IL LIBRO ROSSO DI JUNG

Founder President

2022-04-04 06:20:27

"L'iniziazione non è comunicabile alla stessa maniera di quella di un professore che nell'insegnamento profano comunica ai suoi allievi formule attinte dai libri, formule che essi dovranno soltanto immagazzinare nella loro memoria; si tratta qui di una cosa che, nella sua essenza stessa, è propriamente incomunicabile, poiché sono stati da realizzare interiormente". .'.

Carl Gustav Jung

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IL LIBRO ROSSO DI JUNG

Founder President

2022-03-19 20:45:08

Ma che cosa vuoi ancora conquistare? Di più della terra non puoi conquistare. E cos’è poi la terra? […] una goccia sospesa nell’universo. Al sole non puoi arrivare, e neppure alla desolata luna basta il tuo potere; non puoi assoggettare il mare, la neve dei poli o la sabbia del deserto, ma alla fin fine soltanto qualche lembo di terra verde. E le tue conquiste non sono nemmeno di lunga durata. Domani la tua sovranità sarà ridotta in cenere, perché dovresti soprattutto – e perlomeno – assoggettare la morte. Dunque, non essere folle e metti via le armi.

Carl Gustav Jung, Il Libro Rosso

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IL LIBRO ROSSO DI JUNG

Founder President

2022-02-27 18:02:26

LE PROVE E LA GUERRA

Nell’inverno 1917 Jung redige un nuovo manoscritto dal titolo "Prove", in cui riporta, con i relativi commenti, le esperienze vissute dal 19 aprile 1914 al giugno 1916; visto il contenuto, anche se non fu trascritto nel volume calligrafico, può essere considerato la terza parte del Liber novus. Le Prove presentano un linguaggio diverso rispetto ai due libri precedenti: lo stile è a tratti meno poetico e visioni e commenti sono più integrati fra loro. Sebbene il contenuto possa risultare più complesso, la struttura è più sistematica e in certi casi offre alcune chiavi interpretative delle esperienze riportate nel Liber primus e nel Liber secundus.

Le Prove, sono il momento delle considerazioni.

Jung riflette sul fatto che ha cominciato l’intero viaggio perché non riusciva più a vivere con se stesso. La persona che era diventata gli era insopportabile e doveva ritornare ad una specie di “medioevo” per trasformarsi in qualcuno con cui avrebbe potuto convivere. Aveva bisogno di scendere nell’inferno e trasformarsi. Egli critica molto il suo Ego e ne mette in luce i difetti, le miserie e le malvagità. L’Io è rimasto barbaro come ai tempi del Medioevo.

Non è una coincidenza che il viaggio interiore di Jung sia cominciato con lo scoppio della prima guerra mondiale. L’esperienza di Jung non è solo personale, non è solo quella di un uomo che ha perso la sua anima. L'intera umanità ha perso la sua anima e le guerre spaventose che mietono ancora vittime innocenti lo confermano.

Speravamo tutti che la guerra non scoppiasse, invece é avvenuto, la guerra è iniziata, Kiev sotto le bombe. Kirill, il patriarca Russo, fa un appello disperato a laici e religiosi, affinché forniscano tutta l'assistenza possibile a tutte le vittime, compresi i rifugiati e le persone rimaste senza casa e senza mezzi di sussistenza.. Dice: «Possa il Signore onnipotente, per intercessione della nostra purissima Signora Theotokos (in greco antico indica Maria «Madre di Dio») e di tutti i santi, preservare i popoli russo, ucraino e gli altri popoli che sono spiritualmente uniti dalla nostra Chiesa» .

Non possiamo negare la nostra dualità, il male che vive dentro di noi, ma conoscendolo possiamo provare a fare qualcosa per arrestarlo... Non ci si può rassegnare a questa guerra, senza fare nulla, occorre chiedere incessantemente la pace per il bene dell’Ucraina e del mondo intero rivolgendoci a tutti, a partire da chi ha più responsabilità. Uniamoci per fermare la follia del ricorso alle armi

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