Laura Lupini
Gli ultimi trend colore per i vostri capelli in estate, raccontati da Orazio Anelli L'hairstylist Orazio Anelli, Ambassador L’Oréal Proféssionnel e Direttore Creativo di Salontop Academy, ci svela tutte le tendenze capelli per l'estate 2019 I capelli per l'estate 2019? Naturali e luminosi, scolpiti con giochi di luce realizzati con tecniche di schiaritura innovative. Orazio Anelli, da oltre 10 anni ambassador e hairstylist per L'Oréal Proféssionnel, ci ha rivelato un nuovo servizio personalizzato per valorizzare la bellezza di ciascuna donna. Tre nuove tecniche all'insegna della dinamicità e dell'iridescenza che si adattano perfettamente ai nostri colori naturali, declinate in nuove cromie che reinterpretano in maniera innovativa il look californiano ispirato alla voglia di libertà per chiome "baciate dal sole". Scopriamo insieme di cosa si tratta. Per le brunette, Orazio Anelli propone Trianglot, una tecnica che prevede sui capelli una alternanza di triangoli caratterizzati da cromie leggermente differenti. Il risultato è un effetto schiaritura molto naturale e delicato. Per chi da sempre aspira al biondo perfetto c'è Blowup. Come si realizza? Con due diverse tonalità piuttosto marcate fra la base e le punte sfumando dal miele dorato al platino glacé. Per chi invece vuole sperimentare con colorazioni pop, l'hairstylist propone Comberage, la tecnica ispirata alle onde che viene mixata con il più classico balayage, per creare un movimento studiato ad hoc per esaltare la fisionomia di ogni viso. I saloni di Orazio Anelli sono diventati un importante punto di riferimento per tutti coloro che vogliono scoprire le prossime tendenze hairlook femminili. Che cos'è il colore per lui? "Una delle forme di espressione più importanti del nostro lavoro in quanto trasforma in unica e speciale ogni donna".
Laura Lupini
Pietismo - Pedagogia Il Pietismo, il cui nome deriva dal latino pietas, nel senso di preghiera, è un movimento religioso educativo promosso in Germania nella II metà del XVII che ebbe parecchi tratti in comune con il Giansenismo. Fra l’altro la madre di Kant fu pietista. Esso si differenzia dal Giansenismo perché pone al centro dei propri interessi non la chiarezza razionale necessaria per conoscere fino in fondo la debolezza e la miseria dell’uomo quanto piuttosto la fede che opera sotto forma di carità e di vera e propria azione sociale. Per questo, il Pietismo si riveste di un aspetto molto democratico che il Giansenismo non aveva. L’opera educativa delle scuole pietiste, come quella delle Scuole cristiane del La Salle sono dunque molto impegnate nell’educazione popolare, anche se l’impostazione didattica e disciplinare era molto diversa. L’organizzatore delle scuole ad indirizzo pietistico fu August Ermann Francke, vissuto fra il 1663 e il 1727. Egli fondò delle scuole popolari gratuite, delle scuole ad indirizzo moderno e classico per la borghesia, un Seminarium destinato alla preparazione dei docenti, un orfanatrofio ed una scuola pre-universitaria, caratterizzata dalla presenza di una notevole attrezzatura scientifica. In queste scuole la disciplina e l’austerità, che prendevano le mosse da Comenius, erano molto severe. L’idea di partenza era pessimista in quanto per i pietisti ogni fanciullo era soltanto un’anima da salvare che doveva essere preservata da ogni aspetto frivolo della società. Il gioco veniva tollerato solo a condizione che assumesse il ruolo di lavoro manuale; l’applicazione allo studio era impegnativa e lunga, tuttavia resa più sopportabile da un’impostazione moderna dello studio delle discipline scientifiche e dal largo ricorso ai laboratori. Nelle scuole di Francke, tutto veniva predisposto nei minimi particolari; ogni allievo aveva dei precisi compiti da espletare ed era tenuto ad adempiere scrupolosamente ai propri doveri. Le punizioni corporali erano molto rare ed ogni aspetto della vita quotidiana era imbevuto di senso religioso. In altre parole, si può dire che il Pietismo metteva in pratica l’idea luterana secondo la quale l’uomo non serve Dio con le preghiere ma solo e soprattutto lavorando e rendendosi utile alla società. Alle scuole di ispirazione pietistica sono da ricollegare le prime scuole tedesche ad indirizzo moderno o tecnico-professionale, le Realschulen. che ebbero una larga diffusione in tutte le città tedesche e in Prussia. Il Collegium Fridericianum era di ispirazione pietista e quando vi studiò Kant, il rettore della scuola era un pietista.
Laura Lupini