Laura Lupini

Agenzia delle Entrate: l’istantanea del mercato immobiliare Mercato immobiliare in forma: nel Catasto italiano crescono il numero degli immobili, le case indipendenti e la rendita catastale, mentre l’ampiezza media di un’abitazione si conferma sopra i 100 metri quadrati (sotto per le case di categoria popolare). È in sintesi l’istantanea scattata dall’Agenzia delle Entrate del patrimonio immobiliare del nostro Paese, nel rapporto annuale curato dall’Osservatorio del Mercato Immobiliare dell’Agenzia, in collaborazione con la Direzione centrale Servizi Catastali, Cartografici e di Pubblicità Immobiliare. In Italia, secondo le Statistiche catastali, si contano oramai 75,5 milioni di unità registrate negli archivi, di cui 65 milioni censite nelle categorie ordinarie e speciali, con una rendita attribuita pari a 37,4 miliardi di euro. La maggior parte, oltre 60milioni di unità, èdi proprietà delle persone fisiche, per una rendita complessiva di 22,8 miliardi di euro, il 61% del totale. Lo scorso anno,in sostanza, lo stock immobiliare del nostro Paese è aumentato dello 0,6% tendenziale, di circa 400mila unità sull’anno precedente. L’Imu, boom degli immobili ridotti a ruderi Gli intestatari si confermano, in larga misura, persone fisiche per circa l’88% del patrimonio totale. Rispetto al 2017, secondo il rapporto, crescono dell’1,8% gli immobili censiti nel gruppo F (unità non idonee a produrre reddito), dell’1,2% gli immobili a destinazione speciale (gruppo D) e dello 0,8% quelli a destinazione particolare del gruppo E. In aumento dell’1% le unità immobiliari a uso collettivo (gruppo B), quelle censite come negozi (C/1) e pertinenze (C/2, C/6 e C/7) all’interno del gruppo C (+0,8%) e le abitazioni (+0,3%), mentre diminuisce il numero di uffici (-0,3%). Confedilizia, che ha elaborato i dati resi noti dall’Agenzia delle Entrate, ha sottolineato come nel 2018 siano aumentate le cosiddette “unità collabenti”, vale a dire gli immobili ridotti in ruderi a causa del loro accentuato livello di degrado. Il numero di questi immobili – inquadrati nella categoria catastale F2 – è cresciuto del 5,3% annuo. Ma il dato più clamoroso è quello che mette a confronto il periodo pre e post Imu: rispetto al 2011, gli immobili ridotti alla condizione di ruderi sono raddoppiati, passando da 278.121 a 548.148 (+97%). Diminuiscono le ville, i castelli e i palazzi di pregio L’abitazione italiana media censita in catasto ha 5,5 vani, mentre è leggermente più piccola se è di proprietà delle persone fisiche. La superficie media delle abitazioni negli archivi, calcolata come rapporto tra la superficie catastale complessiva e il numero di unità, si è confermata pari a circa 117 mq. Nel dettaglio, è inferiore a 100 mq per le case in categoria popolare, rurale, ultrapopolare e per abitazioni e alloggi tipici dei luoghi (A/4, A/5, A/6 e A/11) e va ben oltre i 200 mq per le unità nelle categorie, abitazioni signorili, ville, castelli e palazzi di pregio (A/1, A/8 e A/9). Le unità censite come abitazioni sono oltre 35 milioni (+0,3% annuo). In particolare, rispetto all’anno precedente, aumentano i villini (+1%), le abitazioni e gli alloggi tipici dei luoghi (+0,5%) e le abitazioni classificate come civili ed economiche (rispettivamente +0,7% e +0,4%). Calano, invece, le abitazioni signorili (-1,8%), le abitazioni popolari (-0,5%), le ville (-0,5%), i castelli e i palazzi di pregio (-0,2%) e, con tassi superiori al 2%, le abitazioni di tipo ultrapopolare e rurale (rispettivamente -2,6% e -3,2%). Per quanto riguarda la rendita catastale, questa nel 2018 è crescita dello 0,5% annuo, confermando il trend già registrato nell’anno precedente (+0,4%). Mercato immobiliare vivace dunque, confermato anche dai più recenti Osservatori di MutuiOnline.it, secondo cui il mattone resta la maggiore “passione” del risparmiatore italiano. Chi volesse accendere un mutuo può consultare il sito MutuiOnline.it, dove può comparare gratuitamente le più aggiornate proposte delle banche, disegnare un finanziamento in base alle proprie esigenze e anche sottoscriverlo.

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Laura Lupini

Poste Italiane: nuova truffa attacca i clienti PostePay tramite email Le prepagate di Poste Italiane sono ancora nel mirino dei cyber-criminali, che hanno diffuso una nuova email fraudolenta che attacca soprattutto i clienti PostePay e PostePay Evolution. Le due carte sono state più volte utilizzate dai malfattori come espediente di vari tentativi di phishing. Si tratta di tentativi di frode online che circolano tramite email ed SMS, dal tono intimidatorio, riguardanti comunicazioni fittizie. L’intento è quello di convincere così gli utenti a fornire i loro dati sensibili. Le vittime, dunque, in questi casi, autorizzano inconsapevolmente i malfattori a compiere la truffa inserendo in appositi siti clone i loro dati personali; un passaggio assolutamente da evitare per stroncare il pericolo. Andiamo a vedere adesso l’ultimo caso di phishing segnalato da www.difesaesicurezza.com. Forniamo, inoltre, alcuni accorgimenti che possono offrire la possibilità di riconoscere gli inganni e, quindi, tutelare le proprie carte. Una nuova truffa attacca i clienti PostePay: è ancora phishing! Una nuova truffa attacca i clienti PostePay presentandosi attraverso una mail che comunica di aver riscontrato problemi con l’ultima ricarica effettuata. Quindi, invita le potenziali vittime a prendere visione del saldo. Al fine di compiere tale azione, però, i clienti PostePay sono sollecitati ad utilizzare un apposito link fornito dai cyber-criminali. Quest’ultimo spedirà gli utenti ad una pagina clone che invierà ai criminali tutti i dati lì inseriti così da dargli la possibilità di effettuare l’accesso al conto e prelevare il denaro presente. Le email fraudolente, così come gli SMS, possono comunque essere riconosciute. E’ importante, quindi, tenere a mente che Poste Italiane non inserisce mai dei link all’interno delle sue comunicazioni per richiedere ai clienti di cedere dati personali. L’azienda, infatti, ha più volte contattato gli utenti per ribadire l’impossibilità di ricevere la richiesta di fornire password, codici o altre informazioni sensibili tramite email, SMS o Social. Al fine di identificare l’inganno, inoltre, non devono passare inosservati gli errori grammaticali che spesso caratterizzano le comunicazioni phishing. La presenza di link o file sui quali si è spinti a cliccare rappresenta, infine, il campanello d’allarme maggiormente rilevante. Dunque, è il caso di non seguire quanto indicato per tutelare le proprie carte senza alcuna difficoltà.

Laura Lupini

Riqualificazione della pavimentazione: calcestruzzo drenante e fonoassorbente Drainbeton Il progetto, commissionato dal Comune di Vigolzone, in Provincia di Piacenza, prevedeva la riqualificazione della pavimentazione di una delle principali strade comunali dello storico borgo medievale di Grazzano Visconti e più precisamente Strada della Cà Matta. La sfida da affrontare consisteva nel rispettare le esigenze della committenza, prevedendo un intervento efficiente dal punto di vista tecnico (la Strada della Cà Matta è una delle vie più trafficate da macchine e pullman in quanto a servizio dei parcheggi del borgo), che rispettasse l’ambiente e che fosse cromaticamente adattabile al paesaggio e all’atmosfera tipica del rinomato borgo medievale. Riqualificazione della pavimentazione con Drainbeton L’impiego dell’innovativo DrainBeton di Betonrossi, calcestruzzo drenante e fonoassorbente ad elevate prestazioni, unico a essere brevettato in Italia nell’ambito delle applicazioni stradali, ha permesso la realizzazione di una pavimentazione in grado di valorizzare l’ambiente senza deturparlo, rendendo possibile così una reale integrazione della strada nel paesaggio e garantendo un efficace deflusso delle acque piovane. Infatti DrainBeton è un prodotto rispettoso dell’ambiente per più di una ragione: in primo luogo perché la stesa del prodotto avviene “a freddo”, quindi senza emissione di fumi nell’ambiente, né rischi per la sicurezza degli operatori, oltreché con notevole risparmio energetico. Inoltre abbassa sensibilmente, rispetto alle stese bituminose ordinarie, la percezione del calore, rendendo migliore la percorribilità da parte dell’utente. Può essere realizzato nella colorazione naturale, oppure pigmentato in qualunque tonalità cromatica; una proprietà molto importante, che lo rende ideale in tutti i casi in cui vi sia la necessità di una perfetta integrazione nell’ambiente, ma anche per la realizzazione di manti stradali con colorazioni differenti in relazione alla tipologia di utenza (ad es. pedonale o veicolare). Inoltre la miscela di DrainBeton è stata appositamente studiata per essere stesa mediante finitrice stradale, consentendo una maggiore rapidità di stesa e garantendo il pieno controllo delle caratteristiche planoaltimetriche e di regolarità superficiale della pavimentazione, che già dopo 3-4 giorni dalla stesa raggiunge valori di resistenza sufficienti a consentire l’apertura della strada al traffico veicolare, compreso l’eventuale passaggio dei mezzi di cantiere. Drainbeton: la pavimentazione di Grazzano Visconti Grazzano Visconti, meta turistica del piacentino, ogni anno richiama migliaia di turisti attratti dalla straordinaria scena medioevale arricchita da manifestazioni e rievocazioni storiche, e dalle botteghe artigiane dove si lavorano il ferro battuto, la ceramica e il legno secondo un’antica tradizione. Sospeso tra passato e presente, Grazzano Visconti permette di immergersi in un’atmosfera unica, passeggiando tra le stradine, curiosando tra i negozi e scorgendo angoli nascosti. Oltre all’imponente castello, attorniato da un bellissimo parco di 10 ettari, l’edificio più rappresentativo di Grazzano Visconti è la chiesa di Santi Cosma e Damiano, il cui impianto originale risale al secolo XIII, e che è situata proprio in Strada della Cà Matta.

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