IL LIBRO ROSSO DI JUNG
Founder President
IL LIBRO ROSSO DI JUNG
Founder President
«Per quale motivo la psicologia è la più giovane delle scienze empiriche? Perché l’inconscio non è stato già scoperto da molto tempo e non è stato rivelato il suo tesoro di immagini eterne? Semplicemente perché avevamo, per tutto ciò che è psiche, una formula religiosa, molto più bella e più vasta dell’esperienza diretta. Se per molti è impallidita la visione cristiana del mondo, le simboliche miniere di tesori orientali sono ancora piene di meraviglie capaci di alimentare per molti anni ogni brama di pompa e di sfarzo. E queste immagini (siano esse cristiane o buddhiste o altro) sono per di più belle, misteriose e suggestive. Certo, quanto più ci sono abituali, tanto più l’uso frequente le ha levigate, cosicché esse conservano soltanto la banale esteriorità di un paradosso quasi privo di senso. Il mistero del parto verginale o la consustanzialità del Figlio con il Padre, o la Trinità che non è una triade, non danno più ali ad alcuna fantasia filosofica e sono divenuti semplici oggetti di fede. Non c’è quindi da meravigliarsi se le aspirazioni religiose, il senso della fede e la speculazione filosofica dell’europeo colto sono attratti dai simboli orientali, dalle grandiose concezioni indiane della divinità e dalle profondità della filosofia taoista cinese, così come in altri tempi il cuore e la mente degli antichi furono sedotti dalle idee cristiane» Carl Gustav Jung, Gli archetipi dell’inconscio collettivo
IL LIBRO ROSSO DI JUNG
Founder President