Quando tutto sarà finito, uscire e ritornare alla quotidianità sarà difficile quanto l’esserci dovuti barricare tra le mura domestiche. Sarà visibile nel senso di disorientamento che renderà i nostri passi incerti, nella ricerca di un nuovo e speriamo più autentico e sincero rapporto con gli altri e ....con questo mondo, con la cui anima abbiamo perduto da tempo la capacità di entrare in sintonia.
Lo faremo e sarà come uscire alla luce dopo aver vissuto al buio, non quello delle nostre case, ma quello dell’arroganza di sentirci stupidamente padroni di questo pianeta. Capiremo che siamo solo un piccolo anello della catena di questo universo.
Carl Gustav Jung pubblicò un’opera nel 1952 in cui parlava della teoria della sincronicità.
Cos’è la sincronicità? È quel concetto che sostiene che la maggior parte degli eventi, nella nostra vita, hanno un significato preciso e accadono per una ragione. In altre parole, nulla accade per caso.
Secondo la teoria della sincronicità di Jung, nessun avvenimento è un fatto accidentale ma la nostra vita è costellata di un insieme di coincidenze. O meglio, quelle che noi siamo abituati a considerare coincidenze ma che nella realtà non lo sono affatto.
Sarà capitato a tutti di pensare “ma guarda che coincidenza!” riferito ad un incontro, ad una frase letta su un libro, ad un ritrovamento inaspettato, ad una notizia che ci ha colto di sorpresa. E potrei continuare all’infinito. Sono molti i momenti in cui possiamo dire di vivere una “coincidenza”.
Secondo la teoria della sincronicità, la coincidenza non esiste o meglio si tratta di coincidenze non casuali. La maggior parte degli eventi sincronici che avvengono nelle nostre vite rappresentano un messaggio, un segnale che ci indica la strada da percorrere. 🙏🌿🌿🌿