Da Adulti molti di noi hanno perso il contatto con la propria voce come strumento espressivo. Non siamo così inconsapevoli e spontanei come quando eravamo bambini. Ma se solo ci provassimo potremmo fare cose sorprendenti con il nostro apparato vocale. “Vocalizzare è un antico metodo di cura ( come sosteneva Lauren Elisabeth che scrisse u intuitivo libro intitolato “Toning the creative power pf the Voice”) Chiunque può usare il vocalizzo proprio come usiamo l’elettricità. Ci sono canali naturali di energia nel nostro corpo e se li riconosciamo, imparando a fluire con loro, ci manterranno sani. Don Campbell da cui orinano queste notizie nel suo libro “ l’effetto Mozart “ sostiene che ha osservato migliaia di persone rilassarsi nella propria voce , concentrarsi di più sul proprio corpo , esprimere paura ed altre emozioni , liberarsi dal dolore fisico. Ha visto inoltre persone praticare la vocalizzazione per scopi diversi, dal rilassamento prima di un esame temuto, all’eliminazione di sintomi di tintinnio o di emicrania. Fare dei vocalizzi può alleggerire lo stress prima di interventi chirurgici, abbassare la pressione del sangue e il ritmo respiratorio nei pazienti cardiopatici, alleviare l’insonnia e altri disturbi del sonno. Tutte le forme di uso della voce possono essere terapeutiche compresi il canto, lo Yoel, lo hamming, la recitazione o il semplice atto di parlare . Ma nulla supera la vocalizzazione. Vocalizzare ossigena il corpo, rende più profondo il respiro, rilassa i muscoli e stimola il flusso di energia. Quando i vocalizzi sono eseguiti da una voce ricca di timbro , massaggiani e armonizzano l’intero corpo. P.S. Chi è interessato a questi argomenti mi continui a seguire poiché pubblicherò altri articoli sempre più approfonditi sul tema. o mi può contattare per sessioni personali online o in studio a Chiavari.
Come comincia a formarsi la noia in una coppia? Quali sono i meccanismi che provocano la caduta dell'entusiasmo e con esso l'amore!? analizziamo ora un meccanismo che si instaura all'interno della coppia sposata da qualche anno . Dopo l'entusiasmo del matrimonio e la tensione del prima, la conquista della persona anelata , il fidanzamento , gli ansiosi preparativi per l'evento , la coppia comincia a rilassarsi. Voi penserete che è un bene, ma lo è se per rilassarsi intendiamo che i componenti della coppia sono meno nervosi e cominciano a godersi davvero le loro conquiste e la loro intimità. Se rilassarsi invece significa cadere in uno stato di monotona ripetizione delle giornate senza nessun entusiasmo e nessuna novità allora il rilassarsi si connota di un significato negativo. Ma vediamo come mai si viene a instaurare un meccanismo ripetitivo di vita e di rapporti? Abbiamo anticipato che se la coppia è sposata o convive stabilmente , è possibile che uno o tutti e due i partner cominci inconsciamente ad atteggiarsi come se oramai la persona vicina fosse conquistata definitivamente e non ci più nient'altro da fare. La cura di se comincia a farsi desiderare, la persona gira in casa in pigiama o in tuta, se parliamo della donna la troviamo spesso struccata spettinata e quella che era l'affascinante ragazza che aveva fatto palpitare il cuore del suo lui ,si trasforma in una casalinga con la tutona ampia, o il vestito da massaia a fiorellini! Ora penserete sicuramente che esagero, siamo d'accordo non è sempre così ,ma tante volte la realtà si avvicina in modo preoccupante alla fantasia! Per quanto riguarda invece l'elemento maschile della coppia, cominciamo a vedere il nostro partner anche lui in tuta o peggio in pigiama, con la barba lunga e spettinato e ci accorgiamo che comincia a perdere quel fascino di uomo curato e misterioso che ci aveva conquistato quando lo avevamo conosciuto. Questo accade perché entrambi i partner cominciano a darsi per scontati e purtroppo questo è l'inizio spesso della fine dell'amore. Gli elementi di questa ipotetica coppia non si rendono conto che una persona non è mai uguale a se stessa, che ogni persona compresi se stessi è sempre da scoprire e ci sono sempre aspetti inesplorati ancora sconosciuti.
Yoga Nidra è una potente tecnica adattata ai giorni nostri dal maestro contemporaneo indiano Swami Satyananda Saraswati. Egli notò che nello stato di veglia che precede il sonno la mente diventa più ricettiva e, attraverso un rilassamento guidato dalla voce di un istruttore, è possibile raggiungere quello stato consapevolmente per poter così lavorare su vari aspetti della personalità. Si tratta di una pratica molto potente la cui struttura non va modificata, ci sono quindi fasi ben precise da seguire, accompagnati dalla voce guida dell’istruttore. CLa parola “Nidra” deriva dal sanscrito, e significa “sonno”, ma non il sonno come lo intendiamo comunemente. Quando parliamo di Yoga Nidra il sonno è considerato come una condizione mentale, qundi cosciente, in qualche modo “attiva”, e non come uno stato di totale incoscienza, tipico di quando dormiamo. Avete presente la condizione di pre-sonno quando stiamo per addormentarci? Secondo gli studi compiuti, attraverso lo Yoga Nidra è possibile indurre questo particolare stato di “sonno”, nel quale il corpo e la mente sono in grado di rilassare le tensioni e favorire alcuni aspetti cerebrali, come la creatività, il problem solving, la diminuzione dello stress e l’aumento del rilassamento Lo Yoga Nidra agisce su quella che potremmo definire l’energia del cervello, ovvero gli impulsi elettrici. Che sono misurabili Le onde cerebrali L’attività elettrica cerebrale viene misurata con l’elettro encefalo gramma (EEG), e viene classificata in onde Betha, Alpha, Tetha e Deltha. Betha Le onde Betha rappresentano la capacità di elaborare coscientemente i pensieri. Nella vita quotidiana le onde Betha sono quelle che utilizziamo più spesso, corrispondono ad uno stato mentale vigile e attivo e quindi caratterizzano tutte le nostre attività da svegli. Alpha Le onde Alpha sono associate al rilassamento e alla ricettività. Hanno la capacità di fare da ponte tra la mente conscia e quella inconscia e corrispondono a uno stato mentale calmo e tranquillo. Quando ci prendiamo il tempo per riflettere, meditare o “staccare da un’attività”, spesso entriamo in uno stato Alpha. Introspezioni intuitive, situazioni creative, ispirazione, motivazione e sogni ad occhi aperti caratterizzano le onde Alpha. Tetha . Le onde Thetha rappresentano la nostra creatività inconscia, l’ispirazione e la connessione spirituale. Quando rivolgiamo l’attenzione principalmente al sé interiore, possiamo “andare in onde Thetha”. Per riuscire a mantenere questo stato di coscienza, dobbiamo mantenere il corpo immobile. Solo in questo modo la mente non è distratta dalle percezioni sensoriali. Le onde cerebrali Theta contribuiscono ad una profonda pace interiore, alla creazione di una qualità migliore della vita, alla guarigione fisica ed emozionale, a trovare lo scopo e la qualità della vita. Deltha .Le onde Deltha caratterizzano il sonno profondo. Sono il livello più profondo del sonno senza sogni, quello in cui il il corpo può completamente concentrarsi sulla guarigione e la crescita. Utilizzando questa “opportunità di misurazione del cervello”, sono stati condotti degli esperimenti su gruppi di persone durante la pratica di Yoga Nidra, ed è stata “mappata” l’attività del cervello durante la pratica. L’obiettivo degli esperimenti era quello di dimostrare come, attraverso la pratica dello Yoga Nidra, fosse possibile indurre uno stato di sonno consapevole, e non incoscente come quello normale. benefici di YOGA NIDRa La sensazione di benessere è immediata. La muscolatura e di conseguenza gli organi interni si rilassano totalmente, riequilibrando sistema nervoso ed endocrino. 40 minuti di pratica sono in grado di rigenerare come 4 o 5 ore di sonno. Indicata per chi soffre di insonnia, ansia, depressione, agisce positivamente sulla memoria e sulle nostre funzioni vitali. Il corpo trae giovamento dallo Yoga Nidra in termini di rilassamento muscolare e alleviamento delle tensioni. I benefici si avvertiranno già al termine di una seduta. Per sessioni online o in studio contattatemi!