Gianmario Governato

Top Founder Senior

Parole che curano...parole che ammalano... L'uso che si fa della parola va oltre il concetto che esprimiamo... Diceva un grande simbolista russo, P. Florenskij, che "le parole hanno la stessa capacità fecondante dello spermatozoo". Le parole entrano in noi e ci modificano, fecondano il nostro essere psico-fisico e creano stati di coscienza diversi: possono dunque farci stare molto male, e tutti sappiamo quanto una parola possa ferire, ma possono creare benessere. La parola è un suono, una vibrazione con una sua lunghezza d'onda, una sua frequenza, entra dalla porta del timpano, fa vibrare le strutture dell'orecchio interno e arriva al nervo acustico, influenza il nervo vago che porta informazioni agli organi della circolazione, della digestione e del respiro. Arriva inoltre a stimolare le aree frontali del nostro cervello e quelle limbiche, zone in cui un'emozione si trasforma in un impulso chimico-fisico... La parola quindi è "magica", ha un potere trasformatore enorme nella vita di tutti noi, e, come la cellula fecondante genera un nuovo individuo, la parola, "seminata" nel cervello, può dare vita a nuovi modi di vivere e di pensare. Quando parliamo, creiamo, stiamo mettendo semi nel nostro cervello-terra, che ovviamente ci riporterà ciò che seminiamo. Da qui l'importanza di non parlare "a caso", "a vuoto", tanto per riempire il tempo, ma parlare solo facendo coscienza di ciò che diciamo : una parola inutile o sbagliata, è un suono che "distorce" e che "stona" . Ecco l'importanza del silenzio, del tacere per non disperdere energie, dell'attenzione ai suoni che emettiamo, che, prima di arrivare al nostro interlocutore, vengono registrati dal nostro stesso cervello, facendo così male sia a me che a chi ci ascolta. Sappiamo quanto una parola ripetuta più volte possa diventare un marchio indelebile di cui è difficile poi liberarsi. Impariamo a stare alla larga da coloro che ci nutrono con parole dannose, con parole che manipolano. Ma impariamo anche a diventare consapevoli di ciò che diciamo a noi stessi, perchè la parola diventa "materia" dentro di noi e contribuisce a costruire, insieme ai pensieri che facciamo, il nostro destino. Buona comunicazione a tutti !

Gianmario Governato

Top Founder Senior

Psicosomatica...Mente e Corpo Oggi si parla molto di olismo, di unità mente-corpo, ma siamo davvero sicuri che poi questi concetti si traducano in un atteggiamento terapeutico veramente di insieme nei confronti dell'individuo ? Cos'è la mente ? Cos'è il corpo ? La medicina si occupa del corpo , la psicologia della mente...e molti percorsi considerati psicosomatici, ancora una volta rischiano di separare queste due entità : possiamo parlare di unità facendo riferimento ai parametri che tutti conosciamo di spazio/tempo e causa/effetto ? Spesso, purtroppo, si finisce per parlare di una mente che influenza il corpo o viceversa di un corpo che influenza il mondo mentale. Solo se ci spostiamo nel mondo dell'analogia e del simbolo, mente e corpo diventano due aspetti di una stessa realtà, uniti dal parametro della sincronicità : ogni volta che viviamo un accadimento corporeo, lo possiamo riconoscere simultaneamente su tutti gli altri piani della nostra esistenza e così, ad es. accadrà che uno sfogo cutaneo, magari un herpes, potrà essere puntualmente accompagnato da un sogno in cui un vulcano erompe o da un linguaggio rabbioso e risentito carico di fuoco... Solo nella metafora e nel simbolo, solo nel mondo dell'immaginario che vive in noi, mente e corpo sono le due facce della stessa medaglia. Lì ci si muove sul piano dell'unità e mente e corpo diventano la stessa cosa che si esprime con linguaggi diversi...Gli alchimisti li ritenevano soltanto gradi diversi di condensazione... Se volete saperne di più e cogliere ciò che la psicosomatca può apportare per il nostro benessere, seguitemi nella diretta Facebook di martedì 21 alle 14 insieme a Laura Gambirasi.

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Gianmario Governato

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Milioni di italiani si rivolgono alla "magia"... Quando non troviamo risposte e senso nella vita che facciamo, spesso ci rivolgiamo al mondo della magia. E' davvero un male ? E' follia ? In realtà la nostra vita è anche mistero, è anche irrazionalità, quel mistero che perdiamo crescendo e studiando...La scienza dominante vuole ridurre la nostra esistenza a semplice "esperimento". Si tratta di una visione unilaterale, in cui la cosiddetta "prova di laboratorio" diventa l'unica cosa importante. Possiamo misurare le emozioni, le sensazioni, i sogni, gli affetti, la capacità intuitiva, la capacità percettiva ? Si potrebbe pensare, al contrario della scienza, che quasi tutta la nostra vita sia irrazionale, guidata da forze sconosciute che ci appartengono nel profondo, forze delle quali dovremmo avere consapevolezza, se non vogliamo che ci oscurino, che ci travolgano e ci trascinino sempre più in basso. PIù facciamo i "razionali", più ci allontaniamo dai segreti che ci appartengono. Gli antichi ragionavano come se fossimo abitati dagli Dei, cioè da forze che vivono in noi e, come sosteneva il grande C. G. Jung, "non siamo noi a cercare i segreti, sono i segreti che ci possiedono". E' la magia che ci chiama, perchè senza un mondo magico come quello dei bambini, la nostra vita sarebbe vuota e senza senso, molto superficiale. Ma, se reprimiamo una sana ricerca del mistero, rischiamo di diventarne preda e, come spesso accade, paradossalmente ci buttiamo a capofitto nel mondo del soprannaturale, alla ricerca di quel senso in modo esasperato, cadendo in illusioni che rischiano di annientarci. Il desiderio di fiaba, di chiaroveggenza, di intuizione, fanno parte da sempre della tradizione dei saggi di tutti i tempi.

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