Buongiorno a tutti, alcuni cenni a proposito di caduta dei capelli e alopecia.
Per comprendere il senso di questo disturbo, al di la' di tutti gli psicologismi, occorre pensare al significato simbolico che assumono i capelli e i peli : uno dei significati principali riguarda la loro forma, l'essere come dei fili e in quanto fili per analogia essere un qualcosa che lega.
Ecco che allora ogni volta che si perdono dei legami ( lutti, abbandoni, perdita di rapporti, ecc.ecc. ), il corpo può soffrire per analogia in quella parte che rappresenta simbolicamente la stessa cosa.
Altro significato riguarda il tema della forza ( pensiamo al mito di Sansone ), laddove l'alopecia può rappresentare un momento della nostra esistenza dove "perdiamo forza" o dove non abbiamo"forza" per sostenere degli eventi.
Altro significato riguarda la tematica dei "pensieri" , dove il mondo del pensiero , del ragionamento e della razionalità prendono il sopravvento, quasi ci fosse un'inflazione del pensiero che il soggetto non riesce più a reggere. Pensieri che in qualche modo non ci piacciono, pensieri che non accettiamo, pensieri che ci fanno male e che inconsciamente decidiamo di allontanare , di buttare via : il corpo mima la stessa operazione con l'allontanamento dei capelli-pensieri.
Per non parlare poi della tematica del femminile e di quanto la loro perdita possa, nella donna , simboleggiare problematiche legate all'accettazione o al rifiuto della propria femminilità.
Non ci sono farmaci che realmente fanno ricrescere i capelli in caso di alopecia e spesso la medicina si arrende di fronte a questo sintomo, demandandolo all'ascolto dello psicologo o peggio del neurologo.
Per approfondire e per trovare risposte in farmaci "naturali", visitate il sito www.sentiilbenessere.it.
lo so...il video è un pò lungo, ma è solo un piccolo assaggio degli oltre 120 video che fanno parte del programma "Senti il benessere", programma dedicato alle famiglie che vogliono occuparsi della propria salute in modo naturale e agli operatori del settore che intendono avvicinarsi ad un diverso modo di approcciare i disagi, fisici ed emozionali.
In questo video si parla della semplice e conosciuta "influenza", dandone però i risvolti psicosomatici e le vie naturali con cui affrontarla.
Grazie in anticipo per l'ascolto !
Oggi parliamo di insonnia..
Da sempre gli antichi associavano il sonno all'idea della morte.
E' proprio in questa analogia tra sonno e morte che possiamo riconoscere il significato simbolico dell’insonnia.
Chi ne soffre ha difficoltà a “morire” ogni giorno, quella morte simbolica che permetterebbe al corpo di rigenerarsi e rinascere ogni mattina.
L'insonnia rappresenta dunque la grande difficoltà a lasciar andare il controllo sulla realtà che ci circonda, a perdere lo stato di vigilanza, a perdere per un po' il nostro IO e a prendere le distanze dagli eventi del quotidiano ( i pensieri che di notte ci perseguitano e ci assillano ).
Colui che soffre di insonnia è molto attaccato alla realtà cosciente, tant'è che spesso cerca di addormentarsi con la luce accesa o con la TV di sottofondo, un modo per non perdere del tutto la dimensione quotidiana.
C'è spesso una vera e propria paura ad entrare in un mondo buio e sconosciuto, in analogia ad una difficoltà ad entrare in confidenza con la propria dimensione interiore.
Spesso c'è la sensazione di non aver ancora portato a termine i compiti della giornata, come se dormire fosse una “perdita di tempo”.
Nella difficoltà di addormentamento si può riconoscere una incapacità a fermare l'attività mentale e ad abbandonarsi nelle “braccia di Morfeo”.
Nei frequenti risvegli invece, l'emergere di contenuti inconsci che il soggetto sta reprimendo, riguardanti importanti cambiamenti in atto, decisioni da prendere, sul piano sessuale, creativo o aggressivo.
Nel risveglio mattutino domina invece l'ansia nei confronti della giornata da affrontare, come se ogni giorno dovessimo entrare in battaglia più svegli e più pronti che mai.
Quali sono le caratteristiche comuni a chi soffre di insonnia ?
-La tendenza ad avere un pensiero ossessivo e ad essere, di fondo, un grande ansioso.
-L'essere molto controllati , non ci si abbandona al proprio mondo emozionale e quindi si rifiuta il lato passivo-femminile dell’esistenza.
-Vive il quotidiano in balia di un'iperattività mentale che non lascia spazio alle proprie esigenze interiori, alla propria natura.
-Fa poca o nulla attività fisica
-Può avere problemi nella sfera sessuale, perchè rappresenta un altro importante momento in cui ci si deve lasciare andare.
I saggi dicono che, se si è in ansia, se ci sono problemi, i primi segnali ci arrivano dal sonno e dal sesso.
Infine un piccolo appunto verso coloro che dormono troppo, che hanno cioè bisogno di dormire molto e che faticano a svergliarsi e ad alzarsi : a volte servirebbe prendere atto della propria paura ad affrontare il giorno, l'attività e le responsabilità quotidiane.
Chi ha difficoltà ad entrare nella coscienza diurna, si rifugia in un proprio “mondo sognante”, come avviene normalmente nell'infanzia, e, rifugiandosi nell'inconscio, rifugge le esigenze, le richieste e le responsabilità della vita.
Se “addormentarsi” è un po' “morire”, “svegliarsi” è una “piccola nascita”...
Buon sonno a tutti !
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