
Stefano Rossi
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MUSICA - 18 LUGLIO 1734 NASCEVA GIUSEPPE PIERMARINI, ARCHITETTO CHE PROGETTÒ IL "TEATRO ALLA SCALA" DI MILANO
18/07/2018, 12:29
Giuseppe Piermarini nacque il 18 luglio 1734 a Foligno, in Umbria. Tra il 1777 e il 1780,fu impegnato nella costruzione della villa Reale di Monza. In virtù del prestigio acquisito con la direzione della fabbrica monzese Piermarini progettò una cospicua mole di palazzi, specialmente a Milano: oltre al Palazzo Reale (del quale abbiamo già parlato) e senza ricordare quelli poi demoliti, suoi sono il palazzo Greppi (1778), i palazzi Casnedi, Mellerio, Morigia; la fronte verso il giardino del palazzo Cusani; la facciata verso il giardino del palazzo Litta; il portale del palazzo di Brera (1780); il palazzo del Monte di Pietà (1782-1783). Particolarmente famoso è il palazzo Belgioioso (1777), dove Piermarini trasfuse nell'eleganza e nel rigore della facciata la fantasia maturata a Caserta al fianco del Vanvitelli. Fu assai attivo anche in ambito urbanistico, progettando per iniziativa dell'arciduca Ferdinando i giardini pubblici di Porta Venezia e la piazza dell'Arcivescovado, e aprendo via Santa Radegonda, asse di collegamento col Teatro alla Scala. È proprio a Piermarini, infatti, che si deve il Teatro alla Scala, da lui costruito fra il 1776 e il 3 agosto 1778, giorno in cui fu solennemente inaugurato con L'Europa riconosciuta di Antonio Salieri.


Stefano Rossi
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MUSICA - BUONANOTTE A TUTTI CON AMORE BY ELVIS: "ALWAYS ON MY MIND"
17/07/2018, 19:41
Always on My Mind ("sempre nei miei pensieri") è una canzone composta per Elvis Presley da Mark James, Wayne Carson e Johnny Christopher. Il testo e la traduzione: Maybe I didn’t treat you – Forse non ti ho trattata Quite as good as I should have – abbastanza bene come avrei dovuto Maybe I didn’t love you – Forse non ti ho amata Quite as often as I could have – Altrettanto spesso come avrei potuto Little things I should have said and done – Piccole cose che avrei dovuto dire e fare I just never took the time – Non ho mai colto il momento giusto You were always on my mind – Eri sempre nella mia mente (You were always on my mind) – Eri sempre nella mia mente You were always on my mind – Eri sempre nella mia mente Maybe I didn’t hold you – Forse non ti ho tenuta stretta All those lonely, lonely times – Tutte quelle volte solitarie, solitarie And I guess I never told you – e credo di non averti mai detto I’m so happy that you’re mine – Sono così felice che tu sia mia If I make you feel second best – Se ti ho fatto sentire al secondo posto Girl, I’m so sorry I was blind – Ragazza, mi spiace ero cieco You were always on my mind – Eri sempre nella mia mente (You were always on my mind) – Eri sempre nella mia mente You were always on my mind – Eri sempre nella mia mente Tell me, tell me that your sweet love hasn’t died – dimmi, dimmi che il tuo dolce amore non è morto Give me, give me one more chance – dammi, dammi un’altra possibilità To keep you satisfied, satisfied – di soddisfarti, soddisfarti Little things I should have said and done – Piccole cose che avrei dovuto dire e fare I just never took the time – Non ho mai colto il momento giusto You were always on my mind – Eri sempre nella mia mente (You were always on my mind) – Eri sempre nella mia mente You were always on my mind – Eri sempre nella mia mente You were always on my mind – Eri sempre nella mia mente Maybe I didn’t treat you – Forse non ti ho trattata Quite as good as I should have – abbastanza bene come avrei dovuto Maybe I didn’t love you – Forse non ti ho amata Quite as often as I could have – Altrettanto spesso come avrei potuto


Stefano Rossi
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MUSICA - 17 LUGLIO 1959, MUORE ALL' ETÀ DI 55 ANNI BILLIE HOLIDAY.
17/07/2018, 16:14
Con la sua voce Billie Holiday ha fatto la storia del jazz e del blues e ha lasciato un segno profondo. Dopo un’infanzia difficile – durante la quale si procura da vivere prostituendosi in un bordello ad Harlem - inizia appena quindicenne la sua carriera nel mondo della musica cantando nei locali della città. Nel 1933 a diciotto anni viene scoperta dal produttore John Hammond, che le organizza alcune sedute in sala d'incisione con Benny Goodman. Nel 1935 esordisce all’Apollo Theater e appare in un film con Duke Ellington. Nel 1938 entra però a far parte della Artie Shaw’s band: è la prima volta che una cantante di colore entra a far parte di un’orchestra di bianchi. Durante tutti gli anni Quaranta incide alcuni dei suoi più grandi successi – soprattutto canzoni d’amore – come “Tain’t nobody business if I do”, “Them there eyes” e “Crazy he calls me”. Nel 1947 viene arrestata per possesso di eroina e deve scontare otto mesi di prigione. Muore nel 1959 per complicazioni di un’epatite, dopo essere stata arrestata nuovamente per possesso di droga. Il culto della sua personalità comunque non cessa con la morte: nel 1972 per esempio viene realizzato un film - “Lady sings the blues” – con Diana Ross nel ruolo della cantante.

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