Gianmario Governato

Top Founder Senior

Cos'è il successo ? Un obiettivo da raggiungere a tutti i costi ? Un'ossessione che mina la nostra vita ? Un virus ? C'è un successo che ci fa ammalare...c'è un successo che guarisce e crea le condizioni per stare bene... Quante volte abbiamo sentito “bella, ricca e famosa” in preda a crisi di panico, di angoscia, totalmente ipocondriaca... C'è quindi il successo che ci imprigiona in un ruolo, che ci nasconde dietro ad una maschera, che ci rende sempre più estranei a noi stessi. Ne diventiamo schiavi, ne rimaniamo abbagliati e se non ci appartiene ancora, diventa un'ossessione vera e propria ricercarlo con tutti i mezzi...Arriviamo a sacrificare ogni cosa pur di accedere alle alte sfere di questo “demone”. Di fronte a situazioni di questo tipo, dovremmo sempre chiederci se il nostro corpo è d'accordo. Capita spesso che segnali importanti arrivino proprio dall’intelligenza del corpo, un invito a riconsiderare se ciò che abbiamo messo in campo nella nostra vita, pur nel più grande successo, ci appartenga veramente. Se il successo è legato a modelli che si sono impadroniti della nostra mente, modelli con i quali ci siamo identificati, presto o tardi arriverà la resa dei conti, qualcosa di sano in noi, magari attraverso un forte disagio, ci chiederà di riappropriarci della nostra identità più profonda e ci rimetterà in discussione. Non dobbiamo pensare di allontanare dalla nostra mente le fantasie di successo e di fama, in realtà più le reprimiamo, più le rinforziamo e ne diventiamo vittime. Dobbiamo invece riflettere sullo sforzo e sulla lotta che mettiamo in gioco per arrivare all’obiettivo tanto agognato. I saggi ci insegnano che il vero successo è abbandonarsi a quella fonte inesauribile di energia che ci appartiene e che, momento per momento, costruisce il nostro corpo. Solo in quella fonte troviamo le energie autentiche che ci portano ad esprimere al meglio i nostri talenti, le nostre capacità, solo così incontriamo il successo “senza sforzo”, come se una forza misteriosa ci conducesse verso la meta. Solo allora il successo ci permette di stare bene, solo se percorriamo la nostra strada che persegue l’energia che ci abita. Il successo autentico dunque nasce dal nostro interno , da quell’essere unico e irripetibile che siamo, ogni volta che ci siamo disidentificati dai modelli esterni.

Gianmario Governato

Top Founder Senior

Ci chiediamo spesso : cosa c'è di davvero prezioso in noi ? Nei pazienti che si avvicendano nel mio studio, ricorrono storie di abbandoni, di insoddisfazione, di mancanza di gioia ed entusiasmo, di esistenze vuote senza uno scopo, vite che scorrono senza energia, senza pienezza... Nelle varie Saggezze di Occidente e di Oriente, la figura del Maestro invita sempre il discepolo a fare una cosa soltanto : scoprire la sua vera natura... Esiste in ognuno di noi qualcosa di unico e irripetibile ? Capita a tutti di vivere un abbandono, un profondo disagio. Il dolore ci annienta, ci distrugge, ci cala in un immenso baratro...Eppure, succede che anche nei momenti più difficili, qualcosa dentro di noi, una sorta di forza misteriosa e provvidenziale, vuole portarci in salvo...Dovremmo allora chiederci se veniamo abbandonati proprio per incontrare e conoscere questa forza...Se ci abbandoniamo all'autocommiserazione, rimaniamo aggrappati ad un passato che in realtà non esiste più. Se riusciamo ad accogliere i sentimenti negativi che ci assalgono, se accogliamo il vuoto che ci annienta, allora i disagi e gli abbandoni che viviamo diventano fonte di progresso, di rinascita, di nuovi percorsi di vita. Se invece facciamo resistenza, se ci atteniamo ai rimpianti e ai lamenti, il tormento ci accompagnerà nel tempo. Se vuoi comprendere come utilizzare al meglio le risorse che ti appartengono, contattami su Cam.tv o alla mail [email protected]

Gianmario Governato

Top Founder Senior

Vuoi star bene ? "Incontra i mostri" che ti abitano...

2019-03-22 09:50:31

Siamo abitati da mille pensieri, anche dai più cruenti, dai più terribili...La cultura imperante ed anche la psicologia, ci insegna fin da piccoli ad evitarli, a combatterli, a trovare le giuste strategie per non ingigantirli...E così, stranamente, oggi più che mai vengono a trovarci i cosiddetti "attacchi di panico". Ci sarà un nesso tra il panico e i nostri atteggiamenti mentali ? Bauer, l'antropologo della foresta, ci insegna invece a "guardare", a guardare ogni cosa, ogni pensiero, senza giudicarlo, senza etichettarlo, senza spiegartelo. "Se guardi e basta", dice Bauer, "la mente si svuota, la consapevolezza si amplifica e consuma i pensieri". E' la nostra mente che è abituata a cacciare via i cattivi pensieri perchè non vuole che ci appartengano...Devo immaginare invece che ogni pensiero porta con sè nuovi approcci, nuovi percorsi e non viene a trovarci per caso, ogni pensiero, anche il peggiore, ci mette in rapporto con strati sempre più profondi di noi stessi. Pan (da cui il termine "panico"), il dio della natura selvaggia e trasgressiva, ci ricorda quanto queste forze primitive e incontrollabili facciano parte della nostra natura più profonda e quanto sia importante prenderne atto e lasciarle convivere con noi. Quanto più ci irrigidiamo con atteggiamenti mentali precostituiti, quanto più ci "controlliamo", quanto più il modello di perfezione prende spazio, tanto più Pan entrerà in campo per farsi riconoscere e accogliere, travolgerà le nostre certezze, metterà in discussione la nostra razionalità e la nostra sicurezza. Impariamo a "guardare", a "fare coscienza", a lasciare che tutto in noi scorra senza intoppi, è il miglior modo che abbiamo per riconoscere queste forze e lasciar che svolgano il loro compito di trasformazione...

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