Laura Lupini

Come sappiamo quali sono le convinzioni della famiglia? Prestare attenzione alle convinzioni che abbiamo ereditato può essere estremamente utile. In tal modo possiamo rimanere ancorati a quelle da cui traiamo vantaggio e mettere in dubbio quelle che abbiamo preso per giuste senza, tuttavia, averle prima analizzate. Per quanto da un lato possiamo trarre vantaggio da tutte, se scegliamo quelle da cui possiamo trarre maggiore beneficio, il nostro benessere aumenterà. Osservate i seguenti passaggi per individuare le convinzioni di famiglia: Conoscere se stessi. L’arte di conoscere se stessi rende più facile scoprire meglio le proprie reazioni, i propri pensieri e i propri sentimenti. Una volta scoperto questo, ci troveremo più vicini alle nostre convinzioni, che fanno parte di ciò che siamo. Riflettere. Considerare qualcosa attentamente e in modo approfondito ci permetterà di capire meglio le nostre convinzioni. Stilare una lista. Stilare un elenco delle convinzioni ci aiuterà a vederle da un altro punto di vista, più consapevolmente. Dopo aver stilato la lista, si possono considerare alcune strategie per migliorare quelle che arrecano danni. Man mano potremmo aggiungere nuove convinzioni di cui, in un primo momento, non avevamo tenuto conto. Prestare attenzione alle frasi tipo. Fate caso proprio adesso alle frasi che tendete a pronunciare in famiglia: lì si trova la pista per individuare le vostre convinzioni! Quali pregiudizi fanno parte di noi? Dietro i pregiudizi può celarsi una convinzione: è fondamentale farvi caso. Non dimenticate che alcune convinzioni ci donano molto e potenziano il benessere di chi le persegue. Non c’è niente di più meraviglioso di conoscere ciò che ci fa bene e di tenerlo presente nelle nostre vite. Ma non si tratta solo di individuare le convinzioni; se esse sono negative, è importante anche saperle trasformare per evitare il malessere. Osate prendere coscienza dell’inconscio e modificare ciò che vi causa dolore. Imparare dalle convinzioni familiari trasmesse e benefici Possiamo trarre vantaggio dall’eredità lasciataci dalla nostra famiglia attraverso le convinzioni. Osservate i benefici su cui possiamo contare. Liberarsi da aspetti inconsci e che fanno male. Amplificare il benessere. Aumentare l’armonia. Incrementare la conoscenza. Migliorare il modo in cui ci si relaziona agli altri. Imparare a vivere il qui e ora. Trovare la propria personale verità. Superare i pregiudizi. Le convinzioni della famiglia ci portano tanto lontano quanto lo vogliamo noi. Ci portano a raggiungere le nostre mete quando sono modi meravigliosi di vedere la vita e di affrontare le difficoltà, ma ci allontanano anche dai nostri obiettivi, quando sono tossici. Dipende da noi decidere cosa seguire e cosa no. È dunque importante prestarvi attenzione, perché la maggior parte delle volte non sono valori di cui siamo coscienti, dunque sarà difficile trasformarli se non li conosciamo. Possiamo mettere in atto una meravigliosa metamorfosi dell’eredità donataci dalla nostra famiglia, capendo che ci ha offerto un modo per affrontare la vita e comprendere il mondo e che possiamo goderne o allontanarcene a seconda che ci trasmetta benessere o malessere. Se percepiamo le convinzioni familiari come un insegnamento, ci risulterà più facile assorbirle. Osate cercare dentro di voi queste convinzioni che avete reso dei comandamenti. Riflettete e trasformate il vostro mondo interiore che avete appreso in un modo meraviglioso per adottare un altro punto di vista più consapevole. Non indugiate oltre!

Laura Lupini

Convinzioni di famiglia: cosa fare nostro? Ognuno di noi affronta il meraviglioso cammino della vita con i propri mezzi. Alcuni hanno sia punti di forza che fragilità che iniziano a prendere forma intorno alle convinzioni di famiglia. Ognuno di noi affronta il meraviglioso cammino della vita con i propri mezzi. Alcuni hanno sia punti di forza che fragilità che iniziano a prendere forma intorno alle convinzioni di famiglia. Così, in un certo senso, potremmo dire di essere apprendisti dinnanzi agli ostacoli che man mano superiamo e, dunque, che disponiamo di diversi strumenti. L’essenza di ciò che siamo inizia a prendere vita durante i nostri primi anni, quando siamo nel nostro nido, circondati dalle persone a noi più care. La nostra famiglia ci aiuta a tessere le persone che saremo domani, e lo fa attraverso le sue azioni e le sue parole, con le quali ci insegna, passo dopo passo, come è il mondo. Grazie alle nostre famiglie, iniziamo a capire il mondo e, piano piano, a conoscere noi stessi, fino a quando non assumiamo una nostra personale percezione della vita. Allora, la nostra impressione del mondo è determinata da noi stessi e da ciò che abbiamo imparato dalle nostre famiglie. La famiglia lascia sempre un segno. Attraverso le parole e le azioni, ci mostra diversi valori che sono propri di ogni casa. Si tratta di valori di famiglia, ovvero di convinzioni ereditate con cui conviviamo. A volte sono profondamente utili, ma altre volte no, per cui è fondamentale osservare cosa possiamo imparare dalla loro eredità. Le tue convinzioni diventano i tuoi pensieri, i tuoi pensieri diventano le tue parole, le tue parole diventano le tue azioni, le tue azioni diventano le tue abitudini, le tue abitudini diventano i tuoi valori, i tuoi valori diventano il tuo destino. -Gandhi- Convinzioni di famiglia, un’arma a doppio taglio L’eredità lasciataci dalla nostra famiglia è molto importante. Si tratta di convinzioni che ci vengono man mano trasmesse quando ci viene mostrato il mondo; a volte restano nel nostro inconscio e, per inerzia, le seguiamo come dei comandamenti. Esistono diverse convinzioni che vengono trasmesse di generazione in generazione. Tra di esse, ce ne sono alcune che possono farci particolarmente male. Sono armi a doppio taglio, perché le abbiamo talmente assorbite da non esserne coscienti, tanto da seguirle in modo spontaneo, nonostante ci provochino malessere. Alcuni esempi possono essere frasi che ci sono state ripetute o, semplicemente, non ci siamo trattenuti dal pensare a quale implicazione abbiano frasi come: “tutti gli uomini sono uguali” o “tutte le donne sono uguali”. Una persona cui sia stata inculcata questa frase può darsi che inconsciamente persegua questa convinzione e diffidi, nella sua vita quotidiana, da uomini e donne. Senza accorgercene, perseguiamo alcune convinzioni che possono impedirci di conoscere e di avere una nostra personale impressione di determinate situazioni. Così ci limitiamo e rimaniamo fermi su quanto appreso, senza nemmeno esplorare nuove rotte. Ora, questo non vuol dire che tutte le convinzioni siano negative, ma che alcune lo sono. Convinzioni familiari: tenere a mente le nostre radici Le convinzioni ereditate dalla famiglia possono anche essere positive. Da esse possiamo imparare, per cui è importante tenerle presenti. Inoltre, cominciando a essere più coscienti di quali convinzioni assumere come capisaldi, possiamo affrontare le convinzioni negative. Inoltre, le convinzioni familiari sono associate alle nostre radici, dunque le apprendiamo in gran parte durante l’infanzia, dalla nostra cerchia. Tenete presente che quando parliamo di convinzioni familiari ci riferiamo a quelle persone con cui avete vissuto buona parte della vostra vita e anche che ogni famiglia è unica. Le nostre radici sono l’essenza delle nostre origini, onorarle ci permette di fare un passo avanti.

Laura Lupini

Come funziona una mente antidepressiva? La depressione è uno dei mali più diffusi nella nostra società, e colpisce moltissime persone intorno a noi. Si tratta di un problema silenzioso e spesso difficile da individuare, non avendo una manifestazione precisa. Talvolta arriviamo addirittura a criticare le persone depresse per aver mostrato un cambiamento che ci irrita e ci confonde. “La depressione è alimentata dalle ferite non curate” -Penelope Sweet- Alle volte la depressione si manifesta a causa di una predisposizione genetica nell’individuo, che ne è afflitto senza poterlo evitare. È probabile che se i vostri genitori hanno sofferto di depressione, sia voi che i vostri figli siate più inclini ad esserne affetti. Tuttavia, esistono al mondo alcune persone dalla mente antidepressiva. Persone che non sanno cosa vuol dire essere tristi senza sapere il perché, persone che, a prescindere da tutto, si alzano la mattina per affrontare ogni giornata. Quando non si conosce la depressione La vita è molto più positiva e serena se non si sa cos’è la depressione. Non esistono gli sbalzi d’umore, non si sa cos’è un crollo e non si conosce la sensazione di non voler uscire di casa a causa della tristezza e della depressione. Le persone con una mente antidepressiva sanno alla perfezione cosa significhi essere positivi. Nonostante anche loro debbano affrontare esperienze negative, il loro cammino non presenta inciampi né cadute; loro vanno sempre avanti, qualsiasi cosa succeda. Possono inoltre contare sulla stabilità d’animo. Non passano dalla tristezza all’allegria in un batter d’occhio, perché si verifichi in loro un cambiamento, hanno bisogno di stimoli più forti o del presentarsi di circostanze inaspettate, che li colgano di sorpresa. Una situazione di minima importanza non avrà influenza alcuna sul loro stato d’animo, al contrario di quanto succede in coloro che soffrono di depressione. Allo stesso tempo, si tratta di persone molto sicure. Chi è depresso è afflitto da tantissime insicurezze, causa del dolore accumulato o della tristezza conservata dentro, che prima o poi riaffiora. Al contrario, le persone dalla mente antidepressiva non sanno cosa significhi tutto ciò. Una mente antidepressiva non può comprendere come si possa vivere in un mondo oscurato dal buio Conoscono alla perfezione le loro debolezze e i loro punti di forza. I commenti volti a far loro del male non hanno effetto e non le abbattono, come succede invece nel caso di chi è depresso. Le persone dalla mente antidepressiva, inoltre, non hanno idea di quali possano essere i motivi che spingono una persona al suicidio o all’autolesionismo; quest’idea non affiora nemmeno nelle loro menti, anzi la considerano una cosa totalmente improbabile, non ritenendola in alcun momento un’opzione valida. Gli errori fanno parte della crescita Le persone dalla mente antidepressiva sanno alla perfezione che gli errori servono a far crescere, che sono un aspetto fondamentale per poter imparare e progredire nella vita. Sbagliare è necessario, commettere errori è importante. Senza errori la vita non avanza, si rimane in fase di stallo, immobili. Una persona depressa può applicare questi consigli? Naturalmente, anche se sarà difficile, soprattutto quando il suo umore sarà a terra e non proverà neppure la voglia di uscire da casa. Una mente depressa non funziona allo stesso modo di una mente antidepressiva. Con la forza di volontà è però possibile diminuire di molto i momenti di depressione, rendendoli sporadici.

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