatici (che esprimono cioè un testo con più note per ogni sillaba, contrapposte ai canti sillabici che ad ogni sillaba fanno corrispondere una nota). Nella musica di Frescobaldi si ritrovano quindi quei virtuosismi vocali espressi dagli strumenti. Nelle toccate e partite, definiti generi idiomatici perché composti tenendo conto prevalentemente dell'atto esecutivo e improvvisativo piuttosto che invece l'atto compositivo, si trovano scale ascendenti e discendenti, trilli, abbellimenti e virtuosismi di ogni sorta, inframezzati da momenti accordali. Questa frammentazione in sezioni contrapposte e diversissime è dovuta all'origine di questi generi, che crescono nell'ambito delle celebrazioni liturgiche e necessitano perciò di poter essere interrotti il più velocemente possibile e nel modo migliore, alla prima richiesta del celebrante. Se l'aura spira tutta vezzosa La fresca rosa ridente sta. La siepe ombrosa di bei smeraldi D'estivi caldi timor non ha. A balli liete venite ninfe Gradite fior di beltà Orchè sì chiaro il vago fonte Dall'alto monte al mar s'en va. Miei dolci versi spiega l'augello E l'arboscello fiorito sta. Un volto bello ha l'ombra accanto Sol si dia vanto d'aver pietà. Al canto ninfe ridenti Scacciate i venti di crudeltà.

Stefano Rossi

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MUSICA - 13/9/1998, VASCO ROSSI VINCE IL FESTIVALBAR CON "IO NO".

2018-09-13 12:44:55

Vasco in questa canzone ripensa al suo rapporto con la sua ex ragazza e capiamo già dalle prime parole, di come lui sia stato trattato e abbia sofferto per colpa di lei ("Quando penso come alla fine mi hai ridotto tu.."). Il testo è un continuo gioco di parole tra ciò che lui le ha detto in passato ("io non ti lascerò mai") e ciò che ora pensa veramente ("io non ti perdonero', io non ti aspetto più "). In tutto ciò però riflette anche sul fatto che la colpa potrebbe essere stata solo di lei, ma anche sua e infatti durante tutta la canzone pone diverse domande anche su se stesso, non trovando però una risposta certa "non capisco dove?!? se ho sbagliato...si!...puoi dirlo tu !?!..."

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